
Miti e leggende
Ponte alle Grazie
11 giugno 2024
cartaceo, ebook
176

Afrodite è la dea dell'amore, della bellezza. Lo era nell'antichità e lo è oggi. Da Milo a Parigi, da Cipro e Citera, dalla Mesopotamia ai confini del mondo, prende quello che è suo, senza chiedere il permesso, fin dalla notte dei tempi. Perché lei è il primo amore dell'umanità.
Figlia dei signori della luce, è una reazione chimica, il risultato di una mescolanza, una statua di marmo senza braccia, lo sguardo rivolto a ciò che manca. Eppure rappresenta la pienezza: è signora della forza e della gioia, padrona del piacere e del sorriso.
Valica i limiti e i confini, quelli della legge e quelli dell'ordine, quelli della storia e quelli della geografia. Frutto dell'incontro tra lo sperma del cielo e la spuma del mare, nasce ovunque, a ogni approdo dove qualcuno sente pungere al fianco l'assillo della vita. Anche lei non ne è immune.
Si innamora di Adone e lo contende a Ade, si nasconde tra gli arbusti di mirto, i versi di Saffo, i dardi di Atalanta, in attesa che qualcuno sia degno di lei. Afrodite, marina e dorata, celeste e terrena, viaggia leggera sulle rotte del Mediterraneo. E nei suoi viaggi incontra la guerra, il potere.
Scende in battaglia sotto le mura di Troia, si imbarca con gli Argonauti, insieme a Giasone e Medea, e dall'acropoli di Corinto difende l'amore da ogni violenza. Perché solo quello che non conosce costrizioni né ragioni - incantesimo naturale, scambio, trionfo di grazie - germoglia, fiorisce.
E vince ogni cosa.
“Senza nave, equipaggio o seguito, senza bagagli e senza la minima preoccupazione al mondo. Afrodite viaggia leggera”
“Afrodite viaggia leggera” è la storia del peregrinaggio della dea dell’amore e della bellezza. Il percorso parte dalla sua nascita, per poi seguire le rotte del Mediterraneo, dove vive esperienze di ogni tipo. Guerre, amori e grandi passioni. Queste ultime, vissute anche in prima persona, oltre che donate ad altri.
L’autrice ripercorre le tappe di questa mitica figura leggendaria, che conosciamo perlopiù attraverso voci maschili, che si focalizzano sugli aspetti per i quali è maggiormente famosa. In questo libro, ci viene presentata in tutta la sua interezza e libertà.
“Ma neppure Afrodite può sottrarsi al proprio comando. È così che la dea si innamorò di un uomo bellissimo, Adone, un cacciatore di Cipro, e ne fece i suo signore”
Chi è Afrodite? La domanda sembrerebbe avere una risposta scontata. Tutti sanno che Afrodite è la dea dell’amore e della bellezza. È un aspetto che non viene sicuramente trascurato da Francesca Sensini. La descrive in tutto il suo fascino ammaliatore, avvenenza e come grande dispensatrice d’amore. Ma non è solo questo. È colei che si identifica nella statua oggi esposta al Louvre di Parigi, la Venere di Milo, ideale di bellezza universale femminile dalle proporzioni perfette. Essa è priva di braccia. Si suppone che uno di essi fosse quello reggente il pomo d’oro, ricevuto da Paride in cambio dell’amore di Elena, donna più bella dell’universo. E se, invece del pomo, quella mano avesse retto uno scudo?
Ciò che molti non sanno è che, in origine, Afrodite era anche dea della guerra; poi fu, indirettamente, colei che diede inizio al conflitto di Troia. La dea non è solo bellissima e sensuale, ma anche ben consapevole del proprio ascendente su uomini e dei. Un potere che la rende fiera, vanitosa, ma mai vanesia. Vivace, ardita e passionale, ma sempre libera.
Viaggia leggera senza seguito o fardelli, solo con i suoi monili poiché ama l’oro. L’autrice non ne mostra unicamente la femminilità, ma la presenta anche attraverso la sua audacia e fierezza.
“Come si fa a essere una donna grande, saggia e insieme una fanciulla ostinata dentro lo stesso corpo?” – Afrodite viaggia leggera
Il romanzo si suddivide in capitoli, che rappresentano le tappe del viaggio di Afrodite. Ogni capitolo racconta una storia a sé, tutte le storie sono fatte di incontri, che danno origine ai miti dei quali abbiamo letto. L’infelice passione di Giasone e Medea, quella più fausta di Atalanta e Melanione e il grande amore di Afrodite per Giasone, il matrimonio imposto con il brutto Efesto e la passione sensuale per Ares.
La narrazione si presenta assai elegante e accurata. Lo stile è fluido, sebbene non povero di particolari; la trama dinamica e varia, il ritmo rapido. I personaggi sono paradossalmente realistici. Pur trattandosi perlopiù di figure mitologiche e quindi fantastiche, essi sono dotati di umani sentimenti. Le loro azioni sono mosse dall’ambizione, gelosie, sete di potere. Si fanno travolgere dalla passione, che li rende vulnerabili e, a volte, li conduce alla rovina. Provano desiderio di vendetta, rabbia, frustrazione e dolore. Esattamente come gli uomini.
L’autrice, che mostra grande conoscenza della materia, si premura di elencare nelle note finali, alcune indicazioni bibliografiche, interessanti per chi volesse approfondire alcuni temi chiave del suo romanzo.
“L’oro è una passione. Ce l’ho scritta addosso. Per questo mi chiamano Afrodite dorata. Afrodite dal molto oro”
Una lettura che ho affrontato con interesse. Conosco la mitologia solo superficialmente, ma mi ha sempre interessata sin dalle scuole elementari. Il mito che più mi ha appassionata è sempre stato quello di Demetra e Persefone, dell’innamoramento folle di Ade per quest’ultima al punto tale da rapirla, generando disperazione nella madre e una conseguente carestia nel mondo.
Afrodite, invece, è sempre stata, per me, semplicemente (e banalmente) la dea della bellezza. Una sorta di ammaliatrice, a cui nessuno poteva resistere. Nulla di più riduttivo. Il percorso di questa dea è assai più vasto e la sua personalità interessante poiché ha generato eventi al centro di opere di alta levatura, oggetto di studio in tutte le scuole. Attraverso questo romanzo potrete conoscere Afrodite in tutta la sua interezza, le figure mitologiche che entrarono in contatto con lei e di cui influenzò il destino. Insomma, un bel tuffo nella cultura, che è sempre tanto tanto salutare oltre che interessante. In questo caso, direi anche avvincente!
“E io mi ricorderò di te e di un altro canto ancora”
Se amate la mitologia, questo è il romanzo per voi.
Vi affascina la figura di Afrodite? Qual è il vostro mito preferito?
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐