![Bambina N. 37 Book Cover](https://i0.wp.com/www.labottegadeilibri.it/wp-content/uploads/2021/03/bambina-n-37.jpg?w=640&ssl=1)
Narrativa
Newton Compton Editori
25 marzo 2021
E-book, cartaceo
380
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Nella Firenze occupata dai nazisti, c’è qualcuno che si batte per proteggere vite innocenti e mettere l’arte al sicuro.
2019. Hannah, studentessa di psicologia a Firenze, alla notizia della morte della nonna è costretta a tornare in Spagna. Mentre sistema gli effetti personali della nonna – da cui ha preso il nome di battesimo – scopre tra le carte un documento d’identificazione delle SS con su scritto: “Hannah, bambina numero 37. G. Wolf”. Che cosa lega il passato di sua nonna ai nazisti? Quali segreti le ha nascosto per tutti questi anni? Hannah scopre che G. Wolf sta per Gerhard Wolf, il console tedesco di Firenze durante la seconda guerra mondiale. Di ritorno in Italia, decide così di mettersi in contatto con la famiglia Wolf, per scoprire la verità.
1944. Quando Roma viene liberata, i nazisti inaspriscono la stretta su Firenze e viene permesso a squadroni della morte di scorrazzare liberamente per la città uccidendo e torturando le persone a loro piacimento. Ma c’è qualcuno che ha deciso di non piegarsi alla disumanità degli anni più bui della storia…
“La storia di mia nonna era la mia storia” – Bambina N. 37
Quale regalo migliore può fare una nipote alla sua nonna? Questa è la storia di Hannah, studentessa di psicologia, che si reca a Firenze per approfondire gli studi necessari alla sua tesi sull’arte fiorentina del Rinascimento. Ma, nel bel mezzo del suo soggiorno, la ragazza viene chiamata perché la nonna è in fin di vita, così salta sul primo aereo per Madrid e rientra in Spagna.
Hannah è molto legata alla nonna poiché dopo la perdita dei genitori in un incidente d’auto è stata lei a crescerla; lei è l’unico “pezzo di famiglia” che le è rimasto. Dopo il funerale della nonna, mentre sta mettendo ordine nei cassetti, trova un piccolo quadernino con lo stemma della svastica e dell’aquila nazista…
Hannah sapeva già che la nonna era di origine italiana, un’orfana ebrea cresciuta ad Arezzo. Ma la cosa che le desta scalpore è la frase sulla prima pagina del quadernino: «Hannah, bambina numero 37. G. Wolf». La domanda sorge spontanea: chi è G. Wolf? E cosa vuol dire bambina n. 37?
Con l’aiuto dei suoi docenti universitari, e poi tramite l’ambasciata tedesca, Hannah scopre che G. Wolf sta per Gerhard Wolf, il console tedesco nella Firenze occupata dai nazisti dal 1940 al 1944. Ma cosa c’entra il console con sua nonna? Ricercando tra i vari manuali e biblioteche Hannah scopre che il console ebbe come priorità quella di salvare l’arte del capoluogo fiorentino e da morte certa tutti quelli che poteva, tra cui molti ebrei. Che la nonna fosse una di loro?
Gerhard Wolf entrò nel servizio diplomatico tedesco nel 1927; quando Hitler arrivò al potere era già a Roma, e gli fu chiesto di aderire al Partito. Inizialmente egli si rifiutò, ma alla luce delle crescenti pressioni con minaccia di richiamo in patria e licenziamento immediato, vi aderì solo nel 1939. Dal 1940 al 1944 fu console tedesco a Firenze e grazie al suo incarico riuscì a salvare numerose vite umane, ebrei soprattutto, e impedire la distruzione delle opere d’arte fiorentine. Successivamente, i fiorentini, in segno di gratitudine, gli diedero il titolo onorario di “console di Firenze” e posizionarono una targa commemorativa su Ponte Vecchio, unico ponte che si salvò dalla folle distruzione dei nazisti.
Per gli amanti della Seconda Guerra Mondiale, “Bambina N. 37” sarà sicuramente un libro gradito. Anche per gli amanti di Firenze e della storia dell’arte è come un museo a cielo aperto che ci mostra particolari di cui, forse, non eravamo a conoscenza sul periodo nazista e sul ponte più conosciuto al mondo, che ricorda chi ha donato la vita a gente che probabilmente non aveva scampo. Il viaggio continua, poi, tra Spagna e Italia, affrontando delle verità difficili da accettare per Hannah; un passato che lei vorrebbe sicuramente dimenticare ma, cosa più importante, ha un messaggio da portare a chi verrà dopo di noi. Una volta rientrata in Italia, infatti, Hannah si mette sulle tracce della famiglia Wolf per scoprire quale sia la verità.
Bella questa storia poco conosciuta, dove cultura e arte si intrecciano con umanesimo e umanità. Il libro è ben scritto, scorrevole, ben strutturato e molto piacevole sulla parte storica; leggermente ingarbugliato nella parte contemporanea, ma con un po’ di attenzione si resta facilmente al passo con l’autore. Nonostante dipinga uno dei periodi più neri della storia d’Italia, egli delinea dei personaggi indimenticabili che lasciano una fiammella di speranza sempre accesa. Se passate da Firenze dopo aver letto il libro, sicuramente la vedrete con occhi diversi.
L’autore di “Bambina N. 37”
Christian Gálvez è nato a Madrid nel 1980. È uno dei volti di Mediaset Spagna, e dal 2009 accanto al lavoro in televisione si dedica allo studio delle grandi figure del Rinascimento, come Leonardo da Vinci. La sua viva curiosità e le ricerche approfondite hanno portato alla pubblicazione di Leonardo da Vinci deve morire, il suo esordio, pubblicato in Italia dalla Newton Compton, che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica e ha raggiunto i primi posti delle classifiche spagnole.
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I libri sono sempre stati la mia passione… o si può dire ossessione! Ho scelto di studiare Editoria per farne il mio mestiere… ma poi il destino aveva altro in serbo per me! Appena ho un attimo libero mi dedico alla lettura.. e scoprire questo blog é stata una vera sorpresa!