Papà di cosa è fatta la luna
Francesco Nugnes
poesia
Aletti Editore
maggio 2019
cartaceo
48
Per la rubrica NOI PER VOI di oggi, le poesie di Francesco Nugnes, “Papà, di cosa è fatta la luna?”, edite dalla casa editrice Aletti
Prefazione di Alessandro Quasimodo:
Ricollegandoci al ruolo della luna nella nostra vita, la silloge di Francesco Nugnes si apre con un quesito che un bambino pone a suo padre: “Di che cosa è fatta la luna?” È una domanda piena di stupore, di profondo significato che induce a pensare, a fermarsi per capire il senso della nostra esistenza e a stabilire una relazione tra l’uomo e la scienza. Si può procedere con metodo sperimentale senza perdere di vista il fine ultimo di ogni aspetto dell’universo e del nostro percorso sulla terra. Ci soffermiamo sul termine “nostro” perché non possiamo dimenticare quello che accade quotidianamente ai nostri simili: drammi descritti sulle pagine dei giornali, fotografie di vittime di una logica puramente economica: “ho visto un bambino con bermuda blu e una maglia rossa senza vita disteso sulla riva…”
L’autore ripercorre un cammino rischiarato dalla luce lunare o dalle case illuminate, immaginando chi le abiti, quali storie e vicende si nascondano dietro finestre sconosciute, nel silenzio di tante sere, magari di solitudine e nostalgia. A volte, invece, si incontrano amici, conoscenti, si scopre il fascino di una stazione e dei suoi binari, oppure s’intraprende un viaggio, e tornando si è più appesantiti, più lenti. “Tornare ha sempre richiesto più tempo, / lo zaino più pesante come la mente…” L’autore descrive la vita, le persone, i luoghi. Torino, in particolare, coniuga passato e presente in un contrasto tra bellezza, magia di edifici, parchi e bassifondi: “La città degli opposti / del bianco e del nero, /…e dalla ricchezza del grattacielo / all’ombra dei Viali dei disagi / ai bassifondi di rifugiati a cui basta un telo…” Intanto il tempo continua inesorabile il suo corso; gli anni scivolano e ci rimane solo una foto in bianco e nero per ricordare, rievocare tutto un mondo che pare lontano, perduto.
L’obiettivo della poetica di Nugnes è proprio dare voce, spessore a ciò che la memoria registra ogni giorno con una musicalità che ci cattura, nel segreto dei nostri pensieri. L’utilizzo di rime baciate, alternate e di assonanze creano un ritmo, scandito dalla punteggiatura e dalle frequenti anafore.
L’autore
Francesco Nugnes nasce a Milano il 25 dicembre 1982.
La sua famiglia si trasferisce a Torino, la città che ama, dove studia e inizia a lavorare in banca.
Quando finisce la sua giornata piena di numeri inizia il suo tempo libero dedicato alle lettere: oltre la scrittura le sue passioni sono la pallacanestro e la musica rock dalle sue origini ad oggi.
Nel 2018 partecipa ad un concorso di poesia di Aletti. Viene selezionato con i testi ‘La musica è il tuo rifugio’ e ‘Chissà cosa diresti’ rispettivamente nelle Antologie ‘Cet Scuola Autori di Mogol’ e ‘Alessandro Quasimodo legge i Poeti italiani contemporanei’.
Investe nella sua formazione e partecipa a due laboratori di scrittura poetica con i docenti Giuseppe Aletti, Francesco Gazzè e Mogol.
La sua ambizione è scrivere testi di canzone e proprio il suo primo testo diventato melodia ‘Papà di cosa è fatta la luna?’ dà il titolo alla sua prima raccolta di poesie. Tempo, natura, amore, emozioni e istanti sono i temi che ricorrono principalmente nei suoi componimenti.
Da maggo 2019 presenta il suo libro con eventi di poesia e musica
Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.