
cinema, spettacolo, biografie
Hoepli
6 novembre 2020
cartaceo
352

Piene di leggende e di eccessi, stravaganti, oltraggiose, sconsiderate e rischiose, le vite delle rockstar sono spesso andate oltre le più sfrenate fantasie da sceneggiatura hollywoodiana.
Purtroppo, anche le loro morti sono a state volte frutto di circostanze drammatiche, di coincidenze incredibili, di eventi imprevedibili. E, quasi sempre, sono rimaste circondate da un alone di mistero che ha dato vita a mille speculazioni. E come nella tradizione anglo-americana, delle "murder ballad" (love story che, per vari motivi, si sono concluse in modo tragico) anche le infauste fini delle rockstar sono rimaste inscindibilmente legate ai loro grandi e altrettanto impetuosi amori.
Questo libro raccoglie una serie di storie, raggruppate per tipologia di "crimine", che raccontano le ultime ore di 50 stelle del rock. Scritto come un "noir", in modo originale e appassionato, presenta retroscena, curiosità, aneddoti e tesi alternative pur documentando il tutto con puntualità e rigore giornalistici. Illustrato con immagini prese dalle scene del crimine, impreziosito da box, citazioni e "colonne sonore" suggerite, l'opera si rivolge al cultore del genere ma anche al curioso, al lettore di gialli o al rockettaro incallito riuscendo a soddisfare anche i palati più esigenti.
“Un detto popolare recita che ogni persona muore tre volte: la prima, quando il suo corpo smette di respirare. La seconda, quando viene seppellito o cremato. La terza, quando ci dimentichiamo il suono della sua voce. Per fortuna, le voci di questi artisti non le scorderemo mai perchè se i loro corpi, in quanto miseri esseri umani, sono destinati alla cenere, le loro opere vivranno in eterno”.
Che storia ragazzi!!! Chi non ha mai sentito parlare dell’omicidio di John Lennon? Forse la morte più conosciuta di uno dei musicisti più conosciuti al mondo. Anche perché, diamine, chi poteva volere la morte di uno dei maggiori messaggeri della pace in quel periodo? E in quel modo così eclatante poi.
Questa è solo una delle tragiche storie di morte indagate da Ezio Guaitamacchi, giornalista musicale, che ci trascina anima e corpo dentro le ultime ore di vita di 50 tra i musicisti più famosi sia di questo secolo che di quello scorso.
Un lavoro minuzioso che ci propone punti di vista spesso differenti da quelli che abbiamo sentito raccontare dai personaggi che si trovavano vicino a queste vere e proprie icone della musica.
Una piccola precisazione mi preme dare all’inizio. Il volume ci racconta la fine tragica di 50 artisti “maledetti”, che hanno vissuto la loro vita sempre al limite, fino a quando, per qualche motivo, quel limite hanno superato, o gli è stato fatto superare. L’autore ci fa conoscere retroscena e oscure circostanze della morte, non solo di grandi artisti del rock, ma anche di personaggi del calibro di Aretha Franklin, Whitney Houston, Notorious B.I.G..
Ho trovato la lettura coinvolgente e trascinante. L’autore è riuscito nella non facile impresa di far entrare in empatia il lettore con ognuna di queste anime dannate e non nascondo che io stesso non ho potuto fare a meno di commuovermi leggendo di alcuni personaggi. Freddie Mercury, Kurt Cobain, John Bonham, Lemmy Kilmister, Bon Scott, Jimi Hendrix sono solo alcuni degli artisti che sono stati fondamentali per la mia crescita musicale e, grazie a Guaitamacchi, ho appreso alcuni aspetti della vita di questi, e anche di altri, che non conoscevo.
Questo volume non è soltanto una mera elencazione di morti tragiche. Lo scrittore ci porta per mano dentro alle vite oscure e confuse di tanti artisti, spesso solo poco più che adolescenti, evidenziando come non è tutt’oro quello che luccica. Vite caotiche, spesso figlie di un’infanzia tutt’altro che felice. Dolores O’Riordan, meravigliosa e indimenticabile voce dei Cranberries, è stata vittima di abusi quando aveva 8 anni, altri sono stati abbandonati da genitori che non hanno mai conosciuto, altri ancora cresciuti da madri tossicodipendenti. Vite cupe, vissute circondate soprattutto da oscuri figuri, vere e proprie sanguisughe che vivevano attaccate alla gallina dalle uova d’oro, e poco importa che quella gallina si autodistrugga, fino a quando fa guadagnare montagne di soldi, va bene così: “una star morta fa guadagnare molto di più e non crea problemi”.
“La grande bugia del rock? Si è grandi solo se si muore giovani” (Stevie Ray Vaughan)
Un viaggio insieme ad artisti che, a scapito della loro immagine pubblica, vivevano una vita solitaria pur essendo circondati da tante altre persone. Donne e uomini che affrontavano un tormento interiore che nessuno è mai riuscito a comprendere o che nessuno aveva interesse a risolvere.
Vite bruciate in pochissimo tempo, al punto di autodistruggersi, che neanche l’amore, spesso travolgente, è stato in grado di salvare.
Non mancano naturalmente anche episodi legati a tragiche fatalità come incidenti d’auto o aerei ma che, curiosamente, sembrano anch’essi strettamente legati a una sorta di funesta fatalità. Un posto occupato all’ultimo momento in un elicottero che precipita, un passaggio in un aereo che si schianta poco dopo il decollo ceduto per un favore a un amico.
“Quando sarò morto, continuate a suonare la mia musica” (Jimi Hendrix)
La musica è fondamentale nella vita dell’uomo e il rock è vita. Il rock ci accompagna dal nostro primo respiro. La prima cosa che ognuno di noi ha fatto appena nato è stato gridare, urlare, ci siamo fatti sentire da tutti, e il rock è proprio questo: ti fa gridare, urlare a tutto il mondo la tua presenza. Il rock ti fa vivere gli aspetti più frivoli dell’esistenza ma anche quelli che attraversano la sostanza stessa dell’eternità.
È un libro che va letto, è un libro che va riletto, perché ci fa entrare nella vita di alcune tra le anime più pure ma anche più tormentate della scena musicale che ci hanno lasciato, anche grazie a questo tormento, alcune tra le più belle produzioni musicali di sempre.
L’autore
Ezio Guaitamacchi. Da alcuni definito “lo Sherlock Holmes del rock ‘n’ roll”, torna sulla scena del crimine dopo gli apprezzamenti per il suo “rock thriller” PSYCHO KILLER, Omicidi in Fa Maggiore, un giallo ambientato nella Milano indie rock degli anni 2000 e il successo dei suoi DELITTI ROCK (libro, spettacolo teatrale, show radiofonico su RSI e programma tv su RAI 2 condotto da Massimo Ghini) che gli sono valsi premi e riconoscimenti. Decano del giornalismo musicale in Italia ha pubblicato e diretto riviste specializzate, scritto e condotto programmi radio-tv, ideato centinaia di spettacoli di parole & musica, inventato rassegne e festival, diretto Master e seminari. Ha scritto più di venti saggi su rock e dintorni e dal 2014 cura la collana musicale di Hoepli. Gioca a tennis e tifa Milan.

Luca Martorana, siciliano classe ‘73, è un ex giocatore professionista di pallacanestro e grande appassionato di “Heavy Metal”. Appassionato lettore, divora libri fin da bambino. E’ un patito di cinema e serie tv, soprattutto se di fantascienza. Ama esplorare strade sempre nuove in sella alla sua Harley. Nel tempo libero lavora….ma niente di serio.