
Poesia
PAV Edizioni
28 giugno 2023
Cartaceo, ebook
264

Assorta è una silloge poetica composta da duecentodieci poesie, suddivise in ventuno capitoli, più un numero zero dal titolo "Il principio", contenente la poesia più datata, che, scritta in età adolescenziale, ha accompagnato anche l’età adulta, rappresentando quasi una sorta di poetica.
Il tema principale dell’intera opera, nata in quanto assorta, è lo stato d’animo che scaturisce dal vivere quotidianamente, a volte con una routine imposta da qualcun altro, una vita che non ci appartiene. L’annichilimento predomina l’esistenza, lasciando spazio solo per brevi istanti ad altri sentimenti.
Le poesie, alcune molto brevi e per questo chiamate frammenti, altre un po’ meno poetiche e perciò più simili a prosa, altre ancora più somiglianti a semplici pensieri, sono raggruppate, soprattutto nella prima parte, in base alla tematica, mentre, nella seconda, per forma stilistica.
“Assorta” è una silloge di Filomena Arienzo, edita PAV Edizioni.
La raccolta poetica si compone di duecentodieci poesie, suddivise in ventuno capitoli.
Esiste anche un capitolo zero: “Il principio”, una poesia adolescenziale che segna la poetica successiva di Filomena.
“Lacrime che corrono all’infinito
Nel dolore eterno solitudine grave
Di chi non può o non vuole”
Tre versi che contengono tre parole chiave della poetessa: lacrime, dolore e solitudine.
Sono poesie che colpiscono perché non nascondono nulla degli stati d’animo della poetessa, la quale grida “a gran voce / quel che forse ancor a pochi / è già giunta / consapevolezza. / Il sembra bello / o perfetto / non esiste”.
Il mondo interiore dell’autrice colpisce per le metafore utilizzate. Si dipinge come una “giovane tempesta”, una “massiccia grandine”.
Emerge il suo bisogno di essere capita e forse, lei stessa ammette, di non fare molto per farsi capire.
“Mi presento:
sono una donna,
figlia,
moglie,
madre,
imperfetta”
Sono dei refoli di vento le sue poesie, ti trasportano lontano, ti avvolgono nei pensieri e nei dubbi dell’autrice.
Di conseguenza, sono versi alimentati dall’incomprensione che scoraggia e demoralizza.
“Rabbrividisco
a cotanta indifferenza.
Tristezza e sofferenza
mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita”
Forse si dovrebbe non badare a “giudizi (…) insulti (…) critiche”, ma cercare di vivere in modo più leggero e sereno.
Le poesie di Filomena Arienzo inondano il lettore di rabbia, di sofferenza, ma è una prosa talmente bella e delicata nella quale ci si immerge e ci si perde piacevolmente.
La poetessa parla della bellezza che sfiorisce col passare del tempo, dei sensi di colpa, della paura di “passare inosservati” o “di non riuscire più / a provare emozioni”.
Splendida la poesia “Delusa”, nella quale l’autrice utilizza il tautogramma: “Delusa dalle false promesse / Dall’entusiasmo calpestato / Dalla voglia di fare presa a calci / Dalle parole dette o non dette / Dalla disincantata realtà / Dalla disonesta società”.
Il capitolo quarto è caratterizzato dalla sinestesia. Gli stati d’animo della poetessa sono paragonati a tempeste, fulmini, uragani, grandine.
Anche le parole possono annientare come le calamità naturali.
“Dilagano
Invadono
Distruggono
Strappano
Scoppiano come mine”
La tristezza che trapela dai dolcissimi versi di Filomena, forse, è causata dal bisogno d’amore della poetessa.
La capacità dell’autrice è quella di trovare le parole giuste – spesso solo una parola per verso – che danno enfasi e potenza alle sue poesie.
Il capitolo diciassette è il mio preferito perché la poetessa utilizza l’anafora, infatti si intitola “Ripetizioni”.
Interessante anche il capitolo diciotto: “Frammenti di tristezza”, composto da poesie brevissime di due o tre versi.
“Amore:
una parola,
una disfatta”
Al contrario, il capitolo diciannove – “Poesia in prosa” – è formato da poesie lunghe e articolate.
Concludo presentandovi la bellissima poesia che dà il titolo alla silloge: “Assorta”
“Ad occhi chiusi o aperti
da miriadi di pensieri
mi lascio trasportare.
Alla deriva
non riesco a sottrarmi.
Sono in balia.
In essi resto assorta”
Ringrazio l’autrice, Filomena Arienzo, per avermi inviato la sua splendida silloge.
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐

Mi chiamo Alessia. Sono un’insegnante di matematica e inglese. Vivo in provincia di Pavia. Adoro leggere (soprattutto gialli), fare yoga e cucinare.