romanzo contemporaneo
La bottega delle parole
2023
cartaceo, ebook
200
Certe volte, la mano che ci fa deviare può avere la delicatezza di una carezza ed è tutto meno scontato. Mario Russo aveva solo dieci anni quando il 23 novembre del 1980 il terremoto gli ha devastato la casa dove viveva con la mamma casalinga e il padre operaio.
Adesso, davanti alla finestra del suo piccolo alloggio popolare nella periferia est di Napoli, dove vive con il figlio Giovanni affetto da sindrome dello spettro autistico, ripensa a quella notte, ad altre passate “in bianco” e a tutti quei momenti nei quali è stato costretto a cambiare direzione, a ricominciare da zero.
Dall’oscurità totale alle prime pallide luci e fino all’alba, ricorda la sua adolescenza divisa tra la famiglia d’origine e quella dello zio paterno, che per un periodo lo ha accolto come un figlio. Due famiglie divise e molto diverse tra loro, anche dal punto di vista economico, che per anni hanno nascosto un segreto inconfessabile.
A casa, io e te racconta il disagio sociale della periferia di Napoli, la solitudine, la solidarietà e il valore dell’amicizia ma soprattutto insegna che la speranza è la chiave per affrontare ogni cambiamento che la vita ci pone davanti.
Cosa ricordate del 23 novembre ’80? C’eravate? “A casa io e te”, edito La bottega delle parole, è un romanzo scritto dall’autore Alfredo Carosella.
Il 23 novembre dell’80 è una data che nessuno mai dimenticherà. Il giorno in cui la terra decise di far sentire la propria potenza per lunghissimi secondi, che sembrarono essere interminabili. Mancava un mese al Natale, ma nessuno immaginò effettivamente ciò che sarebbe potuto accadere di lì a breve.
Tanti furono i danni e altrettante le vittime. Lo sa bene anche il protagonista di questo romanzo, Mario Russo, che, a causa di quel terremoto, si vide devastata l’intera casa.
Casa dove abitava con la mamma casalinga e il padre operaio. Da quel momento in poi, ne ha dovute cambiare di diverse, di case. È passato dall’alloggio operaio degli anni ’70 fino a vivere nel lusso di Napoli, Posillipo.
“Quando prepara il caffè usa gesti misurati e sempre uguali, disponendo nel filtro della moka la polvere nera a forma di piramide, che poi bucherella con uno stuzzicadenti alla base dei quattro lati. Appena il caffè è pronto lo condisce con due cucchiaini di zucchero nella caffettiera, lo mescola con attenzione e infine lo versa in due tazze di ceramica bianca e spessa” – A casa io e te
Un romanzo ambientato nella città di Napoli, che va ad analizzare tantissimi aspetti e tematiche.
Si passa dal disagio sociale alla speranza. Ma, forse, anzi sicuramente, il tema cardine che mantiene tutta la struttura del romanzo è proprio la “casa”, ambientazione e porto sicuro di tutti noi.
Tutta la storia si svolge nell’arco temporale di un’intera notte. Mario vive in questo alloggio popolare con il figlio, Giovanni, figlio affetto dalla sindrome “dello spettro autistico”. Da quel momento in poi, la vita di Mario è totalmente cambiata.
Lo stile è fluido, incalzante e carico di emozioni e punti sui quali poter riflettere.
Il libro si legge in maniera molto veloce e i capitoli non sono eccessivamente lunghi.
Un plauso va anche per la scelta della cover.
4 stelle ⭐⭐⭐⭐✰
Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.