autobiografia, libri per ragazzi
Feltrinelli
14 marzo 2023
cartaceo, ebook
168
“Diario di un sogno possibile” è il titolo dell’adattamento del libro di Gino Strada “Una persona alla volta” per ragazze e ragazzi a partire dagli 11 anni: racchiude la storia, le idee e il “sogno possibile” del fondatore di EMERGENCY.
Nel libro, Gino Strada racconta in prima persona l’emozione e il dolore, la fatica e l’amore di una grande avventura di vita, che l’ha portato a conoscere i conflitti dalla parte delle vittime.
Un libro da regalare ai costruttori di pace di domani, come scrive nella prefazione Simonetta Gola, curatrice del libro: “Non arrenderti all’ingiustizia, osserva, vivi, fai domande, immagina le alternative possibili. Trova la tua voce, inizia ad agire per un mondo diverso. Puoi? Certo che puoi: proprio ora, fra le tue mani, hai l’esempio di una persona che l’ha fatto”.
Questo libro sostiene EMERGENCY.
Leggerei un libro scritto da Gino Strada anche se parlasse di un argomento che mi annoia a morte.
Leggerei un libro di Gino Strada anche se raccontasse cose insulse e superficiali perché saprei, con assoluta certezza, che sarebbero state scritte con cuore e franchezza.
Leggerei un libro di Gino Strada perché per me è stato un uomo buono che ha provato a dar luce ai dimenticati, agli esclusi, e lo ha fatto con l’unico modo che conosceva, con l’amore.
“Quando abbiamo iniziato a parlare di un’edizione per ragazzi di “Una persona alla volta” ero un po’ scettica. Mi sembrava che riscrivere un libro che era già stato pubblicato postumo fosse un intervento troppo invasivo per le ultime parole dichi non v’è più, però mi piaceva l’idea che Gino continuasse a camminare su gambe giovani, che hanno ancora una lunga strada davanti a sé”.
Quando ho saputo che dopo “Una persona alla volta“, libro purtroppo uscito postumo, ci sarebbe stata un’edizione per ragazzi, la mamma e l’educatrice che sono in me hanno preso il sopravvento e ho pregato il blog di farmelo recensire.
“Una persona alla volta” mi aveva decisamente steso, ma questo volume, dedicato ai più giovani, raccontato in una maniera più adeguata alla loro percezione, poteva essere un mezzo per arrivare direttamente ai loro cuori e mandare quel messaggio di solidarietà che solo le menti pure sanno fare bene.
Già il titolo, “Diario di un sogno possibile“, infondeva tanta speranza. E da chi, se non dai nostri figli, dalla nuova generazione potremmo prenderla questa speranza?
Chi, se non un bambino, un ragazzo, può avere la visione pura di poter cambiare il mondo?
Perché, diciamolo, non nascondiamoci dietro ad un dito, il mondo può essere cambiato! Cominciando proprio da noi, dalle persone.
Come ha provato a fare Gino.
Lo so, avete da ridire, Gino Strada non ha cambiato il mondo. Forse ci ha provato, ma non l’ha cambiato.
Ma voi siete sicuri che anche un piccolo grande gesto di amore, come mettersi totalmente a disposizione per una causa che non è la nostra, lasciare gli agi e l’amore dei nostri famigliari per dedicarci alle vittime di guerra, dimenticate da tutti, non sia l’inizio di un cambiamento?
Siamo certi che non girarsi dall’altra parte, ma attraversare le bombe per salvare dei bambini malati, non sia quello che serve per evolverci?
Per migliorarci e migliorare il mondo?
Io credo che lo sia e l’ho trovato ben raccontato in questo libro, che parla di Gino Strada e di Emergency, ma anche di tutte quelle vittime che non hanno avuto o che non hanno più voce.
Dà un piccolo spiraglio ad un’umanità piegata, destandoci, forse, da un sogno troppo buio.
Perciò, amici lettori, leggete e regalate “Diario di un sogno possibile“; affrontatene una pagina alla volta, se volete assaporarne l’intensità, o tutto insieme, se volete uno schiaffo forte dalla realtà. Ma leggetelo.
Potrebbe essere il primo passo per smuoverci da quell’utopia che tutto vada bene.
Perché nel nostro orticello, sì, è tutto perfetto.
Ma di là, ad un passo da casa nostra, ci sono quegli occhi disperati che cercano aiuto; quei bambini dai volti tristi, che altro non sono che vittime della guerra dei grandi.
Quando, per loro, la guerra, dovrebbe essere solo quella dei soldatini di piombo. Per noi, invece, i soldatini di piombo sono solo vecchi giochi, abbandonati in una cesta in cantina.
“Tutti gli essere umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti, primo articolo della Dichiarazione universale dei diritti umani”.
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐
Appassionata di lettura e scrittura fin da bambina, ho scritto e pubblicato quattro libri. Moglie e mamma, passo le mie giornate ad inventare storie d’amore per emozionare chi le leggerà.