Dopo il successo del suo libro “Ostacoli” genere giallo, ritorna dal suo amato pubblico dei lettori lo scrittore Tommaso Landini. Questa volta, però, autore di una silloge poetica: “Grazia“. Versi delicati, scritti con sincerità e che vanno ad affrontare tematiche attuali e sociali, tutte hanno un filo conduttore: il senso di dono e di grazia nei confronti della vita.
Ora, noi di Bottega diamo il benvenuto a Tommaso Landini e proveremo a scoprire qualche aneddoto in più sul suo ultimo lavoro editoriale”.
Ciao Tommaso, ti ho lasciato autore di un libro giallo e ti ritrovo con una raccolta di poesie!
Com’è stato il passaggio da un genere all’altro?
In realtà nasco poeta e solo dopo passo alla prosa. Ho iniziato a scrivere le prime poesie in quinta superiore. Poi ho interrotto per diverso tempo, ricominciando una decina di anni fa: per diletto prima, poi partecipando a vari concorsi. Solo in seguito, incoraggiato da persone che ho accanto, mi sono cimentato nella narrativa.
Com’è nata “Grazia”?
“Grazia” è la mia seconda silloge poetica, e raccoglie le poesie che, indicativamente, ho scritto tra metà 2018 e metà 2022.
C’è dentro tutta la mia vita di quei quattro anni: l’amore, le persone che sono venute a mancare, le esperienze maturate, il rapporto con la natura, il territorio, la fede. C’è un preciso intento poetico di ricondurre le emozioni, le sensazioni di quel periodo alla vita vissuta; raccontare, insomma, le emozioni e le sensazioni mentre la vita scorre.
Un filo conduttore che unisce tutte le poesie, il senso di gratitudine nei confronti della vita. Qual è la cosa e/o la persona a cui sei più grato?
Da credente, sono grato a Dio per la vita che ha voluto donarmi e per tutte le opportunità che essa contiene.
E poi sono grato a molte persone. In particolare modo a Jessica, mia moglie; a mia mamma Lucia e a mio papà Carlo (che purtroppo non c’è più). E a mia nonna Angiolina, a cui ho dedicato questa opera.
Quale di queste poesie ti trasmette più emozioni?
Ovviamente sono affezionato a tutte le poesie contenute nell’opera, perché tutte raccontano un po’ di me. Tra tutte, voglio citare “Emiliana”. È una delle mie poesie più lunghe, che allo stesso tempo è una descrizione e un omaggio al territorio in cui vivo e una delle rappresentazioni più potenti di ciò che intendo per “grazia”.
E l’uscita di un nuovo giallo/thriller, quando?
Il mio quarto romanzo giallo è nel cassetto, che aspetta un editore. Speriamo arrivi presto!
In bocca al lupo Tommaso e grazie per averci permesso di entrare nel tuo mondo di emozioni e sentimenti!
A presto, allora, per la tua prossima uscita!!!
Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.