PREMIO LETTERARIO NAZIONALE “LA PROVINCIA IN GIALLO”
Obiettivo del Premio Letterario è mettere in risalto testi di narrativa che appartengono al genere “giallo noir”, di Autori italiani o che scrivono in lingua italiana, che abbiano scelto l’ambientazione provinciale. Attraverso questa narrativa che dà risalto alla provincia italiana, ai suoi tic divertenti, alle sue tradizioni arcaiche e ai suoi riti attuali, i lettori possono avere la percezione di alcuni fenomeni sociali in atto. Per “provincia” si intendono qui centri abitati, anche città, purché non siano di grandi dimensioni.
Da circa dieci anni è nato in Italia quello che potremmo definire un nuovo “regionalismo in giallo”, in cui si evidenzia una componente originale rispetto alla narrativa di ambientazione regionale, sia del Verismo dello scorcio del diciannovesimo secolo, sia poi del Neorealismo nel Novecento, che metteva in evidenza gli aspetti più nascosti di un ambiente contadino, o operaio, e generalmente del tessuto familiare e sociale di una regione italiana, in un secolo in cui la nazione italiana aveva appena iniziato il suo processo di formazione, oppure usciva dal rischio mortale di una guerra devastante.
Alla luce di questa Premessa, l’intento del Comitato Organizzatore del Rotary Club Cairoli è che il Premio si connoti mettendo in luce testi di narrativa che appartengono al genere “giallo noir”, di autori italiani o in lingua italiana, che abbiano scelto l’ambientazione provinciale.
Il Premio “La Provincia in Giallo”, organizzato dal Rotary Club Cairoli, Club del Distretto 2050, con una Giuria presieduta da Mino Milani e formata da Bianca Garavelli, Andrea Maggi, Giuliano Pasini, Flavio Santi ha scelto i tre finalisti che incontreranno il pubblico nella finale di sabato 13 aprile al Teatro Martinetti di Garlasco, alle 17.00, in occasione della quale verrà svelato il nome del vincitore.

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.