
Romanzo
Garzanti
14 gennaio 2021
Cartaceo - Digitale
172

Accomodati a un tavolino. Gusta il tuo caffè. Lasciati sorprendere dalla vita. L'aroma dolce del caffè aleggia nell'aria fin dalle prime ore del mattino. Quando lo si avverte, è impossibile non varcare la soglia della caffetteria da cui proviene. Un luogo, in un piccolo paese del Giappone, dove si può essere protagonisti di un'esperienza indimenticabile. Basta entrare, lasciarsi servire e appoggiare le labbra alla tazzina per vivere di nuovo l'esatto istante in cui ci si è trovati a prendere una decisione sbagliata. Per farlo, è importante che ogni avventore stia attento a bere il caffè finché è caldo: una volta che ci si mette comodi, non si può più tornare indietro. È così per Gotaro, che non è mai riuscito ad aprirsi con la ragazza che ha cresciuto come una figlia. Yukio, che per inseguire i suoi sogni non è stato vicino alla madre quando ne aveva più bisogno. Katsuki, che per paura di far soffrire la fidanzata le ha taciuto una dolorosa verità. O Kiyoshi, che non ha detto addio alla moglie come avrebbe voluto. Tutti loro hanno qualcosa in sospeso, ma si rendono presto conto che per ritrovare la felicità non serve cancellare il passato, bensì imparare a perdonare e a perdonarsi. Questo è l'unico modo per guardare al futuro senza rimpianti e dare spazio a un nuovo inizio.
“Accomodati a un tavolo. Gusta il tuo caffè. Lasciati sorprendere dalla vita”
Attendevo con trepidazione di leggere il seguito di “Finché il caffè è caldo” e devo dire che non sono rimasta delusa. Ovviamente anche nel romanzo “Basta un caffè per essere felici” ci ritroviamo nella tradizionale caffetteria giapponese dove, l’odore del caffè fa da sfondo ad una storia magica.
Si, perché basta semplicemente entrare nel locale, attendere che lo spirito che è seduto da anni allo stesso tavolino vi lasci il posto e farsi servire un caffè ben caldo per essere riportarti al perfetto istante in cui avete preso una decisione sbagliata.
È così che le vite di quattro personaggi si intersecano con quelle dei dei proprietari della locanda dando vita a una storia meravigliosa ricca di significato e che lascia un messaggio molto prezioso.
Toshikazu Kawaguchi si conferma per la seconda volta un narratore degno di nota.
Lo stile semplice e fresco dei suoi romanzi rendono la lettura scorrevole e leggera in grado comunque di emozionare e far riflettere il lettore.
I continui flashback che riportano al passato, rendono la storia dinamica e in continua evoluzione.
“Solo tu puoi dare senso alla vita che hai ricevuto in dono. Perciò devi fare ilpossibile per essere felice. E la persona che lo vorrebbe di più è proprio il tuo bambino” – Basta un caffè per essere felici
Leggendo le pagine del libro ho avuto più volte la sensazione di trovarmi accanto ai protagonisti. Le descrizioni minuziose, a partire dal suono del campanello della porta di entrata sino ad arrivare al momento delle degustazione del caffè, regalano alla storia una sorta di realismo e di incanto.
Bisogna comunque approcciarsi alla lettura di entrambi i racconti con la consapevolezza che all’interno di ambedue vi è un messaggio da scoprire. Ciò significa che, nonostante l’autore utilizzi un linguaggio semplice e poco arzigogolato, la narrazione nasconde degli insegnamenti che abbracciano la filosofia giapponese.
È quindi un libro che bisogna leggere con attenzione se non si vuol cadere nella loop di pensiero che il libro è una semplice storia per bambini.
Ma ora carissimi lettori chiedo a voi…
Qual è l’esatto momento in cui vorreste tornare per cambiare una decisione presa rivelatasi poi sbagliata?
Vi leggiamo come sempre nei commenti!
