
thriller psicologico
Self-publishing
23 giugno 2018
cartaceo, ebook
798

In un unico eBook, in offerta speciale, Roberto P. Tartaglia ha inserito tutti e 3 i romanzi della Psychotrilogy: la trilogia di thriller psicologici che ha conquistato il web. Oltre 700 pagine di suspense, misteri e intrighi. Per un profondo viaggio nella mente umana:
- Lo scacciapensieri
- Quando muoiono
- Aura nera
“Lo Scacciapensieri”, primo romanzo della serie Febo-Farah, giunto alla sua III edizione, è un thriller psicologico carico di mistero, suspense e colpi di scena. Una ventata di novità che miscela le atmosfere buie dei thriller nordici con complicati enigmi da libro giallo in stile Agatha Christie. Un libro divenuto punto di riferimento, in Rete, per gli amanti del thriller e per coloro che vogliono conoscere la Sindrome di Tourette e la natura umana nel profondo. Il romanzo è anche oggetto di tesi universitarie. «Penso che, con questo romanzo, Roberto Tartaglia abbia fatto per la Sindrome di Tourette ciò che Mark Haddon ha fatto per l’autismo.» - Professor Gianfranco Morciano (massimo esperto di Tourette, in Italia)
“Quando muoiono”, integra gli elementi che i lettori hanno già amato ne “Lo scacciapensieri” con tratti inquietanti e di riflessione profonda. Suspense, atmosfere buie e mistero impregnano capitoli serrati che spingono il lettore ad andare oltre, senza il coraggio di fermarsi. Per arrivare a un finale da brivido. Un romanzo in cui il thriller psicologico si mescola al giallo classico e all’horror, in una storia difficile da inquadrare in un genere letterario ben preciso e, per questo, unica. «Opera unica e originale, sconvolgente per le conclusioni drammatiche e filosofiche a cui arriva, mena autentici pugni nello stomaco del lettore e, a ogni cambio di pagina, lo porta sulla sottile linea di confine che divide verità e menzogna.» - Alessio Billi (sceneggiatore TV e romanziere)
“Aura nera” è il thriller psicologico che chiude la psychotrilogy di Roberto P. Tartaglia. Di nuovo, Roberto P. Tartaglia rompe gli schemi del thriller tradizionale, giocando con la mente del lettore e trascinandolo in una storia originale e onirica. Strumento del Male, questa volta, è il gioco di ruolo Wherewolf. Chi mente? Chi è il Lupo Mannaro che si nasconde dietro le sembianze di un umano? «Quando un lupo mannaro diventa un lupo "mannaggia", chiude una trilogia ululando storie non seriali.» - Andrea G. Pinketts (tra i maggiori autori di noir italiani, giornalista e presentatore TV)
In “La Psychotrilogy”, Roberto P. Tartaglia ha inserito i suoi tre thriller psicologici che hanno conquistato il web. Una raccolta di circa 800 pagine pregne di suspense, misteri e intrighi, che vi accompagnerà in un abissale viaggio attraverso la mente umana.
Ogni libro tratta di una malattia poco conosciuta che Tartaglia cerca di spiegare e di portare alla ribalta attraverso i suoi testi.
Recensire una miscellanea così complessa non è per nulla facile e avendo provato “sensazioni” completamente agli antipodi durante la lettura dei singoli volumi, ho optato per una breve recensione per ognuno.
Il primo volume
“Lo scacciapensieri” è stato il principale motivo per cui ho richiesto questo libro.
Navigando su FB, mi sono imbattuta nella sponsorizzazione di questa raccolta, dove era possibile scaricare un estratto. Leggendo queste poche pagine, la curiosità di sapere cosa sarebbe successo mi ha spinto a leggere tutto il libro.
In “Lo scacciapensieri” l’autore ci introduce ad una malattia molto particolare, la “Sindrome di Tourette”. Questa è una sindrome di origine neurologica, conosciuta anche come “la malattia dei mille tic”, in quanto i pazienti che ne sono affetti manifestano movimenti incontrollati accompagnati da suoni e vocalizzi involontari.
“Febo Fermi avrebbe dovuto ascoltare quella vocina nella sua testa che gli diceva di lasciar stare, ma non lo fece. Così, il più orribile e rimosso dei suoi segreti riaffiorò in superficie come un grumo di liquami maleodoranti. Per sconvolgergli la vita” – La Psychotrilogy
Il protagonista, Febo Fabbri, è un ragazzo con numerosi problemi, nessuno riesce a comprendere questi suoi scatti e per questo anche la sua famiglia si è allontanata da lui.
A causa di questa “misteriosa” malattia, Febo ha dovuto, nel corso degli anni, prendere numerosi e soprattutto inutili medicinali che lo hanno portato a decidere di non fidarsi più dei medici e a provare l’ipnosi.
Durante la prima seduta ipnotica, svela un segreto al dott. D’Orazio che cambierà totalmente la sua vita e quella delle persone accanto a lui. Questo segreto, che Febo aveva completamente rimosso e che l’ipnosi aveva svelato, darà inizio a un crescendo di accadimenti che metteranno in serio pericolo la vita di Febo e non solo.
Un thriller psicologico molto ben costruito, ricco di suspense, di colpi di scena che lasceranno il lettore senza fiato.
“Sai perché mi piace così tanto studiare le menti criminali?“ Attese per qualche secondo una risposta che non arrivò mai. “Perché racchiudono tutte le debolezze dell’essere umano. Un criminale è sostanzialmente un essere debole, incapace di trovare un equilibrio interiore, di vivere in pace con il suo Io. Un essere incapace di riconoscere propri limiti le proprie capacità. Se i criminali trovassero un equilibrio interiore non avrebbero più bisogno di sfogare sugli altri le proprie frustrazioni e le proprie angosce, nella speranza di trovare all’esterno le risposte che non riescono a trovare dentro di loro. Non avrebbero più bisogno di illudersi di essere onnipotenti, conquistando con la violenza il potere. Qualunque esso sia” – La Psychotrilogy
Il secondo volume
Nel secondo volume, “Quando muoiono”, Febo, che, piano piano, attraverso una specie di “ginnastica mentale”, riesce a contenere i “suoi tic” e a vivere una vita quasi normale, si troverà a tu per tu con la “Sindrome di Cotard”. Questa è una malattia psichiatrica, caratterizzata dalla convinzione di essere morti. Infatti, essa è conosciuta anche come “sindrome dell’uomo morto” o “sindrome dei cadaveri che camminano”.
Febo si troverà coinvolto, inizialmente sembrerebbe per caso, in uno strano e segreto “esperimento” che si svolge nei sotterranei dell’ospedale dove giunge a seguito di un tamponamento. Qui, in un limbo al confine tra realtà e menzogna, sarà costretto ad affrontare molte paure e a superare i suoi limiti per riuscire a salvarsi da un vortice di accadimenti nei quali si troverà suo malgrado coinvolto.
Un romanzo difficile da collocare in un genere ben definito: è un mix tra thriller, giallo, thriller psicologico e molto altro.
Pur essendo ben scritto, forse per gli argomenti trattati o per la complessità dei fatti narrati, ma soprattutto per l’intricata trama, non mi ha saputo coinvolgere totalmente. Cosa, invece, accaduta per “Lo scacciapensieri” e in parte per il terzo romanzo.
Il terzo volume
In “Aura nera”, Febo si troverà invischiato in un gioco di ruolo “Wherewolf” dove riappariranno fantasmi del passato che lo metteranno nuovamente in pericolo. In questo romanzo, l’autore ci parla di una “malattia” o meglio di un disturbo molto particolare: la prosopagnosia. Questa è un deficit cognitivo-percettivo, che rende l’individuo interessato incapace di riconoscere le facce delle persone conosciute e, in alcuni casi, anche il proprio volto quando si guarda allo specchio od osserva una sua foto.
Anche in questo volume, Febo sarà affiancato da diversi personaggi che daranno vita a un racconto ricco di menzogne, doppi giochi e soprattutto di colpi di scena che lasceranno letteralmente basito il lettore.
Questi tre romanzi sono un concentrato di adrenalina pazzesca. Giocano con la mente, instillando dubbi e perplessità nel lettore che si troverà, come dichiarato dal Tartaglia stesso, costretto a rileggere il romanzo “con occhi diversi” per comprendere che “c’è scritto molto di più di quello che hai letto.”
Per concludere, voglio solo aggiungere di non farvi “spaventare” dalla mole della raccolta “La Psychotrilogy”.
Effettivamente un libro di 798 pagine può terrorizzare.
Considerate che sono tre libri autoconclusivi per i quali non è obbligatorio la lettura dei precedenti, anche se consiglio di leggerli in ordine per comprendere meglio i comportamenti di Febo e cosa lo ha portato a certi eventi.
“Tutto ciò che facciamo ha un peso sul resto del mondo. Se ci illudiamo che le nostre parole e i nostri gesti siano fini a loro stessi, sbagliamo. Anche un semplice respiro ha impatto sul mondo. Ci mette in contatto con la Natura, con le piante. Inspiriamo l’ossigeno che producono per noi ed espiriamo l’anidride carbonica che servirà loro per la fotosintesi. Tutto ha un peso, sul mondo” – La Psychotrilogy

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.