saggio
Self-publishing
1 febbraio 2020
cartaceo, ebook
131
L’amore è causa di gioie ma anche di dolori… e Paco Mila lo sa bene. Ha deciso di raccontarsi per noi con “Tu ci vedi dappertutto”
La Cover è ricca dei simboli ci legavano. Il suo “Tu ci vedi dappertutto” richiamato dalle immagini catturate dai miei occhi che inevitabilmente mi portavano da lei.
Il semaforo di Akureyri con il cuore sul rosso, in Islanda, il posto lontano di “Ti ho voluto bene veramente” di M. Mengoni, perché “… non esiste un luogo dove non mi torni in mente …”, cit . M. Mengoni.
I numeri con cui giocavamo e che ho legato al dipinto “Numeri Innamorati” di G. Balla.
Sinossi
È il libro che avrei voluto incontrare quando ho sentito il cuore lacerarsi per la fine di una relazione che mi aveva profondamente rapito, poi segnato e trasformato.
È un diario che traccia il mio tormento, i miei stati d’animo altalenanti e ripetuti, scanditi da un pendolo di emozioni che oscilla fra presente e passato, attorno al punto più basso rappresentato dal momento della fine.
Un pendolo che ondeggia fra il tempo in cui non vedevo regole e quello in cui le fissavo con determinazione per poi violarle immancabilmente. Il tempo in cui la consapevolezza era soffocata dall’assenza e accecata dal desiderio, per poi prendere consapevolezza dell’assenza a rinnovare il desiderio di lei.
Il fluttuare di ricordi in grado di portarmi in paradiso e poi giù all’inferno nel giro di pochi minuti, ancora oggi a distanza di tempo.
E’ il miracolo dei sentimenti intensi e della passione profonda. Ho avuto la fortuna di incontrarli ed ho deciso di lasciare un’impronta del mio percorso. Perché dura da un tempo che non avrei immaginato ed ha lasciato ferite e cicatrici che non avrei mai pensato.
Questo libro è una lettera d’amore. E’ un modo per tenere vivo il mio amore che è stato possibile, poi impossibile, poi finito ma infinito. Un amore che è rimasto tale anche quando si è trasformato in dolore per l’assenza.
Questo libro vuole essere il silenzioso compagno di cammino e di conforto per chiunque dovesse trovarsi a superare il dolore della separazione.
Questo libro è un diario per uno psicanalista. Ho scelto il percorso del lutto, per provare a non soffrire più così maledettamente e riaprirmi alla vita. Dopo aver elaborato i ricordi per mesi nella mia testa, ho creduto che fosse arrivato il momento di depositare i miei pensieri e le mie sensazioni su carta. Tutto quanto ancora vivo in me, portato fuori di me.
Un percorso reso difficile dal fatto che l’oggetto del desiderio rimaneva lì, raggiungibile anche se inviolabile. Avevamo occasione di vederci, di interagire e questo non faceva che alimentare e rinvigorire la fiamma che mi bruciava dentro, che non si rassegnava all’idea che quanto di meraviglioso fosse accaduto avesse avuto fine, mentre mi straziava il pensiero di perdere anche il dolore dell’assenza, l’unica cosa che mi era rimasta di lei.
Accanto ai ricordi scanditi mese per mese, trovano posto le playlist dei brani che ho ascoltato in quei momenti. Sono le canzoni di Ultimo, Mengoni, Cremonini, Ermal Meta, Tiromancino, fra gli altri, che avevano dapprima alimentato l’amore e poi chiamate a lenire il dolore delle ferite. Brani capaci di produrmi dolori atroci e che ho ascoltato ripetutamente, sperando di anestetizzare la sofferenza.
Dalla lettura dei libri di Massimo Recalcati, Paolo Crepet e Vittorino Andreoli, citati in calce, ho recuperato la consapevolezza di quanto mi fosse accaduto e non mi sono più sentito solo nel dolore, ma come entrato a far parte della élite che ha avuto il privilegio di provare sentimenti, così incredibilmente intensi.
L’autore
Paco Mila è un nome di fantasia. Uno pseudonimo creato per raccontare una storia vera, che brucia ancora dentro, ma che deve rimanere nascosta.
Quella di un uomo di mezza età che aveva la sua vita, quando ha incontrato lei. Lei capace di stregarlo, sgretolarlo, e fargli scoprire sensazioni di una intensità mai provata prima.
Lei arrivata in silenzio ed uscita in punta di piedi, lasciando ferite profonde. Ferite che non volevano essere curate per non perdere anche il dolore dell’amore finito.
Una storia d’amore, un manuale di sopravvivenza, un diario per uno psicanalista, l’opportunità di dare una nuova direzione alla vita di un uomo che non smette di pensare a lei.
Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.