Le fuggitive
romanzo contemporaneo
NN Editore
15 settembre 2023
cartaceo
288
Rachel ha venticinque anni, vive a Los Angeles e soffre di un disturbo alimentare: calcola ossessivamente le calorie, cerca di ignorare la fame e trae un piacere quasi erotico dai pochi cibi che si concede. Lavora per un noto agente dello spettacolo, ogni giovedì sera si esibisce come stand-up comedian e si nasconde dalla madre, anaffettiva e dominante.
Rachel usa la solitudine come scudo contro le relazioni e le tentazioni, finché un giorno, nella gelateria dove consuma di nascosto uno yogurt ipocalorico, incontra Miriam, la nuova commessa. Miriam è l’opposto di Rachel: un tripudio di curve e morbidezze, il trionfo dell’abbondanza sulla privazione.
Le due ragazze si innamorano, si esplorano attraverso il cibo che consumano insieme, si riconoscono nei corpi che traboccano di piacere. L’amore innesca una rivoluzione nella vita di Rachel, che però dovrà fare i conti con la famiglia ebrea ortodossa di Miriam e con le ipocrisie del suo ambiente di lavoro.
Serrato, impetuoso e provocatorio, "Affamata" parla di sensi e appetiti: di sesso, di cibo e di ossessioni.
Con una lingua ironica e sensuale, Melissa Broder rivela che per sfuggire all’infelicità l’unica strada è tornare a se stesse, affrontando il rischio di non essere conformi e la vertigine del desiderio.
“Affamata” di Melissa Broder è il nuovo capitolo della collana tutta al femminile di NN Editore, “Le Fuggitive”. Un romanzo che vede la sua protagonista fuggire da un corpo di cui è prigioniera da sempre. Un corpo a cui sceglie di appartenere malgrado la terribile sofferenza da patire pur di non sconfinare dal suo rigido regime alimentare. Contare le calorie ogni giorno le permette di essere perfetta. E perfetta non è sinonimo di una taglia M. Solo la magrezza più estrema ti mette al sicuro.
“Si dice che la perfezione è nemica del bene, che chi tende alla perfezione rischia di perdere di vista quello che ha di buono. Io non ero d’accordo. Bene non mi bastava. Non volevo essere una taglia M. Volevo essere perfetta. E con perfetta intendevo meno”.
Eppure, Rachel è affamata continuamente e, tra una barretta proteica da deglutire con parsimonia e uno yogurt ipocalorico al giorno, vive di allucinazioni. Le sue fantasie al limite dell’erotico sono popolate da mousse di cioccolata, cupcake con glassa al cioccolato, cookie con gocce di cioccolato ma anche burritos con straccetti di pollo, salsa verde, guacamole, panna acida, formaggio, riso saltato e fagioli neri.
Un’opulenza che non si concede nella quotidianità ma neppure nelle relazioni, in particolare nel rapporto con sua madre. Rachel ormai 25enne vive da sola in un appartamento di LA lavorando nel mondo tanto ambito dello spettacolo. Eppure, subisce le incessanti premure di una madre che le ha instillato il culto della magrezza.
“Nemmeno mia madre mi conosceva, e non perché non gliene avessi dato la possibilità. Gliel’avevo data eccome. A rattristarmi era il fatto che non sembrava interessata a conoscermi, a sapere come ero fatta dentro. Non ero neppure sicura che fosse consapevole che avevo un dentro, che ero reale”.
Aggiungi un padre assente, colleghi di grande ipocrisia, una psicologa che colleziona statuette di elefanti e il risultato è una vita insipida e insignificante, scandita unicamente dalla quantità di calorie ingerita al giorno. L’unico momento di vero godimento è al Yo!Good, dove la attende uno yogurt ipocalorico, rigorosamente senza topping. Fino a che, diversamente dal solito, ad attenderla troverà una nuova commessa e la sua routine verrà completamente ribaltata.
Miriam è l’incarnazione dell’abbondanza.
Innamorandosi delle sue forme generose, Rachel cederà al piacere del cibo ingurgitando senza sosta noodles fritti, riso saltato all’anatra, pollo al sesamo e ciambelle a volontà.
Qui la narrazione si avviluppa in un vortice di sapori, odori, gemiti che alternano il piacere della gola al godimento sessuale dei corpi. È come ritrovarsi d’un tratto al centro di un sontuoso e lussureggiante banchetto a gozzovigliarsi e rimpinzarsi.
La stessa scrittura ha una cifra voluttuosa che permette di godersi la lettura quasi con leggerezza. Infatti, la voce di Rachel oscilla tra il sarcasmo più schietto e il cinismo più sofferente senza mai cadere nel patetismo. “Affamata” di Melissa Broder è un libro di eccessi e di contraddizioni, costruito attorno a tre pilastri fondanti, raccontati senza veli e senza indugi: il cibo in primis, il sesso in seconda battuta e la famiglia oltre ogni cosa.
Il tutto condito da una scrittura famelica, irriverente, sfrontata, smodata.
Poi, al netto del puro edonismo di facciata, prende piede una storia d’amore delle più sincere. Una storia d’amore tra due ragazze che si trovano a fare i conti con una cultura, quella ebraica ortodossa, che non fa sconti a nessuno neppure nell’era moderna. E se a vincere non è l’amore, lo è la scoperta di sé e del proprio corpo. Rachel si rende conto che il corpo non è un golem da demonizzare, una massa informe a rischio espansione da contenere, ma è solo una sostanza incompiuta da personalizzare.
Ecco perché l’Affamata di Melissa Broder è una delle Fuggitive. Per tutta una vita tenta caparbiamente e disperatamente di scomparire forzando la fuga da un corpo vuoto. Fuggire dalla fame perché affamata di affetto, di quell’affetto che percepiva come una falsa promessa in agguato.
È quando smette di fuggire che il suo dentro prende vita.
Ma quante volte non ci si accorge di essere in fuga?
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐
L’autrice
Melissa Broder è un’autrice americana di romanzi, racconti, saggi e poesie, selezionate dal Center For Fiction First Novel Prize e dal Women’s Prize For Fiction. Collabora con The New York Times, Elle e The Cut. Vive a Los Angeles
Amo la lettura praticamente da sempre, amo i suoni che produce, le storie che crea e le emozioni che evoca.
Non posso fare a meno di scrivere che è il mio pane quotidiano e adoro correre. Non faccio maratone ma mi deletto con lo squash e nel tempo libero sforno crostate.
Che altro dire? La Bottega dei libri è una delle cose belle capitate negli ultimi tempi.