giallo
Les Flâneurs Edizioni
7 luglio 2021
cartaceo, ebook
170
È ancora giallo a Rosicano: Placido Visone, marito tradito dalla fascinosa dark lady Venere Rimessa, muore dopo aver assaggiato un po' del Vermut Solitario che aveva ricevuto per posta. Tutti i sospetti e gli indizi convergono su Carlo Limone, veterinario nonché amante di lei, ossessionato e rancoroso.
Ma è davvero lui il colpevole?
Toccherà di nuovo al maresciallo Sapone seguire il caso, supportato stavolta non solo da sua moglie Margherita ma anche dal brigadiere Cimino, che nel frattempo deve destreggiarsi fra ex, amici immaginari e nuove fiamme. E sarà di nuovo la tremenda Pacifica Diavoli, con i suoi scoop, a raccontare al paese ogni dettaglio di questo triangolo "velenoso".
“Poi un giorno, la tromba d’aria mi solleva fino alla ionosfera e poi mi fa precipitare sulla Terra a creare un buco così profondo da fare invidia al Lucifero di Dante”
In un paesino del sud Italia, il maresciallo Sapone e l’appuntato Cimino, si ritrovano ad indagare sulla morte improvvisa di Placido Visone. Causa del decesso: avvelenamento da stricnina. Il nitrato di stricnina viene usato in veterinaria per la cura dei cavalli. Poiché l’amante della vedova è proprio il veterinario del paese ed ogni indizio riconduce a lui, viene accusato ed incarcerato. Egli si professa innocente; toccherà a Greg Cimino e a Paolo Sapone scoprire la verità.
Greg Cimino è un giovane agente di polizia. Ha interrotto recentemente una relazione di lunga durata con Mario, il suo ex, ed è alla ricerca dell’amore vero. È sensibile, intelligente e discreto. Sopporta con pazienza i tentativi, della moglie del maresciallo, di accasarlo con l’insulso nipote. Greg è un romantico sognatore, il suo sogno nel cassetto è diventare uno scrittore.
Il maresciallo Sapone è un serio professionista. Un uomo d’antico stampo ma, al momento opportuno, dimostra apertura mentale e comprensione nei confronti del proprio appuntato Cimino che non ha mai voluto rivelare il proprio orientamento sessuale. È un marito devoto e fedele che apprezza le doti culinarie e relazionali della moglie. Non sopporta, invece, il suo essere così “credulona” quando c’è di mezzo la cartomante del paese, la così detta Destiny.
Poi c’è il famoso triangolo: il morto, Placido Visone. Marito geloso della seducente e appariscente “dark lady”, Venere. Il giovane veterinario, Carlo Limone, amante della signora Visone. Il tutto condito da pettegolezzi di paese, credenze popolari e da una serie di sfortunate coincidenze…
Una narrazione vivace e variopinta. Contiene tutti i colori del folklore e della simpatica ironia tipica del sud. Un’ironia intelligente, mai volta verso il sarcasmo. Il tutto ammantato da un velo “dark”, dato dal mistero da risolvere, ossia: chi ha ucciso il signor Visone e perché?
Una storia dinamica, resa più viva e realistica dai dialoghi che riportano tipiche espressioni del sud Italia. L’ambientazione è di fantasia (il piccolo paese di Rosicano), ma rappresenta perfettamente le caratteristiche di qualsiasi piccola comunità. Tutti gli abitanti sembrano conoscersi, i giorni trascorrono monotoni uno uguale all’altro.
Quando accade un evento straordinario, si scatenano il pettegolezzo e la curiosità. I personaggi descritti dall’autore sono simpaticamente caratteristici. I loro nomi, spesso accompagnati dal cognome, sono originali e spiritosi (Venere Rimessa, Pacifica Diavoli, Placido Visone, Margherita Vanga, ecc.). Nonostante la trama, ossia il famoso triangolo amoroso, sia stata spesso sfruttata dai romanzi di questo genere, l’autore riesce a renderla originale, conferendole una simpatica comicità. Egli tratta, inoltre, con delicatezza il tema dell’omosessualità del protagonista, personaggio garbato e gentile per il quale non è possibile non provare simpatia.
Una lettura distensiva. Una ventata di buon umore che, di tanto in tanto, rinfrescava i momenti vuoti nel corso della mia giornata. Ho adorato il protagonista con le sue simpatiche amicizie, della serie “nessuno è quello che sembra”. La sua genuinità, suscita tenerezza. Ho trovato spassosissima la signora Margherita, moglie del maresciallo. Veramente irresistibile! Riesco perfettamente ad immaginarla fasciata nel suo body rosa mentre si scatena in una frenetica danza con la musica a tutto volume.
“La signora Sapone, scalza, body rosa confetto e fascia di spugna in fronte – versione horror di Jane Fonda – si sta dimenando a ritmo della canzone che riconosco dagli squitii dell’interprete”.
Definirei questo romanzo come una chicca. Un cappuccino con il cornetto ripieno al mattino. Il ritornello della nostra canzone preferita che ci raggiunge fuggendo da una qualsiasi finestra di una qualsiasi casa. Il fiore viola della magnolia che il vento ci ha fatto trovare sul parabrezza al mattino. Una piacevole sorpresa.
E voi, avete mai vissuto, anche per poco, in una piccola comunità? Avete mai incontrato, all’interno di essa dei curiosi personaggi?