
fantasy
Lettere Animate Editore
8 luglio 2019
cartaceo, ebook
406

La Repubblica di New Albion si avvicina al festeggiamento del centesimo anniversario della salita al potere di Morgan Steele, il potente Primo Ministro che osserva la capitale dalla gigantesca Torre dell’Orologio. Non tutti, però, vogliono festeggiare: non Wilford Sullivan, il giovane allievo del Ministro della Cultura, i cui genitori sono stati uccisi dallo stesso Steele; e neanche Viridiana Faulkner, una Comune che, insieme al gruppo di ribelli chiamati Egualitari, vuole porre fine al dominio dei Benedetti, persone in grado di utilizzare una magia chiamata Erian, persone come Morgan Steele e Wilford Sullivan.
Le vite dei due giovani sono presto destinate a cambiare: Wilford trova una mappa che lo porterà a indagare sulle menzogne raccontate da Morgan Steele al suo stesso governo, mentre Viridiana e il suo gruppo ricevono un incarico che li porterà a rubare un prezioso manufatto dal museo della capitale. E presto, contro la loro volontà, si ritroveranno a dover collaborare non solo per affrontare Morgan Steele, ma anche per prepararsi a qualcosa di ben più pericoloso, qualcosa che si muove silenziosamente lungo i confini di New Albion, in grado di intimorire anche lo spietato Primo Ministro.
“E con mia grande meraviglia feci la scoperta sia del fantastico e della facilità dell’utilizzo del mezzo elettronico. Fu tutto merito del libro che iniziai a leggere…”
Questa primavera avevo quattro libri in camera sul mio comodino e la sera prima di dormire mi ponevo per circa un’ora a leggere le storie di Quasimodo ed Esmeralda o di Thomas e Tereza e mentre il tempo trascorreva nel Kobo, e non sul cartaceo, nell’e-book la storia di New Albion Chronicles.
Non per una cattiva opinione verso gli strumenti più evoluti, ma non esisteva che passasi da una pagina bianca inchiostrata, che mi portava in spazi e universi sconosciuti, a una pagina virtuale che forse mi avrebbe portato in lande deserte con personaggi fantastici, tra lo stereotipo di lotta tra bene e male. Non solo il fantasy non mi attraeva: in più, c’era la remora che il libro era virtuale e le due cose messe insieme mi facevano tentennare e rimandare l’incontro col testo posto sul comodino.
Ho poi deciso di superare certe remore che, nel 2020, con l’evoluzione della scienza, non potevano più avere scusanti, per una persona media con cultura sufficiente e conoscenza del mondo della narrativa. E con mia grande meraviglia feci la scoperta sia del fantastico e della facilità dell’utilizzo del mezzo elettronico. Fu tutto merito del libro che iniziai a leggere.
Subito dalle prime pagine una scrittura, leggera, piena di particolari e scorrevole mi fece incontrare con Leonore. Non appena lessi la sua descrizione, mi venne in mente che sarebbe stata una dei personaggi importanti del racconto.
Con l’andare delle pagine, questa donna minuta senza un’età apparente, ma non giovane, e culturalmente sopra le righe, e mago per destinazione dell’autore, tirava la trama degli avvenimenti come personaggio positivo che s’introduceva nei meandri del potere che in parte rappresentava per andare a scoprire quelle malefatte in certi ambienti politici e di potere che curavano l’interesse di New Albion: luogo dove si svolgeva la storia.
Un primo pensiero mi venne subito in mente e fu la costatazione che nella struttura sociale, in cui i personaggi si dispiegavano, non si faceva menzione e non si apprezzava il diritto alla democrazia come situazione storicamente venuta in essere e dalla quale partire per volteggiare con la fantasia sul diorama di circostanze in cui si potesse sviluppare una certa idea, tenendo presente i diritti fondamentali acquisiti.
La struttura nella narrazione non prevedeva il suo fascino per la remora che io – come lettore – avrei visto benissimo nel racconto, ma dovevo seguire le magie e gli interessi dell’autore su una storia che, comunque, aveva degli sviluppi narrativi pieni di suspense…
Trama, personaggi e struttura
Nel territorio di New Albion, la società ha una struttura a caste, con al vertice una sola persona, tipo la gerarchia che si vede storicamente tra gli Egizi grossomodo o nella moderna India.
Al centro del potere c’è un consiglio formato da maghi con a capo Steele, che avrà un peso non comune sulla vicenda, essendo un malvagio che sarà combattuto da Leonore e dal suo assistente Wilford.
I suoi denigratori poi combatteranno contro di lui e contro i demoni, che sono la rappresentanza della lotta iconica e ponderata tra bene e male. Questa andrà avanti – con diverse vicissitudini – fino a quando, non Leonore, ma il suo assistente, non troverà una via di fuga per raggiungere il suo obiettivo…
Per concludere…
L’autore preferisce dare più spazio e argomenti alle donne, anche se non sono paritarie al cento per cento. Sono, nelle varie caste, una sorta di “autrici d’interventi importanti” nell’autonomia della storia. Si può vedere sotto questo punto di vista un rafforzamento del ruolo della donna, soprattutto a fin di bene.
Lockwood lascia agli uomini e ai demoni, impersonati da animali, la prerogativa di essere malvagi. Combattere per conquistare il territorio e la civiltà che lo contraddistingue, cosa che è molto usuale nei fantasy. Infatti, non si pongono problemi di giustizia sociale, ma rileva un discorso edonistico allo scopo di far trascorrere al lettore, poco propenso ad avvicinarsi al testo non cartaceo, tematiche leggere e per nulla filosofiche. Tra l’altro, Lockwood riesce benissimo a intrattenere per un pomeriggio intero il lettore sulla pagina, incuriosendolo e attirandolo con una trama di tutto rispetto.
Un libro che è un piacere leggere a qualsiasi età.
L’autore
Alan Lockwood nasce il 19 Aprile 1993: è un noioso gattonino laureato in filosofia, che ogni tanto scrive articoli sul web. New Albion Chronicles è il suo primo romanzo: scrive anche quelli, o almeno ci prova.
Angelo Torre