Un giorno mi sono chiesta quanti libri esistessero al mondo. Ho consultato Google, che mi dice che ad oggi siamo a: 129.864.880 milioni.
Subito dopo, tenendo fra le mani un libro che mi è capitato per caso qualche anno fa, mi sono chiesta: “Quanti di questi libri nel mondo possono essere definiti “strambi”?..
Non so se quelli di Mountain View avrebbero voglia di rifare un altro calcolo, ma so che a me è venuta voglia di creare questa rubrica, per parlare insieme a voi di tutti quei testi, (di qualunque genere e di qualunque scrittore) che vi siete trovati a leggere, come me, per scelta o per destino, e dei quali alla fine avete pensato: “Questo è proprio un libro strano!”.
Il “colpevole” di cui sopra – che era evidentemente predestinato a me, fermamente convinta che i libri “vengano a noi” per una qualche ragione decisa dall’Universo – e al quale voglio concedere l’onore di inaugurare questa rubrica è: di Enzo Fileno Carabba.
Se lo merita tutto. E’ passato appunto un po’ di tempo da quando l’ho letto, ma vi assicuro che è rimasta vivida la sensazione che mi ha trasmesso: follia pura al 100%. Un viaggio interstellare nella mente di quest’uomo che riesce, portando avanti le imprese descritte nel racconto, a farti capire come potrebbe agire il lato oscuro in ognuno noi, lato oscuro ma al tempo stesso cartooniano, infantile ma geniale, sadico ma tenero.
“Jakob Pesciolini, personaggio di origini misteriose e dal passato turbolento, ha una grande idea: irrorare l’Antartide con succo di limone per farne una colossale granita. Studia meticolosamente il progetto e parte per l’avventura insieme all’amata Adel e a una stramba compagnia. Tra mille peripezie, apparizioni e disavventure, Jakob riesce nel suo intento e diventa ricchissimo, il re mondiale delle granite di limone. Ma che cosa è successo ad Adel fra i ghiacci polari? Perchè Jakob tenta il suicidio nei modi più fantasiosi? Come mai finisce a ruotare intorno alla Terra in una capsula spaziale? “
Un’altra particolarità che ho trovato curiosando su Internet è che il romanzo è pubblicato da Einaudi con il titolo “Jacob Pesciolini“. Il nome del protagonista non corrisponde a quello del testo (Jacob invece di Jakob) a causa di un errore tipografico. La versione che ho io è una delle prime uscite nel 1992, ed ha il titolo corretto. Strambo, no?
Scrivete nei commenti i vostri titoli strambi! E soprattutto come sono capitati nelle vostre mani… Ne parleremo qui in rubrica.
Lettrice oserei dire compulsiva, attraverso i libri riesco a vivere miriadi di vite diverse! Passo volentieri da un thriller ad un romanzo, da un fantascientifico ad uno storico, da un distopico ad uno psicologico, scartando solamente il genere horror, che proprio non è indicato per il mio animo sensibile. Grazie ad un casuale incontro su Instagram, ho potuto avere l’onore di entrare nel gruppo de La bottega dei libri, attraverso cui sto realizzando un mio sogno di sempre: lavorare nel mondo dei book blogger.
Ciao Luigi, e grazie per il tuo suggerimento! Se vuoi, scrivici una mail a: redazione@labottegadeilibri.it con le tue impressioni su questo libro strambo: se ti è piaciuto, che emozioni ti ha dato, se lo consiglieresti…. pubblicheremo tutto nell’articolo.
Intanto un saluto e…. buone letture!
Stefania
Io un libro da suggerire l’avrei: Che cosa è successo a Barnaby Brocket di John Boyne. Mi è stato regalato
Che brava! Bell’articolo! Rubrica interessantissima complimenti
Fantastica!!