Romanzo contemporaneo Qlgbt
self publishing
maggio 2020
eBook
235
Adam e Cullen vivono a Weehawken nel New Jersey. La loro cittadina sorge sulle rive dell’ Hudson River. Al di là del fiume svetta lo skyline di New York.
Qualcosa li accomuna: al loro ultimo anno di liceo si ritrovano a condividere la stanza nella casa di una famiglia affidataria. Adam è stato adottato dai Trammel da quando aveva dieci anni e li considera in tutto e per tutto i suoi genitori. Cullen è stato mandato da loro solo l’autunno precedente, pochi mesi prima del suo diciottesimo compleanno. Ha un passato devastante di abbandoni e abusi psicologici, ma anche un carattere forte ed estroverso grazie al quale non si è lasciato abbattere.
Adam, al contrario, è riservato, introverso, a tratti apatico, eppure è riuscito a ottenere una borsa di studio per l’università grazie al football.
Hanno due personalità molto diverse. Uno è troppo cosciente di sé, l’altro si è sempre rifiutato di pensare al suo io.
Riusciranno a convivere in una piccola stanza durante l’ultimo anno di liceo?
«Ehi, ma non ti hanno proprio raccontato nulla di me? Ti do un indizio: è inebriante come la droga o l’alcool, però non danneggia il corpo.»
Dopo aver letto “Lettere di un libertino”, ho deciso di continuare la conoscenza di Cathlin B. attraverso la lettura di “Adam & Cullen”.
L’autrice in questo romanzo ci racconta, mediante un viaggio introspettivo, utilizzando un solo punto di vista, la “presa di coscienza” di Adam e le sue decisioni per il futuro.
I due ragazzi, uniti da un passato di abbandono, si trovano a dover dividere la stessa stanza in quanto Cullen giunge in affido alla famiglia che aveva adottato Adam, e pur avendo due mentalità e due atteggiamenti opposti, dovranno affrontare insieme l’ultimo anno di liceo che porterà grossi cambiamenti nelle loro esistenze.
Adam è chiuso, poco incline all’aprirsi con gli altri, non ama il contatto fisico e, soprattutto si ritiene poco adeguato nei rapporti con l’altro sesso, infatti le sue poche e brevi esperienze lo hanno lasciato insoddisfatto.
Ha ragione: a volte mi farebbe bene uscire dal mio guscio e lasciarmi andare di più a gesti affettuosi, ma non ci riesco. Mi blocco. Non ce la faccio a elargirli con facilità. Ho una certa repulsione per il contatto fisico dato per esternare sentimenti di affetto.
Cullen è un tornado, non ha avuto una vita semplice, i continui rifiuti delle famiglie affidatarie lo hanno segnato profondamente. Non appena arriva nella casa dove vive Adam, lo provoca, lo irrita, cercando di far breccia nei suoi sentimenti.
Adam dovrà affrontare i suoi “demoni” combattendo anche quelli di Callen, che per sfidarlo lo punzecchia, trascinandolo in situazioni non sempre “piacevoli”.
“Adam & Cullen” è una storia particolare: è dolce, malinconica, ci fa assistere a una crescita interiore dei personaggi senza mai cadere nel patetico o nel volgare.
La scrittura è molto fluida, è ricca di descrizioni e soprattutto ci permette di conoscere i loro sentimenti, e attraverso i loro drammi interiori, ci lascia entrare in contatto con il loro “essere” più profondo. La trama è abbastanza intuibile ma non per questo noiosa e scontata.
Un viaggio attraverso il dramma esistenziale di due adolescenti e la loro lotta per trovare un posto nel mondo. Consigliato!
«Al mondo l’unica cosa che ha valore è l’amore. E l’amore non ha maschere e non classifica nessuno. Tu ami e basta, senza porti problemi, se vuoi essere felice e appagato.»
Cathlin B. è lo pseudonimo di Katia Botturi, autrice italiana di romance classici e m/m (male to male); i suoi romanzi sono stati tradotti in inglese e francese.
La sua prima pubblicazione risale al 2014, quando ha scoperto le piattaforme online di scrittura. Incoraggiata dai riscontri ottenuti, nel gennaio 2015 si è lanciata nel panorama del self publishing. È fondatrice di Short but Sweet – un insolito angolo tranquillo Male to Male, il primo gruppo Facebook non legato a un blog e dedicato esclusivamente ai romance m/m. In seguito ne ha creato uno gemello per il genere f/f (Così amate. Storie di ragazze).
I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.