
mainstream
Edizioni Leucotea
maggio 2018
cartaceo
170
La sessione pomeridiana di oggi della rubrica “Noi per voi” è inaugurata da “L’arcano degli angeli” di Brunella Giovannini
“Ogni pensiero che si genera, ogni scelta e ogni azione che si compie,
porteranno sempre a delle conseguenze”
Da questo breve concetto, prende vita tutto il romanzo.
Alberta Ferretti è una stimata psicologa emiliana che collabora con le scuole e il Tribunale dei Minori. Negli ultimi mesi la sua serenità è minata dall’insorgere di una grave malattia che colpisce Gloria, la giovane figlia adottiva. Alberta è convinta che ogni oggetto racconti una storia su chi l’ha creato e chi l’ha posseduto e quando destinato in luogo, se spostato, farà di tutto per ritornarci; ne ha la conferma quando un giorno trova casualmente un antico candelabro abbandonato tra i rifiuti.
Appurato che si tratta di un esemplare appartenente alla chiesa Santa Maria Assunta di Positano, organizza insieme alla sua famiglia una breve vacanza nella famosa località della costiera, con l’intento di portare l’oggetto nella sua sede originaria. Sarà un viaggio di conoscenza e di scoperta e grazie all’incontro con Rosy, una positanese che gestisce un negozio di souvenir, emergeranno inaspettate verità.
Verità che saranno confermate quando Alberta, nella sua veste di psicologa, viene convocata dal Tribunale dei Minori per occuparsi di una ragazzina coinvolta in uno spiacevole caso di prostituzione minorile. Nel momento in cui la malattia di Gloria sembra averla vinta sulle cure e si affievoliscono le speranze, sembra aprirsi uno spiraglio di luce con la scoperta dell’esistenza di una sorella gemella…
Quando dalla lettura di vecchi documenti si viene a conoscenza che l’oggetto antico reperito tra i rifiuti, fa parte di una coppia di candelabri creati nel 1700 da un artista di origini emiliane trasferitosi a Positano, come in un complicato puzzle, tessera dopo tessera, si riveleranno molti particolari in comune tra persone che si sono incontrate casualmente. Ma gli antichi doppieri degli angeli, riservano un’altra sorpresa: al loro interno sono stati abilmente occultati due misteriosi oggetti trafugati da una tomba egizia a Saqqara. Tra i capitoli si sfiorano argomenti di attualità quali la violenza sulle donne, la prostituzione minorile, la ludopatia, la corruzione e il reato di disastro ambientale.
La vita con le sue gioie, i suoi dolori e l’amore in tutte le sue forme, sono i veri protagonisti di questa storia dove si percepisce la sensazione che ogni cosa che accade è il risultato dell’intercessione di Qualcuno, molto più grande di noi ed è la conferma che ciò che è destinato ad essere unito, rimarrà unito per sempre.
L’autrice
Brunella Giovannini è nata e vive a Reggiolo (RE). Ama scrivere da sempre ma solo negli ultimi anni si è dedicata a questa sua passione. Ha iniziato con testi poetici che hanno ottenuto riconoscimenti in importanti Premi Letterari. Sull’elaborazione della sua poesia “Un fiore per Nadir”, scrive il romanzo “Un volo di farfalle” pubblicato nel 2015 da Edizioni Leucotea e si aggiudica il 3° premio per la narrativa edita nella 40° edizione del “Premio Città di Fucecchio”.
Nel 2016, Edizioni Leucotea pubblica il suo secondo romanzo dal titolo “Tra i segreti di Villa Aurelia” che ottiene il 3° premio per la narrativa edita nell’ottava edizione del Concorso Letterario promosso dall’Associazione “Club della Poesia” di Cosenza.
Il suo terzo romanzo “L’arcano degli angeli” è stato pubblicato da Edizioni Leucotea nel 2018.
Ora, pur dedicando la maggior parte del tempo alla narrativa, continua a scrivere brevi testi poetici che non lasciano indifferenti i lettori.
Una piccola raccolta di sue poesie è stata tradotta in tedesco, spagnolo, turco e l’antologia quadrilingue, pubblicata da ProMosaik nel 2017, è stata realizzata per mostrare l’importanza del dialogo interculturale mediante la poesia.
Conosciamo l’autrice
- MOTIVO PER SCRIVERE.
Ho manifestato interesse per la scrittura fino dai primi tempi della scuola ma mi sono dedicata a questa passione alcuni anni fa, in seguito ad un radicale cambiamento di vita. In un periodo di crisi esistenziale, ho sentito l’esigenza di mettere su carta le mie emozioni e scrivere, ha avuto un effetto terapeutico. Ho riempito fogli bianchi di parole, senza rime, senza tempo, a volte senza senso e ho messo coraggiosamente a nudo la mia anima. A un certo punto, oltre a scrivere i miei pensieri e il mio stato d’animo, ho allargato l’orizzonte e toccata emotivamente dal naufragio di Lampedusa dell’ottobre 2013, ho scritto la poesia “Un fiore per Nadir” dove si nasconde il racconto della tragedia dei civili siriani. Qualche tempo dopo, rileggendo il testo poetico, ho manifestato il bisogno di ampliare il discorso e ho iniziato a scrivere il primo romanzo “Un volo di farfalle”. A oggi, sono già stati pubblicati tre romanzi e il quarto è in lavoro. La scrittura mi affascina.
- COME VEDI LA POESIA/LA NARRATIVA?
La poesia è definita l’arte di esprimere e rappresentare fatti, immagini e sentimenti. Generalmente il poeta è una persona di grande sensibilità e questa caratteristica gli permette di cogliere sensazioni, emozioni, impercettibili sfumature.
Personalmente, considero la narrativa come un’estensione della poesia, dove mi dileggio a raccontare e rappresentare fatti, immagini e sentimenti in modo approfondito. Spesso i miei testi di narrativa prendono spunto da avvenimenti reali e ciò che con poche parole si racconta in una poesia, con molte parole si racconta in un romanzo…
- COSA VORRESTI DAGLI ALTRI IN MERITO ALLA TUA POESIA/NARRATIVA
Molti affermano di scrivere soprattutto per sé stessi, ma qualsiasi autore si sente lusingato quando i suoi testi, siano essi poetici o di narrativa, vengono letti e apprezzati. Viviamo in un’epoca in cui si dedica poco tempo alla lettura, tutti sono presi dalla frenesia del tempo e tanti si riducono a leggere solo la messaggistica sugli smartphone, questo è un vero peccato. A volte pubblico qualche poesia sui social per farla leggere agli amici e i loro commenti positivi mi gratificano. Per quanto riguarda la narrativa, chi ha letto i miei tre romanzi “Un volo di farfalle”, “Tra i segreti di Villa Aurelia” e “L’arcano degli angeli”, ha apprezzato molto le storie e i temi trattati. Per un autore emergente, pubblicato da Casa Editrice medio piccola, NOEAP, è piuttosto difficile farsi conoscere, a volte anche le librerie non aiutano. Vorrei più apertura da parte dei lettori, dovrebbero riconoscere che non sempre un nome noto è sinonimo di capolavoro, anche un autore quasi sconosciuto può scrivere storie che vale la pena di leggere.

Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.