Matteo Zuppi – Andrea Segrè
Le parole del nostro tempo
a cura di Pier Luigi Cabri
Presentazione in anteprima del libro: martedì 6 ottobre, Bologna (ore 19, Teatro Dehon)
Due autori, due chiavi di lettura, un filo rosso comune nell’impegno per la riflessione sul nostro tempo: il cardinale Matteo Zuppi e l’agroeconomista Andrea Segrè si interrogano sui profondi cambiamenti in corso e sul nostro futuro.
Cosa rimarrà della drammatica esperienza della pandemia che ha colpito e che tuttora tiene sotto assedio il mondo intero? Come coglierne anche i tratti positivi, quelli che ci permettono di uscire dalla «normalità» delle nostre esistenze di prima e guardare a nuovi stili di vita per il tempo che verrà?
A partire dalle parole che più usiamo nel nostro lessico quotidiano si confrontano due prospettive – una spirituale e religiosa, l’altra laica e scientifica – che nel discorso si integrano e forniscono al lettore un quadro di riferimenti e di valori per vivere il nostro nuovo tempo.
Il dialogo intorno ai temi dello sviluppo sostenibile coinvolge da alcuni anni i due autori: dallo spreco alimentare all’inclusione sociale, le questioni all’ordine del giorno – sul territorio e in Italia, così come sul pianeta – sono elemento centrale nella riflessione di Matteo Zuppi e di Andrea Segrè, così come nel confronto reciproco.
«Nel tempo sospeso della pandemia covid-19, osservando i cambiamenti in corso, ci siamo adesso interrogati sul futuro – spiegano – Cosa rimarrà di questa esperienza drammatica che tutto il mondo sta vivendo? Come coglierne anche i tratti positivi, quelli che ci possono permettere di uscire dalla «normalità» delle nostre esistenze di prima e guardare a nuovi stili di vita e di partecipazione sociale e comunitaria? Come far sì che da questa crisi emerga la consapevolezza di un cambiamento reale che ci aiuti a ridurre i tanti squilibri e le ingiustizie del nostro mondo contemporaneo? Sprecare la crisi sarebbe, crediamo, l’errore più grande che potremmo commettere. Troviamo le risposte a queste domande, non tutte certo ma almeno una parte, nelle parole che più usiamo nel nostro lessico quotidiano».
Ecco dunque che Matteo Zuppi e Andrea Segrè hanno scelto 11 parole,
«consapevoli che non rappresentano il nostro universo culturale e relazionale, ma che, a ben vedere, delineano gli aspetti principali del nostro modo di essere, di avere, di vivere, di credere. Normalità, Relazione, Lavoro, Consumo, Ambiente, Cibo, Integrazione, Globalizzazione, Povertà, Economia, Etica comprendono, in questo lessico spesso dislessico, gli squilibri e le ingiustizie che hanno reso il mondo precario e insicuro, ben prima dell’emergenza covid- 19».
Per questo «esercizio» di reciproca ridefinizione delle “parole del nostro tempo” gli autori hanno così messo a confronto le loro prospettive – una spirituale-religiosa, l’altra laica- scientifica – che nel discorso si integrano e forniscono al lettore un quadro di riferimenti e di valori per vivere il nostro nuovo tempo. Un tempo sospeso che, se riconosciuto e compreso, sarà stato ben speso e occasione per promuovere un cambiamento cui l’urgenza di tanti fenomeni in corso, dai mutamenti climatici all’aumento delle disuguaglianze, chiama all’azione tutti i cittadini del mondo.
“Le parole del nostro tempo” sarà in libreria da giovedì 8 ottobre per Edizioni Dehoniane Bologna e si presenterà martedì 6 ottobre (ore 19, Teatro Dehon Bologna), alla presenza degli autori, Matteo Zuppi e Andrea Segrè, con il curatore Pier Luigi Cabri.
Gli autori
Matteo Zuppi, cardinale, è arcivescovo di Bologna. Parroco a Roma nel rione di Trastevere e nella borgata di Torre Angela, è stato assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant’Egidio e poi vescovo ausiliare di Roma. Tra le sue pubblicazioni recenti: La confessione. Il perdono per cambiare (San Paolo 2010), Guarire le malattie del cuore. Itinerario quaresimale (San Paolo 2013) e Odierai il prossimo tuo come te stesso (con Lorenzo Fazzini, Piemme 2019).
Andrea Segrè, professore di Politica agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna, ha rappresentato l’Italia all’Ocse, ideato il progetto Last Minute Market per il recupero a fini benefici dei beni alimentari e non alimentari rimasti invenduti. Ed è fondatore della campagna di sensibilizzazione Spreco Zero Fra le sue pubblicazioni recenti: Il gusto per le cose giuste. Lettera alla generazione Z (Mondadori 2017), Il metodo spreco zero (Rizzoli 2019) e il racconto scientifico-letterario A che ora è la fine del mondo. Scivolando verso il futuro (con I. Pertot, Edizioni Ambiente 2020

Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.