La biblioteca comunale di cui sono affezionatissima cliente ogni anno organizza due giornate che, inutile a dirsi, adoro e attendo come fossi un bambino che aspetta Babbo Natale, perchè regala libri! Lo fa per ovvie ragioni di magazzino, ovvero cede testi ormai obsoleti per poter fare spazio ai nuovi regali… ehm… libri. Non è scontatamente un tuffo nel passato, i testi non sono sempre obsoleti, anzi, vi sono thriller e romanzi abbastanza recenti e piuttosto famosi, che probabilmente stanno cedendo per il troppo numero di copie in loro possesso.
Devo ammettere che nonostante ormai mi conoscano da anni, mi avvicino a quel gustoso banco allestito con un pizzico di vergogna: timidamente prendo in mano un testo, l’osservo, faccio finta di pensarci su, poi poso l’oggetto, ne guardo un altro, sempre ammonendo la mia voglia di arraffare tutto e di non lasciare niente agli altri. Puntualmente però mi porto a casa come minimo 4 libri. “Un paio di questi li voglio regalare” dico sempre loro. Penseranno che sono una persona davvero premurosa!
In una di queste occasioni, mi è saltato all’occhio fin da subito un libro dalla copertina tutta di color blu cobalto, e dalle dimensioni davvero particolari: sembrava uno di quei libri di preghiere che si vedono nei dipinti ottocenteschi, tenuti in mano da qualche dama riccamente vestita. Una sola scritta a lato: “Castel Pirata” in alto e poi Salani Editore in basso. Il titolo l’ho trovato intrigantissimo, e il mio intuito non ha fallito, poichè ho adorato leggerlo e mi sono divertita a cercare informazioni in rete su questo libricino davvero… strambo.
La trama si rifà al genere romanzesco: inizia presentando una giovane donna molto bella e di carattere fiero e combattivo che vive su un’isola abitata da poche famiglie e visitata da pochi turisti, che per racimolare qualche denaro in più fa un mestiere solitamente maschile: traghetta passeggeri da una costa all’altra. E lo fa in una maniera un po’ carontesca, conducendo una barca di legno a remi, e usando di notte una classica lanterna a olio. Durante uno di questi attraversamenti, fa salire a bordo un uomo taciturno, vestito pesantemente e incappucciato, piuttosto brusco nei modi di fare. La ragazza non si fa intimorire e gli chiede come mai vuole visitare e per giunta di notte la sua isola, che non ha poi molte attrazioni turistiche.
Nel linguaggio molto forbito e composto anche da parole ormai fuori uso, ma assolutamente scorrevole e piacevole a leggersi, i due giovani vivranno un’avventura molto intensa, scopriranno segreti tenuti celati ad entrambi e lotteranno per affermare la loro volontà e i loro desideri, combattendo contro le superstizioni, le lotte generazionali e le vendette mai sopite operate dagli abitanti di quella strana isola. Scopriranno anche l’amore? Non voglio spoilerare il finale, perchè chissà che non vi venga voglia di cercare questo libro e immergervi in un coinvolgente e dolce romanzo d’altri tempi!
Ho infatti scoperto in internet che questo testo fa parte di una serie titolata “Grandi Romanzi Salani e Biblioteca delle Signorine” come venivano definiti in quegli anni: in questo caso siamo nel 1963! Avevano copertine di colore blu oppure rosa. Tra le due collane, nei romanzi Della Rosa cover blu l’illustrazione compariva solo nella sovracoperta – ed ecco perchè il mio libro è solamente tutto blu, hanno smarrito la sovracoperta! – mentre nei romanzi Della Rosa cover rosa venivano riportate anche in antiporta.
Più sopra il libro in versione “naked” e qui in versione “dressed”
Scrivete nei commenti se avete per caso letto questo libro e se vi è piaciuto, e segnalateci quali libri strambi vi sono capitati per le mani! Ne parleremo qui in rubrica.
Lettrice oserei dire compulsiva, attraverso i libri riesco a vivere miriadi di vite diverse! Passo volentieri da un thriller ad un romanzo, da un fantascientifico ad uno storico, da un distopico ad uno psicologico, scartando solamente il genere horror, che proprio non è indicato per il mio animo sensibile. Grazie ad un casuale incontro su Instagram, ho potuto avere l’onore di entrare nel gruppo de La bottega dei libri, attraverso cui sto realizzando un mio sogno di sempre: lavorare nel mondo dei book blogger.
Che meraviglia! Io ho trovato questo libro per caso, ma sai che mi è piaciuto così tanto che ne cercherò altri della stessa collana? E complimenti per i così tanti libri letti! Ma non c’è niente da fare, la passione arriva fin da piccoli, e ti accompagna tutta la vita… 🙂
Ciao, da piccola leggevo spesso i libri di Magalì alternandoli a quelli di Liala. Ho sempre amato leggere e andavo sempre in biblioteca parrocchiale. La mia media era di circa 10 libri al mese. Mi sono accostata a questi libri rosa a 10/11 anni perché… erano finiti i libri per ragazzi in biblioteca!