
Ophelia Hargreaves Chronicles #1
urban fantasy
Self-publishing
marzo 2018
ebook
314

Ecco il primo dei due romanzi fantasy assolutamente avvincente, sbocciato dall'ingegnosa penna di questa bravissima autrice che con grande maestria conduce il lettore in un susseguirsi di emozioni, magie, paure, senza mai ridurre l’intensità degli eventi. Un avvicendarsi di periodi presenti, passati, compongono questo bellissimo romanzo nel quale l’unico elemento costante è l’affetto di due sorelle.
Quale illogico destino attende le sorelle Hargreaves?
“Torino si diceva essere la punta di due triangoli magici insieme ad altre città, un triangolo di magia bianca e uno di magia nera…”
Ophelia e Demetra Hargreaves sono sorelle; fanno parte di una famiglia di mutanti da generazioni a causa di una maledizione trasmessa, per gelosia nei loro confronti.
Ophelia ha delle macchie somiglianti al manto di un leopardo; Demetra ha un volto animalesco, più esattamente un muso da felino e, per questa ragione, viene rinchiusa dai genitori in un centro che accoglie altre persone deformi. Un luogo dove regnano mostruosità, esseri umani colpiti da gravi malformazioni e deformazioni fisiche chiamato Cottolengo. Una parte di questo edificio era dedicato alle persone chiamate “freaks”; un luogo dimenticato, una specie di esilio per non destare imbarazzo all’ignoranza della società.
Gli ospiti di questi reparti non hanno problemi psichici, ma il loro aspetto fisico è spesso mostruoso, sono definite creature di un mondo irreale.
Ophelia, addolorata per questa raccapricciante maledizione che incombe sulla sorellina, si reca ogni giorno a farle visita in quell’istituto, risoluta a trovare il modo di spezzare questo incantesimo che si abbatte sulla sua famiglia; perfino a stringere un patto col Diavolo in persona e sottoporsi a rituali oscuri.
Da questo accordo, il racconto prende risvolti sempre più avvincenti e inaspettati, arricchiti da tutti gli ingredienti giusti per trascinare il lettore in un universo fatto di sesso diabolico, riti pericolosi e demoni scaltri.
Ophelia è una ragazza dallo spirito libero e rivoluzionario, lavora ogni sera in uno strip club e la sua pelle maculata simile ad un leopardo si confonde con i suoi tatuaggi, conferendole un aspetto esotico e molto provocante.
Lucifero sedeva su un trono gigantesco rosso e argenteo, unico tocco di colore in quell’universo altrimenti monocromatico.
Il ritmo coinvolgente di questo bellissimo romanzo trascina il lettore sin dall’inizio, trasportandolo in un universo nuovo e spettacolare. Con estrema bravura, l’autrice ci catapulta in un mondo misterioso, magico e maligno fatto d’incantesimi e sacrifici di sangue; dimensioni inquietanti affollate di demoni da affrontare e combattere.
Le descrizioni dei luoghi, delle persone, sono vivaci, avvincenti. L’equilibrio fra ritmo e stile narrativo è molto ben dosato, rendendo il racconto fluido e nel contempo appassionante.
Un capitolo del racconto ci riporta indietro nel tempo, dove le due sorelle Hargreaves vivono la loro infanzia a Londra, durante la quale Demetra, di solo otto anni capisce di essere nata deforme, con un muso di gatto e di essere una vergogna per i propri genitori. Dai loro litigi, capisce che non si amano neanche più e di essere la terribile causa del disagio che regna in casa loro.
La terminologia è molto curata e scelta con attenzione ma cambia repentinamente quando a parlare sono i demoni ed ecco che i termini si fanno più forti, grossolani. I dialoghi sono molto ben strutturati mettendo in risalto le caratteristiche di ogni personaggio e di conseguenza rendendo il lettore sempre partecipe al susseguirsi degli avvenimenti.
Asylum è avvolto in un alone di magia e mistero, sempre sfiorando il limite fra buono-cattivo, luce-buio…si viene inevitabilmente rapiti da questo vortice romanzesco e quando di mezzo ci si mettono anche i demoni e i medium, la magia si intensifica.
L’epilogo è inevitabilmente aperto, pronto ad accogliere il seguito di questa fantastica avventura di Ophelia nel suo misterioso mondo.
Beatrice Castelli
L’autrice
Vera Winters, classe 1989, nata e cresciuta tra le verdi colline della Brianza, diplomata in qualcosa che con la scrittura non ha nulla a che fare, costantemente in cerca di occupazione, pazza per Tim Burton, aspirante gattara, e musica-dipendente.
Il suo primo romanzo è stato “L’ultima Esorcista, Blair Kerrighan”, pubblicato con una casa editrice che ha ormai chiuso, e riproposto come self sulla piattaforma Amazon.
Ha partecipato a vari concorsi letterari con la casa editrice Historica Edizioni, nelle cui antologie potete trovare i suoi racconti, e attualmente sta pubblicando in self la saga dedicata alle avventure di Ophelia Hargreaves.

Béatrice Castelli vive a Torino, cresciuta a Parigi fino all’età di 17 anni, coltiva sin dall’età di otto la passione per la lettura e quella della scrittura.
A dieci anni leggeva Crime et Châtiment di Dostoïevski, preso per caso dalla fornitissima biblioteca di suo padre, senza sapere ancora nulla di questo scrittore.
A 17 anni, con tutta la famiglia si stabilisce in Italia a Torino, dove dovette imparare l’italiano. Lo studio per la letteratura italiana l’appassiona in fretta, come da piccola per quella francese, iniziai così a scrivere pensieri in entrambe le lingue.
Ha frequento l’interpretariato di Torino con il desiderio di tradurre libri per la sua casa editrice preferita: l’Adelphi. Purtroppo incontra sul suo cammino molte difficoltà per arrivarci e così si ritrova a tradurre testi tecnici per nulla entusiasmanti…
L’amore per la scrittura l’accompagna da sempre. Non avendo mai nessuno a chi confidare i suoi pensieri, scrive per se stessa. Ha pubblicato, per due case editrici, poesie d’amore in due diverse raccolte, una per Segnidartos l’altra per Rupe Mutevole Ed. e una favola per bambini sempre per Rupe Mutevole. In alcuni siti letterari ha pubblicato inoltre dei racconti brevi.
In questo momento ha un romanzo già ultimato nel cassetto.
Grazie mille per lo spazio e per la recensione accuratissima e attenta.
Sono felice che il mio romanzo sia piaciuto, per non dire commossa dalle belle parole spese
Un abbraccio