Romanzo Rosa
Milena Edizioni di Casciello M.
1 febbraio 2021
cartaceo, ebook
352
Roma. Anno del Signore. Esami di maturità.
Melania Santacroce ha diciotto anni, un gusto eccentrico in fatto di vestiti e i capelli tinti di viola. Afferma di portare una terza scarsa di seno più per ottimismo che per amore della realtà e, quando non si allontana dal mondo per comporre poesie distratte, si interroga sull’efficacia delle taglie dei jeans, su Lord Byron e sulla dubbia puntualità dei mezzi di trasporto capitolini.
Sebbene alta e non proprio esile, a volte teme di risultare impercettibile, ma a salvarla dalla banalità del quotidiano sono le perle di cinismo che di tanto in tanto ama elargire con nonchalance. Non è proprio sicura di credere in Dio, ma frequenta una scuola privata di stampo cattolico.
Non ama tradurre il greco, ma si accinge ad affrontare l’ultimo anno di liceo classico. Non si è mai innamorata, ma alla fine è arrivato Manfredi Vergara: suo professore e uomo impegnato in una relazione complicata con Dio. Perché Manfredi è un prete. E Melania, che non ha mai assaporato la tentazione, si trasformerà in quella più pericolosa per un uomo che non appartiene nemmeno a se stesso. O forse nel suo amabile inferno.
“Le era sempre piaciuto pensare all’esistenza di un mondo intero oltre gli specchi, pensare che i riflessi delle persone, in realtà, fossero gli abitanti di un altro universo. Ogni riflesso, immaginava, aveva un proprio carattere e possedeva una caratteristica volontà. Al cospetto di uno specchio, l’uno vedeva le possibilità che avrebbe potuto cogliere l’altro.
E si illudevano, sempre l’un l’altro, di possedersi, di essere l’uno il doppione dell’altro, in preda a deliri di onnipotenza mascherati da bisogni vanitosi”
Questo libro è un vero e proprio inno all’Amore: l’amore per un compagno/a, l’amore fraterno, l’amore per un figlio, l’amore per un’amica/o oltre all’amore per Dio.
“Amabile inferno” non è solamente la storia di Manfredi e Melania, ma è di un intreccio di vite e di scelte sbagliate che condizionano, nonostante siano state fatte molti anni prima, le storie dei nostri protagonisti. È una storia complicata dove molte esistenze si intrecciano, si scontrano, si amano e si odiano.
L’ho letto in un fiato e sinceramente non è semplice dare voce ai sentimenti e alle sensazioni che i vari personaggi mi hanno trasmesso. L’autrice ha saputo trattare con enorme rispetto e delicatezza alcuni temi per nulla semplici, dando vita a un romanzo ricco di poesia ma anche di allegria e di sofferenza.
I personaggi sono veri. Manfredi, il protagonista maschile, è reale, è combattuto tra l’amore immenso che prova per Dio e l’amore terreno che prova per Melania. Conciliare le due cose sarà possibile o dovrà fare una scelta?
Melania, nonostante la giovane età e l’inesperienza sul campo amoroso, si dimostra matura, riflessiva. Il suo carattere la spinge ad essere sempre sincera, causandole, a volte, qualche difficoltà. Due figure particolari che vi entreranno dentro e che vi conquisteranno con la loro semplicità.
“Lui vorrebbe solo la tua felicità. Se avrai occasione di afferrarla, prenditela, non buttarla via.»
Non di nuovo.
«E se fosse una felicità limitata?»
«Che sia limitata è uno dei rischi della felicità, Manfre. Il problema vero è stabilire se sia limitante.”
La Fasolino ha saputo costruire dei personaggi realistici in grado di affrontare gli eventi che segneranno le loro esistenze e di trovare insieme un modo per superarli e non subirli.
La trama è ricca di colpi di scena che si intrecciano con le varie storie dei personaggi. Accanto alla storia di Manfredi e Melania troveremo le storie di Manfredi e Valeria, di Manfredi e Fabrizio, di Fabrizio e Valeria.., questo ci porterà a scrutare un passato che scoprirà un vaso di Pandora che potrebbe minare i loro equilibri e soprattutto la loro amicizia.
Un romanzo d’esordio scritto divinamente dalla prima all’ultima riga, senza mai annoiare, senza mai cadere nel banale, nel volgare e soprattutto credibile. Lo stile di Eleonora Fasolino è poetico.
Se devo trovarci un difetto è il finale aperto: ti prego Eleonora regalaci il seguito, magari attraverso la storia di Fabrizio e Valeria.
Vi invito tutti a leggerlo, ma senza pregiudizi, con una mente aperta.
L’amore tra Manfredi e Melania è un amore proibito. Senza voler essere bigotti o scrivere un trattato di teologia voi cosa ne pensate? Credete che negli anni duemila sia giusto che la Chiesa neghi il matrimonio ai sacerdoti?
“Era un uomo, era un amante, era un prete, era tutto questo.
E tutto questo apparteneva a Dio prima ancora che a se stesso.”
L’autrice
Eleonora Fasolino è nata a Roma, città che tuttora vive e ama, nel 1992. Dopo la maturità classica, per eccesso di sadismo ha conseguito la laurea triennale in Lingue, Culture, Letterature e Traduzione presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Conosce, o almeno spera, la propria lingua madre, l’inglese, il russo e modi molto creativi per dare un nome a gattini appena incontrati. Lavora, e continua a studiare, nella dimensione editoriale, perché di libri non è mai sazia. Ama la Scozia, dove si sente a casa, scovare ristorantini e ascoltare musica varia ed eventuale.
I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.