Biografia
Morellini Editore
30 settembre 2022
Cartaceo, Ebook
248
Messico, inizi del Novecento: Alicia Rovira, una ragazza della ricca borghesia, si innamora del capitano dell'esercito Ramon Arnaud, lo sposa e lo segue nella sua pericolosa missione sull'isola deserta di Clipperton, nel mezzo dell'oceano Pacifico. Qui Alicia dimostra la sua grande forza d'animo, affronta con coraggio una vita di stenti, di fame e di difficoltà, mettendo al mondo ben quattro figli.
A causa della rivoluzione civile che squassa il Messico, gli abitanti di Clipperton vengono dimenticati sull'atollo senza viveri né sostentamento. Gli uomini muoiono di scorbuto e sull'isola rimangono le donne e i bambini, che sopravvivono per diversi anni grazie al coraggio e alla determinazione della loro governatora Alicia.
Una donna straordinaria, che deve fare i conti con la violenza e i soprusi dell'unico uomo sull'isola, il guardiano del faro Victoriano Alvarez, fino alla terribile resa dei conti.
“Alicia Rovina Arnaud – La governatora di Clipperton” di Simona Capodanno è un libro che vi lascerà con una domanda: come può essere successa una cosa del genere?
Finita la lettura mi sono documentata riguardo l’isola di Clipperton e gli avvenimenti che sono stati descritti nel libro e altri che non fanno parte della vita di Alicia e della sua famiglia. Una storia, quella di questo puntino in mezzo all’oceano, che ha dell’incredibile.
È il 1908. Alicia Rovina, da pochissimo tempo sposata a Ramon Arnaud, arriva sull’isola di Clipperton, davanti alle coste del Messico, nel mezzo dell’oceano Pacifico.
“Le operazioni di sbarco furono complesse: la marea era piuttosto forte, le onde rischiavano di farci sbattere contro la barriera corallina affiorante, ma con l’aiuto di una piccola lancia, poco più che una scialuppa di salvataggio, fui finalmente in grado di appoggiare il mio piede si Clipperton.
Ramon mi aveva avvertita di stare attenta, perchè il terreno poteva essere molto scivoloso a causa degli escrementi di uccelli, ma ebbi una piacevole sorpresa: per evitarmi un primo approccio troppo brusco e un possibile capitombolo, gli abitanti dell’isola avevano creato una sorta di sentiero dalla riva alle capanne, fatto di stuoie intrecciate”.
L’amore vince su tutto a Clipperton
Ramon, governatore dell’isola su cui vivono un centinaio di persone, è un uomo saggio ma ligio alla divisa che porta; non passa giorno che non si consumi per i suoi soldati, il suo piccolo popolo e la sua famiglia, che si viene a formare proprio su quell’atollo inospitale. Clipperton è ricoperta di guano; per la raccolta di questo sono stati mandati sull’isola. L’atollo ha pochissima vegetazione, tra cui le palme da cocco, e solo granchi come animali.
Ramon è amorevole nei confronti della moglie ed è il capo giusto che tutti ammirano; troverà la morte nel disperato tentativo di salvare le poche persone rimaste sull’isola, molti sono morti di scorbuto.
Alicia ha diciannove anni quando arriva sull’isola, diverrà madre per quattro volte, e vedova; sarà lei a dover prendere il comando tra i pochi rimasti e difenderli dal guardiano del faro, Alvarez. Quest’ultimo è diventato pericoloso per le donne e i bambini.
Gli anni passati sull’isola sono quelli in cui impervia la rivoluzione civile in Messico e il mondo è segnato dalla Prima Guerra Mondiale; per cause non ben chiare, gli abitanti di Clipperton verranno dimenticati. Per anni non arriverà da loro nessuna nave. Si dovranno arrangiare con ciò che hanno: poco più di niente.
Dopo nove anni, è il 1917, una nave americana di passaggio sarà la loro salvezza.
Bravissima Simona Capodanno a descriverci gli anni di una giovane ragazza divenuta donna in condizioni estreme.
Leggo per diletto qualsiasi genere; è sempre stata una mia grande passione. Di una lettura mi colpisce sia una bella trama che una scrittura ricercata. Un romanzo rosa, un romanzo storico, della narrativa contemporanea non importa basta che non sia… fantasy!