thriller, gotico
Mondadori
10 novembre 2020
cartaceo, ebook, audiolibro
Audrey Rose Wadsworth e Thomas Cresswell sono giunti in America, una terra audace, sfrontata, brulicante di vita. Ma, proprio come la loro Londra adorata, anche la città di Chicago nasconde oscuri segreti.
Quando i due si recano alla spettacolare fiera mondiale, scoprono una verità sconcertante: l'evento epocale è minacciato da denunce di persone scomparse e omicidi irrisolti.
Audrey Rose e Thomas iniziano a indagare, per trovarsi faccia a faccia con un assassino come non ne hanno mai incontrati prima. Scoprire chi sia è una cosa, ben altra faccenda è catturarlo, soprattutto all'interno del famigerato Castello della Morte che ha costruito lui stesso, un covo di torture labirintico e terrificante.
Riuscirà Audrey Rose, insieme al suo grande amore, a porre la parola "fine" anche a questo caso? O soccomberà, preda del più subdolo avversario che abbia mai incontrato?
“Ricordai le preoccupazioni per la festa di compleanno di Thomas che mi avevano angustiato poco prima, e provai un’atroce vergogna.
Mentre io mi arrovellavo su dessert e altre prelibatezze francesi, e piangevo per la perdita di graziose scarpette, a pochi isolati di distanza la gente lottava per sopravvivere.
Ingoiai un nodo amaro quando pensai alla persona che era stata uccisa in quell’albergo.
Il mondo doveva diventare un posto migliore. E, se ciò non fosse stato possibile, eravamo noi, i suoi abitanti, a doverci impegnare per essere migliori”.
Con “A caccia del Diavolo” si conclude la “nostra avventura” in compagnia di Audrey Rose e Thomas.
Siamo partiti, nel primo volume, da una Londra di fine ’800, per poi viaggiare sino alla terrorizzante patria del Principe oscuro per eccellenza, Dracula.
Ci siamo poi trovati catapultati a bordo della RMS Etruria, circondati da un modo fatto di trucchi e inganni sino a giungere nel nuovo continente. È infatti in America che ritroviamo la coppia Wadsworth-Cresswell.
Audrey Rose si sta ristabilendo dall’incidente occorsole e New York ha in serbo per lei delle “sorprese agghiaccianti” che potrebbero riportare a galla emozioni drammatiche, non ancora superate.
Alcuni efferati omicidi sembrano avere lo stesso modus operandi di Jack Lo squartatore. Le indagini non sembrano portare a sviluppi ma alcune piccole tracce e l’impellente necessità di allontanarsi da N.Y., spingono i nostri due eroi a fuggire a Chicago, dove una serie di omicidi sta stravolgendo la città.
La violenza di questi crimini, insieme a numerose strane sparizioni di giovani donne, sembrano avvalorare la tesi che sia tutto opera di Jack o di un suo emulatore.
Chi è il misterioso assassino che sembra seguire i nostri due ragazzi?
Il cattivo questa volta sembra essere mosso da una pazzia incontrollabile: un diavolo fatto uomo che, senza alcuna pietà, miete vittime per raggiungere un misterioso obbiettivo finale che metterà in serio pericolo la nostra amata coppia.
“Il rumore assordante e terribile di un osso in frantumi mi riecheggiò nelle orecchie. La vista si annebbiò.
Una costellazione di puntini neri macchiati di rosso iniziò a fluttuare nel mio campo visivo. Tuttavia fu diverso da quando ero svenuta sull’Etruria.
A causa della perdita di sangue, sprofondai nuovamente in quella dimensione indefinita tra il sonno e la veglia.
Scorsi una strana combinazione di chiazze bianche opporsi all’oscurità incombente, almeno finché il dolore non mi esplose nel cervello, implacabile e totalizzante. Un rivolo caldo mi scivolò sulla fronte e mi finì negli occhi”.
Anche in questo capitolo della saga, l’amore tra Audrey Rose e Thomas viene messo a dura prova, ma il loro rapporto è maturato e ormai si fidano totalmente dei loro sentimenti.
Il rapporto tra Audrey Rose e Thomas, si trasforma, diventa decisamente più audace e passionale, voleranno scintille di passione che incendieranno le pagine del romanzo e soprattutto sfideranno il rigido protocollo dell’epoca.
“A caccia del diavolo” è stata una lettura molto rilassante e coinvolgente.
L’autrice ha voluto arricchire questo ultimo capitolo con numerose scene macabre, che evocano le atmosfere che si percepiscono nei racconti del “maestro” del genere per eccellenza, Edgar Allan Poe, rendendolo forse il più cupo dei quattro volumi.
“Fissandolo negli occhi indemoniati, capii che la morte era imminente. Tastai frenetica intorno a me, nel disperato tentativo di agguantare qualcosa. Un’arma.
Una misera possibilità di uscire viva da quel posto. Le dita però incontravano solo terra umida.
Mi dimenai, sapendo che il movimento mi avrebbe fatto sprecare ossigeno, ma altrettanto consapevole di non avere alternative”.
La trama è totalmente coinvolgente. Le indagini vere e proprie, questa volta, vengono relegate apparentemente in secondo piano, dando più risalto alla parte romantica della storia.
Da segnalare, purtroppo, l’assenza dei capitoli scritti dal POV di Thomas e questo mi spiace molto in quanto ci nega il piacere di conoscere i sentimenti che il nostro bel tenebroso prova in alcuni sconvolgenti frangenti.
Una serie molto ben scritta e arzigogolata, decisamente piacevole e interessante.
Spero di poter presto leggere altro di questa autrice newyorkese che ha fatto del romanzo gotico il suo marchio di fabbrica.
I puristi del romanzo “storico” potranno, giustamente, sollevare qualche obiezione: la trasposizione temporale di alcuni accadimenti, la condizione di vita o meglio la libertà di movimento di una donna alla fine ‘800 erano totalmente diversi da quanto narrato, solo per citarne alcune; ma ovviamente i lettori sono ben consci di queste “licenze” che servono solo a dare più enfasi alla storia.
Cosa ne pensate di queste “libertà” che numerosi autori utilizzano nelle loro opere?
In un romanzo, purché venga espressamente dichiarato, ammettete queste licenze o preferite che gli avvenimenti vengano collocati nel giusto spazio temporale anche se questo danneggerebbe la storia raccontata?
“Il diavolo in carne e ossa era lì davanti a me. Era uscito dai miei incubi, pronto a rivendicarmi una volta per tutte”.
L’autrice
Kerri Maniscalco è cresciuta in una casa semistregata nei dintorni di New York, dove è iniziata la sua passione per le atmosfere gotiche. Nel tempo libero legge tutto ciò che le capita a tiro, cucina ogni sorta di cibo con amici e familiari, e beve davvero troppo tè mentre discute delle sottigliezze della vita con i suoi gatti. I romanzi con protagonista Audrey Rose Wadsworth (Sulle tracce di Jack lo Squartatore, Alla ricerca del Principe Dracula, In fuga da Houdini e A caccia del Diavolo), tutti bestseller nella classifica del “New York Times”, uniscono il suo amore per la scienza forense all’interesse per i misteri irrisolti della storia.
I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.