“Purgatorio” di M.Antonietta Capasso in uscita il 25 settembre 2024
Quando il regno crolla, la famiglia si sfalda e tutto sembra perduto, un accordo può rivelarsi l’unica via di fuga per entrambi. Ne usciranno puri e disposti a salire alle stelle, o schiavi di una passione proibita che li trascinerà tra le fiamme degli Inferi?
Virgil è cresciuto in un monastero tedesco, tra dolore, miseria e privazione, finquando scopre di essere il figlio illegittimo di don Elia Santacroce. Trascinato nelle spire della malavita newyorkese, diventa il suo consigliere.
Ora che tutto sembra perduto e i suoi fratelli sono lontani, non gli resta che costruire il regno delle ceneri, senza perdere di vista una vendetta che rincorre da venticinque anni. A costo di perdere la fede in Dio.
Lavinia è cresciuta lontana da Cosa Nostra e i suoi intrighi, finché un evento luttuoso sconvolge le fondamenta della sua quotidianità. I legami malavitosi da cui suo padre l’aveva tenuta lontana tornano a tormentarla e la obbligano a sottostare a quanto di peggiore possa concepire: un matrimonio combinato. Un uomo con il doppio dei suoi anni, ma che assicurerà alla sua famiglia il benessere perduto.
In una città dolente flagellata dal peccato, Virgil e Lavinia decideranno di salire insieme il monte del Purgatorio, irto di ostacoli, verità nascoste, intrighi e oscuri segreti.
Affinché le loro anime siano mondate dai rispettivi peccati e la luce dell’amore illumini le loro vite, oppresse da una figura oscura e inquietante, cosa saranno disposti a sacrificare?
Maria Antonietta Capasso è un’autrice di romanzi di narrativa che rientrano nel genere Mafia, Dark e Suspense Romance. Ama raccontare di personaggi spezzati, vite al limite, fragilità umane e tormenti interiori, dinamiche di fratellanza, nel quale inserisce intense, passionali e travolgenti storie d’amore.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.