
romanzo
NNE
2 novembre 2017
ebook, cartaceo

Tom Drury ritorna a Grouse County per raccontare pochi giorni cruciali nella vita della famiglia Darling, in cui tutti cercano di ottenere qualcosa, ma senza sapere come farlo. Charles, ovvero Tiny, vuole un vecchio fucile legato a un ricordo d’infanzia; Joan, sua moglie, è in cerca delle aspirazioni perdute; Lyris, la figlia di Joan, vuole trovare un punto fermo da cui cominciare davvero a crescere; e il piccolo Micah, figlio di Charles e Joan, vuole sfuggire al buio della sua stanza a costo di perdersi nel buio delle strade cittadine. Dalla vastità dei panorami e dei personaggi della Fine dei vandalismi, Drury si concentra adesso su un frammento di quel mondo, racchiuso in un unico weekend, in cui gli eventi si dilatano come nei sogni e i protagonisti rivelano tutta la loro umanità, nell’intensità dei desideri e negli sforzi, ora comici ora drammatici, per diventare persone migliori.
A caccia nei sogni è il secondo libro della trilogia di Tom Drury. Qui viene ripreso il racconto delle vicende accadute a Grouse Country, la provincia dove viene ambientata la storia.
Grouse Country e la vita dei suoi cittadini era stata descritta ampiamente in Fine dei vandalismi, dove appare come un mondo in cui tutti si conoscono e dove principalmente viene narrato il triangolo amoroso tra Charles Darling (Tiny), la sua ex moglie Louise e lo sceriffo della città, nuovo fidanzato di Louise. In A caccia di sogni, Tiny si è fatto una nuova vita con l’ex attrice Joan, alla ricerca di una nuova ispirazione e forse anche di una nuova vita, la figlia di lei Lirys, abbandonata dalla madre alla nascita e ricongiunta a lei da adolescente che deve allo stesso tempo crescere e diventare donna ma anche trovare un legame con la sua famiglia, e infine Micah, il figlio di Tiny e Joan, che ha paura del buio e che deve superare questa sua paura.
Siamo tornati dopo dieci anni a Grouse Country, dove Charles è divenuto un idraulico, anche se continua ogni tanto a praticare piccoli furti e a fare dispetti ai suoi concittadini. La storia si disloca in un fine settimana – dal venerdì al lunedì- dove viene rappresentata la vita di questa famiglia,come se fosse una fotografia, mettendoci davanti al rapporto, già precario, tra Joan e Charles. Lei, che vede le sue speranze sfumare in una vita che non vuole ma che in realtà sono indice del suo non sapere cosa vuole davvero. Lui, che a modo suo vuole dimostrare a Joan di amarla e che cerca di prendersi cura dei figli, senza però abbandonare il suo carattere irruento. Frutto dell’amore di questa coppia è Micah, miracolo data la presunta sterilità di Charles, che a sette anni è pieno di paure, insicurezze e sogni e che adora le donne della sua famiglia, anche se Lirys, la sua sorellastra, deve trovare un posto nella famiglia, mettendola anche in discussione, a causa dell’abbandono di sua madre e del fatto che per tutta la sua infanzia sia stata in un orfanotrofio.
In A caccia di sogni si narra di una famiglia, di amori e di turbamenti, di ingiustizie e della vita di tutti i giorni in un contesto di campagna, dove il lavoro della terra e degli animali occupa una parte molto importante della vita dei cittadini. La storia va avanti grazie ai dialoghi, come se il lettore si trovasse davanti ad uno scenario cinematografico e potesse seguire le vicende nello stesso momento in cui si sviluppano nella narrazione.
Purtroppo, sia la prolissità dell’introduzione sia la presenza di troppi personaggi, già presenti nel primo libro, fa perdere il filo del discorso e l’attenzione del narratore, almeno nel mio caso.


Leggo per diletto qualsiasi genere; è sempre stata una mia grande passione. Di una lettura mi colpisce sia una bella trama che una scrittura ricercata. Un romanzo rosa, un romanzo storico, della narrativa contemporanea non importa basta che non sia… fantasy!