“Docufilm… Un giorno con Italia Chianello e Giovanni Spinella” per Aletti Editore
Un campanile, le finestre, un cielo azzurro interrotto dal verde degli alberi, un panorama e la musica che va scemando con la voce di Italia Chianello, nata nel 1957, a Paola, in cui si celebra San Francesco, patrono della cittadina sul Tirreno e della Calabria intera. Italia è nata in campagna; una infanzia vissuta nel suo “Eden, dove le immagini fiorite, che si rincorrevano nelle varie stagioni della vita, hanno rallegrato i suoi giorni. Alla presentazione di Italia, succede quella di suo marito, Giovanni Spinella, da poco deceduto (nel mese di febbraio), nato nel 1937 sull’orlo della Seconda Guerra Mondiale, a Bova Marina. Seduto su una panchina, racconta la sua esperienza con la famiglia, da sfollati, in campagna, con una casa distrutta dai bombardamenti.
E’ un docufilm intenso quello targato Aletti, ambientato a Tivoli (in provincia di Roma), in cui emergono le emozioni di una coppia, ma anche quelle individuali; mezzo secolo di vita mano nella mano; un cammino cominciato, dapprima, come allieva e professore, poi amici, fino a scoprirsi perdutamente innamorati l’uno dell’altra. Proprio quando si affacciava la paura di non vedersi più a scuola.
Italia Chianello e Giovanni Spinella
Ambientalista convinto, sindacalista e politico, si dedicava, nel tempo libero, al volontariato, cui ha investito gran parte della sua vita. Nel 1993 fonda la Onlus “Gli Amici del cuore” di Modena e nel ‘99 Conacuore (Coordinamento Nazionale delle Associazioni del Cuore), rivolgendo all’esteso mondo dei cardiopatici il suo sguardo attento, con passione, disponibilità e altruismo.
In sintonia con questa missione, con Italia creano la fondazione “Gianni Spinella” che vuole incentivare la prevenzione e la ricerca scientifica nel campo cardiocircolatorio perché «la vita non fa sconti e, quando ti coglie, cerchi di trovare un modo per uscirne e affinché agli altri non accada». Dal profondo, dal vissuto infantile, nasce questa attenzione alla solidarietà.
Anche Italia scrive diverse poesie, sin dall’età infantile. Per tanto tempo tenute in un cassetto, con un’accentuata ritrosia nel raccontarle e nel tirarle fuori ma, poi, senza timore nel presentare la parte più intima, con quella voglia, sempre maggiore di condividerle.
Una vita fervente quella vissuta da Italia e Giovanni, dedita al volontariato e all’associazionismo, convinti che la vita vada vissuta non soltanto per sé stessi, ma anche per gli altri, con una scintilla che ha animato le loro vite, uno l’ispirazione dell’altra. La poesia. Quella che definiscono «una finestra sull’anima».
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.