“Un guaio chiamato Amore” di Marina Galatioto in uscita il 25 novembre 2022 per Blueberry Edizioni.
Joy si ritiene una perdente, una buona a nulla sovrappeso con poche speranze per il futuro. Pensava di avere almeno l’amore ma, ben presto, si ritrova a fare i conti con un’amara realtà. Di nuovo sola, senza una casa e senza un lavoro è costretta a ripartire da zero. Delusa e amareggiata, Joy vaga per Clearwater a bordo della sua auto scassata in cerca di una soluzione che le eviti di tornare, umiliata, a casa dei suoi genitori.
Decide così di entrare in un grande magazzino e mentre curiosa nel reparto letti le viene un’idea: perché non nascondersi in un bagno e dormire lì? Magari la fortuna potrebbe girare, nel frattempo.
Tutto sembra filare liscio finché un addetto alla sorveglianza la scopre e la conduce dal direttore in persona: Avery Wallreens.
Disperata, le racconta la sua storia e lui, a sorpresa, sembra crederle, a tal punto da concederle un impiego occasionale come commessa. Peccato che non abbiano fatto i conti col fratello maggiore di lui: Blaine. Snob, arrogante, sexy e abituato a cambiare donna con la stessa facilità con cui si cambia le camicie, non si fida affatto di questa ragazza.
Chi la spunterà? Joy e Avery sembrano assolutamente compatibili, due anime affini, mentre Blaine è l’esatto opposto: sprezzante e superbo.
Riuscirà Joy a conquistare la loro fiducia e a dimostrare, anche a se stessa, che merita almeno un’occasione nella vita?
Se è vero che non è tanto quel che pensano gli altri di te a farti soffrire, quanto ciò che tu pensi di te stessa, sarà in grado di chiudere definitivamente i conti col passato, guardare il suo corpo con occhi nuovi e riaprire il cuore all’amore?
“Non ho mai avuto un buon rapporto con lo specchio. Mi ha sempre restituito una forma di me che non mi è mai piaciuta.”
AUTRICE
Marina Galatioto
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.