
Sociale
self publishing
2023

Cosa è l’affido familiare e a chi si rivolge?
La risposta è in questo libro, che vuole spiegarlo attraverso le emozioni.
Dubbi, rabbia, gioia, consapevolezza, verità: sono questi i sentimenti evidenziati – scritti nero su bianco – dalle storie dei genitori affidatari che hanno aperto le loro case e i loro cuori all’accoglienza di bambini e ragazzi che da tempo erano ospiti di case famiglia. Il libro raccoglie testimonianze di affidatari, di minori in affido, di insegnati, di magistrati. Ci sono le storie dei figli naturali che hanno condiviso le loro stanze e i loro giochi con “nuovi fratelli e sorelle”. Storie vissute e raccontate dentro le case famiglia, dentro le scuole e dentro gli uffici del servizio comunale preposto.
L’AFAP (Associazione Famiglie Affidatarie Palermo) ha auto-prodotto il progetto insieme al CeSVoP (Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo) pertanto il libro non è in distribuzione nelle librerie ma si può avere solo contattando direttamente l’Associazione.
Nel decennale della sua attività, l’AFAP ha voluto realizzare questo libro per raccontare a quante più persone possibili, cosa è l’affido; cosa porta un adulto a compiere questo gesto e perché un bambino può riuscire a crescere con due famiglie, una di pancia e una di cuore.
“Ogni bambino ha diritto di vivere in una famiglia che lo educhi, che se ne prenda cura, che gli regali sorrisi e opportunità, che ne faccia un adulto sereno…che lo ami” (A. De Trovato). Questa non può e soprattutto non vuole essere una recensione. Non c’è nulla da recensire. Non si può esprimere un’opinione né tantomeno un giudizio sull’amore. Perché l’affido è questo: amore. L’amore quello vero, indiscusso e sincero perché è un amore senza condizioni. Non ci sono se e non ci sono ma. In questo libro: “Affidamento familiare”, curato dalla Presidente dell’AFAP Adriana De Trovato, troviamo storie sull’affido inquadrate sotto punti di vista diversi tra loro.
Leggiamo la testimonianza di magistrati, educatori di case famiglia, famiglie affidatarie, figli affidati, figli naturali che si sono ritrovati ad essere fratelli e sorelle affidatari.
Ogni racconto è vero, è vissuto e, fermandosi due secondi per pensare: “accidenti, questa storia è accaduta davvero”, si comprende perché ognuna di queste testimonianze ti stringe il cuore, ti fa riflettere, ti colpisce allo stomaco. Ogni narrazione è riportata per come è stata resa, non ci sono variazioni, non ci sono fronzoli, la vita nuda e cruda così come viene raccontata. Come si può rimanere indifferenti alla sofferenza di un fanciullo?
Bisognerebbe fare l’esperienza di una visita in una comunità per minori e ascoltare qualche storia per capire cosa può avere attraversato un bambino per trovarsi in quel posto. Ma anche quello non sarebbe sufficiente per comprendere davvero la sofferenza che quella creatura si porterà dietro per tutta la vita. E non parliamo soltanto di bambini abusati o maltrattati, ma anche di bambini privati di ogni minima attenzione o forma di affetto genitoriale, trovati dai servizi sociali in condizione di grave denutrizione, sporchi, disidratati, a vivere e “giocare” in ambienti talmente sudici da essere insalubri.
“Soprattutto l’amore di chi si sente madre, non importa se madre naturale o no: essere madre è un attributo dell’anima che va oltre l’acquisizione congenita. Si dice che i figli siano di chi li cresce, io penso che i figli siano di chi li sa accogliere con amore, di chi se ne prende cura nel bene e nel male, con la consapevolezza di non essere perfetti, ma con l’umiltà e il coraggio di mettersi in discussione e rimediare ai propri errori senza mai arrendersi.” (Barbara)
Questo libro ti fa fare un viaggio, uno di quelli che si ricordano per tutta la vita. Un viaggio attraverso le emozioni, quelle più forti, quelle che lasciano il segno.
Con “Affidamento familiare”, l’AFAP insegue l’obiettivo di sensibilizzare chi non conosce, o conosce solo sommariamente, la pratica dell’affido.
L’affido, istituto diverso dall’adozione, riveste un’importanza fondamentale anche per la nostra società: “Occuparsi dei bambini, garantendo loro ciò che dovrebbe essere garantito a tutti – cioè un ambiente familiare sufficientemente sereno – significa occuparsi degli adulti e di conseguenza della società del domani” (A. Paglia, assistente sociale).
La lettura si rivolge a chiunque, coppie (anche non sposate) e singoli di tutte le età, perché chiunque può prendere in affidamento un minore.
“Le famiglie affidatarie sono ‘risorse’ che con le loro cure nei confronti di minori in disagio sociale, intervengono sul loro destino cambiandolo, interrompendo il replicare, di generazione in generazione, di modelli familiari non corretti.”
Prendete questo libro, leggetelo e il vostro punto di vista sull’amore cambierà. Dopo averlo letto, fatelo leggere ai vostri parenti, ai vostri amici e diffondete il messaggio che avete trovato in ogni pagina. Poi, se volete, prendete contatti con il centro affidi della vostra Provincia, o cercate un’associazione come l’AFAP, solo per avere maggiori informazioni riguardo l’affido, poi sarà il vostro cuore a guidarvi.
Il libro “Affidamento familiare. Testimonianze, luci e ombre di un istituto controverso” non è in vendita in libreria. Lo potrete avere contattando l’AFAP:
tel. 3895931390;
mail: afap_associazione@yahoo.it;
sito web: www.afap-associazione.it;
Instagram: afap_affido_palermo;
Facebook: AFAP Associazione Famiglie Affidatarie Palermo.
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐
Il curatore
Adriana De Trovato. Classe 1966, originaria della provincia di Messina, vive a Palermo insieme al compagno e ai due figli, uno di pancia e uno di cuore come ama definirli. Co-fondatrice dell’AFAP nel 2013, ne diventa presidente nel 2020 dividendo il suo tempo tra lavoro, famiglia e volontariato.

Luca Martorana, siciliano classe ‘73, è un ex giocatore professionista di pallacanestro e grande appassionato di “Heavy Metal”. Appassionato lettore, divora libri fin da bambino. E’ un patito di cinema e serie tv, soprattutto se di fantascienza. Ama esplorare strade sempre nuove in sella alla sua Harley. Nel tempo libero lavora….ma niente di serio.