avventura
Edizioni Il Vento Antico
23 ottobre 2016
cartaceo, ebook
214
L’avvocato Rossella Odescalchi deve sostituire un amico e collega in una faccenda legale con un importante cliente. Lei e il cavalier Vittorio Modrone, proprietario del Modrone Group e titolare di un patrimonio multimiliardario, partono per il Mozambico per discutere un contratto commerciale d’import-export.
Tuttavia, giunti sul posto, sono coinvolti in un traffico d’armi ed esplosivi che li vedrà fuggiaschi nel bush africano inseguiti da Armando Gomes, un generale cileno ricercato per crimini contro l’umanità.
Il colonnello Michael Butler, futuro marito di Rossella, dopo aver rifiutato di comandare la squadra con il compito di trovare ed eliminare il mandante del colpo di stato in Mozambico, cambia idea non appena scopre che la sua donna si trova proprio laggiù.
Rossella e il cavaliere, due caratteri forti e incompatibili, imparano a fatica a convivere trovando un precario equilibrio tra la misoginia di lui e l’intransigenza di lei.
Tra sparatorie, battute al fulmicotone e inseguimenti da brivido, sfoggiando qualità insolite per una donna e per un uomo di oltre settant’anni, i due si trasformano in una coppia d’azione che darà del filo da torcere al temibile Gomes.
Il colonnello Butler arriverà in tempo per la resa dei conti, quando in uno sperduto villaggio, Rossella, Modrone e il terribile generale s’incontreranno per l’ultima volta.
“Come sopravvivere a una guerriglia e guadagnarci un resort“ è un romanzo molto interessante.
“Il Napalm colpì la palizzata di legno.
Un fiotto di scintille cadde sull’erba secca e fiamme rosse si alzarono impetuose.
Urla d’allarme, grida di donne e pianti di bambini disperati.
Il fuoco corse veloce, famelico.
La gente si riversò nella polvere di quel misero villaggio di pastori.
Risate.
Soldati, neri come la notte da dove erano usciti”
Ho adorato l’avvocato Rossella Odescalchi sin da subito. Nulla la scompone. Si presenta come una bellissima donna, avvocato affermato che per diversi motivi ha deciso di ritirarsi dal lavoro, beata lei che ne ha la possibilità, e vivere in Messico. Ma nel momento giusto è in grado di tirare fuori gli artigli come una leonessa e difendersi sia dagli attacchi verbali maschilisti del Cavalier Modrone; ma anche sopravvivere nella giungla e combattere come un novello Rambo in gonnella.
Lo fissai in attesa che la mia segretaria ci presentasse. Lui resistette trenta secondi.
“Lei è una donna“, esplose.
“È un’affermazione o una domanda?“
Gli occhi grigi mandarono scintille.
“Vuol fare la spiritosa?“, mi assalì.
“Senta cavaliere, non ho alcun motivo per fare la spiritosa, non la conosco e non sono d’umore gioviale, per cui, se non le dispiace, si accomodi e andiamo al sodo.“
La trama è particolare, nonostante il titolo sia abbastanza rivelatore e la sinossi sia molto esplicita.
Le prime pagine sono psicologicamente devastanti, in quanto è innegabile che alcuni avvenimenti narrati potrebbero effettivamente essere accaduti durante qualche colpo di stato accaduto nella realtà.
Il racconto poi si sposta e ci permette di conoscere i nostri protagonisti e i loro caratteri. Rossella, che ho già descritto prima; il compagno, Michael, pronto a tutto per difendere la sua donna; il cavalier Modrone, un eccentrico personaggio che nasconde numerosi scheletri nell’armadio e che si dimostrerà ben diverso da quello che vuole apparire.
Faremo poi conoscenza dei “cattivi” che si troveranno a dover affrontare le ire di Rossella oltre a quelle dell’esercito americano. Un personaggio secondario, ma molto simpatico e coinvolgente è la segretaria di Rossella, Carmen, che, come la sua “capa”, non ha peli sulla lingua e si mostrerà ben presto agguerrita e non disposta ad essere messa da parte.
Tra un continuo ribaltamento di fronte, tra fughe nel “bush” africano (lo spazio immenso e sconfinato della prateria, un ambiente naturale e selvaggio pieno di insidie) e avventure al cardiopalma, i nostri protagonisti si troveranno a combattere contro un golpe che potrebbe portare un popolo, già falcidiato da una situazione politica suddivisa in due fazioni e la quale stabilità è appesa a un filo di lana, ad una guerra fratricida e disastrosa che impoverirebbe ulteriormente la popolazione inerme.
La scrittura in Come sopravvivere a una guerriglia e guadagnarci un resort è fluida, semplice, ma al contempo riesce a trasmettere la drammaticità degli eventi e la tensione, oltre che il terrore che i nostri protagonisti si trovano ad affrontare.
Un concentrato di sparatorie, inseguimenti da far arrossire 007 e battute al fulmicotone caratterizzano il racconto di Raffaella Bossi che ci regala una lettura adrenalinica ma al contempo intrigante, coinvolgente e in alcuni passaggi divertente.
Assolutamente da leggere anche se non amate i romanzi di avventura perché la sapiente e seducente penna di questa scrittrice vi ammalierà.
Michael rise divertito. Si alzò e mi aiutò.
”Devo ammazzarlo”, bofonchiai, “altrimenti mi farà ammattire.”
“Non può”, il colonnello mi zittì con un bacio. “Sei già pazza.”
Fin dalla nascita.
L’autrice di Come sopravvivere a una guerriglia e guadagnarci un resort
Raffaella Bossi, editore per scelta, ex tributarista per fortuna, scrittrice e organizzatrice eventi per passione. Avventuriera per indole. Carattere ventoso. Un marito, un figlio e un numero di cani in costante aumento. Nazionalità italiana, cittadina del mondo. Innamorata della storia e della vita.
I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.