
giallo, noir
Echos Edizioni
21 luglio 2020
cartaceo
220
La rubrica NOI PER VOI di oggi vi dà il buongiorno con Andrea Boccolari e il suo romanzo “Lo strano caso del dottor Poirot”, edito da Echos Edizioni
Edoardo si risveglia in una grande villa circondata da un giardino ricolmo di struzzi imbalsamati. Tra le sue mani soltanto un block-notes che reca la scritta: cercare il dottor Poirot…
È confuso, non si ricorda nulla e dopo il fortuito ritrovamento di un distintivo senza nome (il suo distintivo che non lo distingue) si improvvisa investigatore. Sembra il classico giallo all’Italiana, e potrebbe essere così, se come consulente investigativa il nostro eroe, un po’ sopra le righe, non si fosse trovato una pazza con tendenze suicide, la quale non esclude la possibilità che il colpevole sia lo stesso detective.
Il romanzo vuole trattare la malattia mentale da due diversi punti di vista. Da una parte quel senso di estraneazione che provano i malati che non si rendono conto di ciò che accade loro, e dall’altra, ciò che prova chi invece ne è consapevole e fatica a combattere contro il proprio essere, soffrendo per i problemi che ne derivano.
È difficile comprendere la realtà intorno a noi quando siamo, o pensiamo, di essere ‘normali’, figuriamoci per i malati di schizofrenia. Fatichiamo a comprendere gli altri e filtriamo la realtà unicamente attraverso la nostra esperienza e le nostre convinzioni. La parola ‘normale’ assume per ognuno di noi significati ben diversi e soggettivi. Il tema centrale di questo romanzo è la visione della realtà, un punto di vista, che tra due o più persone, spesso non coincide.
L’autore: Andrea Boccolari
Mi chiamo Bokko e mi piace scrivere.
Nel nome uso le “k”, perché sono anni ’90 e perché voglio allontanare tutti quelli che prendono la scrittura troppo seriamente.
Tutti gli altri, quei pochi di voi rimasti, saranno il mio pubblico.
Mi piacciono le parole, quelle belle e quelle brutte, i giochi da tavolo, i coccodrilli gommosi e tutto ciò che è TRASH.
Ti avverto subito che qui non troverai storie d’amore. Forse da qualche parte ho accennato qualcosa: un occhione da cerbiatta, un battito cardiaco reggaeton, o un latino muscolo sudato, ma non mi sentirete mai parlare veramente d’amore, o scrivere frasi banali per coppie confuse su fogli trasparenti con pennarelli indelebili fotografati in controluce al tramonto.
Posso togliervi il fiato in altre maniere però.
In realtà, un libro che tratta del sostantivo più abusato della storia l’ho scritto. Io lo definisco: “Un romanzo da e per chi si è rotto i cosiddetti delle storie d’amore” e se tutto va bene tra poco verrà pubblicato. Se tutto va male invece, lo potrete trovare gratuitamente su questo sito, insieme a numerosi altri racconti.
Al momento non ho un editor personale (e chi sono? Mica Umberto – erto – erto) perciò tutti i racconti che leggerete qui non sono stati editati da un professionista, al contrario invece dei libri pubblicati con le case editrici. Ma ci troviamo nel 2020, il mondo è veloce e interconnesso, se avete qualcosa da dire, se avete notato errori, scrivetemelo.
Per ora la presentazione è finita. Puoi andare nella sezione Bio o seguirmi sulla pagina instagram. per scoprire qualcosa in più su di me e/o offendermi in direct.

Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.