
Autobiografia
Harper Collins
2019
e-book, cartaceo

Bruce Dickinson, leggendario frontman degli Iron Maiden, è uno dei più iconici cantanti e autori della storia. Ma oltre a vantare una carriera musicale di grande successo, è anche pilota di linea per una compagnia aerea, imprenditore, speaker motivazionale, produttore di birra, scrittore, deejay radiofonico, sceneggiatore per il cinema, e come se non bastasse è anche un campione di scherma a livello internazionale: davvero uno degli uomini più eccezionali e interessanti del mondo.
A cosa serve questo pulsante? è molto più di un memoir: è una riflessione sugli alti e bassi della vita. Con la sua voce intensa e scanzonata, Bruce ripercorre le imprese esplosive della sua eccentrica infanzia inglese e il folgorante successo degli Iron Maiden, racconta la filosofia della scherma e la sua esaltante esperienza come pilota di boeing, fino ad arrivare alla recente lotta contro il cancro.
Coraggioso, sincero, energico e divertente come le performance del suo autore, A cosa serve questo pulsante? è un viaggio intimo nella vita, nel cuore e nella mente di un'autentica leggenda del rock.
“Ero brufoloso, portavo la giacca a vento e dei jeans a zampa di elefante con Purple e Sabbath scritto a penna sulle cosce, e guidavo un motorino scassato e rumorosissimo. E sì, volevo diventare un batterista…”
Avevo circa 12 anni quando rimasi letteralmente folgorato da una canzone, che aveva una forza che non avevo mai sentito prima, provenire dalla stanza del fratello maggiore di un mio compagno di scuola. Quella canzone era “Phantom of the Opera” degli Iron Maiden che in quel momento diventarono il mio primo grande amore dell’heavy metal.
Ho seguito i Maiden anno dopo anno, li ho visti in concerto, continuo ad ascoltare le loro canzoni e a tenermi informato sulle novità che li riguardano, li ho seguiti e amati durante l’evoluzione della loro storia, con il primo cantante Paul Di’Anno e con il primo batterista Clive Burr, con l’avvento di Bruce Dickinson alla voce e di Nicko McBrain alla batteria, con la parentesi di Blaze Bayley e con il ritorno di Dickinson, fino a oggi.
Per questo mi sono fiondato a leggere “A cosa serve questo pulsante?” autobiografia di Bruce Dickinson, frontman storico dei Maiden e figura centrale nel panorama heavy metal mondiale.
Non è l’autobiografia di un semplice cantante. Sono frammenti di vita di un artista a tutto tondo: cantante, compositore, sceneggiatore, regista, scrittore e, come se non bastasse, pilota di aerei di linea, produttore di birra e membro della nazionale inglese di scherma.
Dickinson giura di aver scritto interamente il libro senza l’aiuto di nessuno e il risultato è davvero buono. La narrazione scorre in maniera molto fluida, i vari episodi sono narrati in modo chiaro e senza inutili fronzoli, ogni tanto forse manca un po’ di coerenza temporale ma, soprattutto in un’autobiografia, è difficile rispettare la corretta cronologia degli eventi nella logicità della narrazione.
Sono pochi gli episodi che hanno come protagonisti i Maiden, e riguardano qualche passaggio indicativo della personalità di Bruce (ad esempio la furiosa lite con Steve Harris – fondatore della band – durante il primo concerto causata dal ruolo da tenere sul palco, e che per poco non causò l’uscita di Dickinson dal gruppo) ma devo dire che, se da una parte avrei preferito conoscere aneddoti non noti della mia band preferita, dall’altra si sarebbe persa l’essenza del racconto di Dickinson che, ricordiamolo, non è la storia degli Iron Maiden ma della sua vita.
E infatti Dickinson punta molto a far conoscere alcuni aspetti del proprio carattere e della propria personalità. Sottolinea come la filosofia della scherma lo abbia aiutato in svariati momenti della sua vita. Da come affrontare gli estenuanti tour mondiali con i Maiden a come rimanere calmo e concentrato mentre pilota aerei di linea e, non ultimo, ad affrontare con dignità, coraggio e determinazione la lotta (vinta) durante la battaglia contro il cancro che lo ha colpito.
È un racconto personale da leggere con curiosità. È una storia in cui ognuno di noi, a prescindere dai propri gusti musicali, può trovare stimoli e ispirazione per affrontare tanti momenti della vita. È la storia di un uomo che, anziché farsi travolgere dagli eventi della vita, ha preferito affrontarli a muso duro, accettando anche le sconfitte ma senza mai farsi vincere.
Sono rimasto positivamente colpito dal fatto che non si tratta di un mero racconto di alcune fasi dell’esistenza di qualcuno ma di un messaggio forte e preciso di come si possa ottenere dalla vita quello che si vuole, desiderandolo veramente e ostinandosi a raggiungere i propri obiettivi. E il titolo del libro “A cosa serve questo pulsante?” evidenzia proprio lo spirito di quest’uomo: il non aver perso mai, nemmeno in età adulta, nemmeno durante momenti umanamente terribili, la curiosità di cercare, conoscere, esplorare, imparare e non cedere.
Lettura consigliata a tutti, a chi conosce Dickinson e a chi non sa nemmeno chi sia, ai fan degli Iron Maiden e a chi ascolta solo musica pop, agli adolescenti e a chi ha già i capelli bianchi.
Paul Bruce Dickinson (Worksop, 7 agosto 1958) è un cantautore, sceneggiatore, scrittore, conduttore radiofonico, e pilota di linea britannico, noto soprattutto per la sua militanza nel gruppo musicale heavy metal Iron Maiden.
Tra i cantanti più rappresentativi dell’heavy metal, il suo stile ha influenzato diversi altri cantanti, quali ad esempio Andi Deris (Helloween), Timo Kotipelto (Stratovarius), Andre Matos (ex Angra) e Phil Anselmo (ex Pantera, Down).
Ha una laurea in storia, conseguita alla Queen Mary, University of London, nel 1979. Dalla stessa università ha poi ricevuto, nel 2011, la laurea honoris causa in musica. Esercita anche la professione di pilota civile di linea per una compagnia aerea britannica, la Astraeus Airlines. A causa del fallimento della stessa, nel 2011, Dickinson ha dichiarato di voler acquistare la compagnia, per salvare così 1500 posti di lavoro.
Nel febbraio 2015 ha reso pubblica la notizia di essere affetto da un tumore alla lingua. A maggio dello stesso anno, il cantante ha annunciato di essere ufficialmente guarito dal tumore, anche se la sua attività dal vivo non sarebbe ripresa fino al 2016 per consentirgli un pieno recupero.

Luca Martorana, siciliano classe ‘73, è un ex giocatore professionista di pallacanestro e grande appassionato di “Heavy Metal”. Appassionato lettore, divora libri fin da bambino. E’ un patito di cinema e serie tv, soprattutto se di fantascienza. Ama esplorare strade sempre nuove in sella alla sua Harley. Nel tempo libero lavora….ma niente di serio.