
saggio scientifico
Hoepli
4 giugno 2021
cartaceo, ebook
224

La bellezza della matematica si lega in genere a un'idea di prevedibilità e semplicità, ma la matematica può essere anche sorprendente e mostruosa. Il libro si presenta come una sorta di “bestiario”, alla maniera dei manoscritti medievali, e accompagna il lettore alla scoperta di creature matematiche incredibili, di cui illustra le stranezze e le caratteristiche inverosimili. Suddiviso in tredici capitoli, racconta la sfida perpetua dei matematici che hanno tentato di addomesticare questi animali selvaggi. Una guerra senza esclusione di colpi, ma anche una tormentata storia d'amore e una lunga vicenda di maghi e di incantesimi, fatti di formule e teoremi.
I temi del libro compongono un puzzle per attrarre sia il lettore digiuno di matematica sia quello più esperto. L'autore esplora i numeri più singolari, presenta geometrie lontane dal senso comune, curve patologiche e frattali, organismi che si autoevolvono, fino ad approdare a sconcertanti ragionamenti logici e a strutture spaventose. Sono tutti mostri matematici spiazzanti e inattesi, ed è questo il vero segreto della loro sconvolgente bellezza.
“Lo zero è una strana bestia. Rappresenta il nulla, eppure è qualcosa. Un animale sospeso tra l’esistenza e la non esistenza. Un niente che possiamo pensare, adoperare.
Talmente bizzarro ed evanescente che i matemaghi lo crearono per ben tre volte: nei primi due casi, dopo un po’ di tempo, lui scomparve (nel nulla, ovviamente). Soltanto al terzo incantesimo uscì un animale abbastanza longevo da arrivare in ottima salute fino a noi.
Ma noi oggi lo zero è una presenza del tutto familiare. Ve lo immaginate un mondo senza? Niente promesse di “tolleranza zero” da parte di politici e amministratori contro ciò che non funziona. Nel calcio, nessun tormentone” zero tituli” di Mourinho, ma non si potrebbe nemmeno dire “uno a zero, palla al centro” (quale sarebbe, poi, il risultato di una partita finita senza reti?)”
La matematica mi è sempre piaciuta; è per questo che quando ho letto la sinossi del “Bestiario matematico” ho deciso, nonostante non fosse un romanzo, di leggerlo.
Il libro, come citato nei sottotitoli, tratta di «Mostri e strane creature nel regno dei numeri»; e infatti Alessandrini non parla di matematici ma di matemaghi.
Molti pensano, come ad esempio mio figlio, che questa materia sia incomprensibile e noiosa, ma secondo me dopo aver letto questo libro cambieranno idea.
Uno studio ha rilevato che le persone che amano la matematica attivano, quando guardano una formula, la stessa area cerebrale coinvolta nella visione di un’opera d’arte o nell’ascolto di un brano musicale.
La prima “creatura” magica descritta è lo zero. Alessandrini ci racconta come questo numero potrebbe sembrare poco significativo, ma invece è una “bestia feroce e temibile”. Ad esempio, dividere un numero per zero in matematica è un’operazione senza di senso, e moltiplicando un numero per zero, otteniamo zero come risultato; in parole povere l’inutile zero ha il potere di trasformare qualsiasi numero in uno zero. Ci racconta, inoltre, come la sua nascita sia stata alquanto particolare e combattuta.
“Se ci pensate, la forza posseduta da questi mostri straordinari è da brividi: a guardarli sempre più da vicino, non perdono di dettaglio, ma fanno sbocciare, continuamente e sorprendentemente, ricche strutture e universi rigogliosi.Chi crede di poterli disarmare semplicemente andando un po’ in profondità, il nome dell’antico adagio “divide et impera“, si sbaglia di grosso: i frattali sono per loro natura creature indomabili”
Nella seconda parte del libro vengono citati vari esempi di geometrie non euclidee, di oggetti impossibili, sino a sbocciare nella geometria frattale.
Non spaventatevi di questi termini così “astrusi”; il nostro autore saprà coinvolgervi e divertirvi, nonostante questo possa sembrare un argomento ostico.
La terza parte del libro è tutta incentrata sulla logica, su ragionamenti lunghissimi che hanno condotto i matemaghi a risolvere e illustrare alcuni spaventosi teoremi.
Un libro particolare, ovviamente non totalmente di facile comprensione, ma la bravura di Alessandrini nel rendere divertente una materia così ostile lo rende “digeribile” e coinvolgente.
Leggere notizie e curiosità mi ha avvicinato un pochino di più alla matematica e alle sue formule ma, come accennavo prima, è sempre stata una materia che mi ha affascinato. Voi siete più da materie scientifiche o più da materie letterarie?
“Le creature più belle della matematica sono quelle che, quando le osservi, ti accorgi che sono collegate ad altre creature. E proprio non te l’aspettavi.
Questo ha a che fare con il secolare dilemma al quale ho accennato anche nell’introduzione: “ma la matematica viene inventata o scoperta?“
L’autore
Paolo Alessandrini è docente di matematica in un istituto superiore, divulgatore e autore, laureato in ingegneria informatica. Ha pubblicato per Hoepli Matematica rock. Storie di musica e numeri dai Beatles ai Led Zeppelin (2019) e Bestiario matematico. Mostri e strane creature nel regno dei numeri (2021). Ha partecipato a importanti manifestazioni, come il Festival della Scienza di Genova, ed è intervenuto in trasmissioni radiotelevisive, anche in RAI. Autore del blog di matematica “Mr. Palomar”, collabora con la rivista Archimede e si occupa di formazione dei docenti.

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.