Thriller
Santolli Editore
2019
ebook
167
Le serate al Blue scorrono liete come sempre. Il Blue, un locale all’ultimo piano di un alto grattacielo di Francoforte, quasi ogni sera ospita un gruppo di amici. Si conoscono da anni ormai, tutti impiegati in posti di alto prestigio trascorrono le loro serate tra un drink e l’altro. Il drink a volte è leggero, abbastanza da farli tornare a casa propria, altre volte quel drink li porta a condividere lo stesso letto, in notti di forte passione.
Ma questo delicato equilibrio si spezza il giorno che Alex scompare. Lui, un uomo di successo, affascinante e carismatico, è il fulcro del Blue, molte donne lo desiderano e gli altri uomini ne restano colpiti. Del suo lavoro non si sa molto e nemmeno Silvia, la sua fedele compagna conosce luci ed ombre del suo amante. Sarà Katia, la sorella di Silvia, che alla disperata ricerca di Alex, con l’aiuto del commissario Robert , scioglierà tutti i nodi dell' intricata storia fino a giungere ad un intenso colpo di scena.
“Aveva sempre creduto di avere un rapporto particolare con lui, ma evidentemente si era sbagliata. Ormai aveva capito che aveva molte cose da nascondere”
Quando ho iniziato a leggere la storia di Alex ero carica di aspettative. Sembrava una storia intrigante, un thriller dal sapore piccante che mette in evidenza luci ed ombre di chi lavora nell’alta finanza. Armata di taccuino e bic nera ho iniziato a seguire la storia appuntandomi personaggi, parentele e professioni.
Dopo i primi capitoli, però, l’entusiasmo è lentamente scemato e ha lasciato spazio ad una sorta di noia che mi sono portata avanti per il resto del libro. Ci tengo a precisare che l’autrice racconta con passione la storia di Alex e i segreti della Torre Blu ma più come se stesse scrivendo una sceneggiatura.
Pagina dopo pagina mi sono trovata infatti a pensare che se fosse stata una puntata di CSI Miami l’avrei trovata interessante, magari l’avrei guardata fino alla fine. Ma come libro, non rende. I personaggi sono troppo poco credibili per essere veri, non trasmettono emozioni, sembrano tutti fantocci di plastica che si muovono in un mondo ovattato e fittizio che non avvicina il lettore alla storia.
Perfino Robert che sembra il più reale dopo un po’ annoia. L’idea di base poteva essere anche carina ma manca mordente e in alcuni tratti è un po’ ripetitiva.
La scrittura è interessante, i concetti sono ben chiari, ma, a mio parere non lega il lettore come dovrebbe. Ritengo, infine, che renda molto a livello visivo. Se nella trasposizione televisiva venisse interpretata da qualche belloccio o belloccia funzionerebbe ma da un punto di vista letterario penso che abbia delle mancanze che ne appesantiscono parecchio la lettura.
L’autrice
Patrizia Vigiani
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