
Racconti
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Avete mai avuto un sogno? Uno di quelli strani, che ti svegli e senti la sua presenza nel tuo cuore, un tarlo nella mente. Cerchi di eliminarlo, di dirti non avrò mai il tempo per realizzarlo; le paure ti bloccano, l'ansia sembra avere la meglio, ma poi finalmente il silenzio: ci sei tu e il tuo sogno. Uno dei nostri sogni è scrivere e per questo collaboriamo con libri.iCrewplay.com.
La redazione è composta da figure con compiti differenti a seconda delle competenze. Tra i redattori si contano persone con alle spalle varie esperienze che un giorno si sono sedute davanti al proprio pc e hanno dato forma a dei racconti.
Questa è una raccolta di racconti che spaziano in vari generi letterarie e hanno le cui trame non potevano essere più diverse
“Quando entro in libreria la vita mi sembra un’enorme opportunità, ogni libro è un gioiello che vorrei indossare.”
Il primo racconto è una bellissima storia nella storia. Ho adorato questo papà che si inventa le favole per la figlioletta e mi è piaciuto molto anche la spiegazione. Una favola moderna, senza troppi fronzoli ma che ti fa capire che i bambini sono delle spugne, apprendono facilmente, hanno sentimenti puri, non vogliono vedere soffrire nessuno e che… amano sentire le fiabe.
Girasoli per me. Bellissimo viaggio interiore alla scoperta di se stessi attraverso gli occhi di un’amica e di un concatenarsi di eventi che portano la protagonista ad una scelta finale, che per essere sincera non ho condiviso. L’analisi della propria situazione, narrata in modo splendido e trasportante tanto da sembrare vissuta in prima persona dall’autrice, a mio modesto parere è un po’ troppo prolissa e rischia di diventare sazievole.
“se hai un sogno devi inseguirlo altrimenti è solo una misera bugia”.
“bisogna iniziare a vivere e smettere di pensare a come farlo”.
Continuando nella lettura mi imbatto in un “favola” scritta da una ragazza che conosco e di cui ho letto praticamente tutti i libri, Cristiana Meneghin: “Cri, devo dire che mi ha notevolmente stupito. In alcuni passaggi ho avuto i brividi.” Una moltitudine di dolci parole raccontate al protagonista Mattia che devono farci riflettere sulla nostra cattiveria verso una meraviglia che è Madre Terra.
Una favola da raccontare ai bimbi perché come scrive Cristiana facendo parlare Luna, mamma di Mattia, un domani i nostri nipoti non dovranno dire ai loro figli:
“per quanto mi riguarda posso solo chiederti perdono per non essere riuscita a consegnarti un mondo migliore di quello in cui sono nato.”
Sguardi persi. Un racconto per comprendere che la diversità non deve fare paura, che l’essere “diversi” non deve essere una limitazione per noi “normali” per entrare nel loro mondo anzi! Come Valeria insegna:
“Ognuno di noi è diverso dall’altro ed è per questo che va rispettato, qualunque sia il problema che sta vivendo. E va ascoltato, non solo con la mente ma con il cuore, è questo che rende le persone più sensibili di altre.”
Luce – l’amore che illumina. Mah… diciamo che avrei visto bene questo racconto sviluppato in un romanzo, purtroppo la brevità del testo lo rende quasi ovvio e insipido. L’idea di fondo è carina: uno scambio di persona che porta ad una conclusione inaspettata per la protagonista, potrebbe essere, giocando molto sugli equivoci che potrebbero nascere, un romanzo divertente e ironico.
La terra è in pericolo. Come nel precedente racconto: … la torna la tematica ambientalista. Un tema molto attuale e dibattuto, purtroppo questo racconto, pur avendo un nobile fine, non mi è piaciuto per niente. Troppo sopra le righe, la scrittura poco fluida lo rendono alquanto pesante.
Bellezza interiore. Sinceramente non mi aspettavo il colpo di scena finale. Appena iniziata la lettura sembra un racconto mistico, religioso ma a mano a mano che si prosegue la trama si complica, si contorce, fino ad arrivare ad un finale inaspettato e sconvolgente.
Nell’alto dei cieli. Troppo mistico per i miei gusti, sarà forse l’ora tarda o il fatto che non ha una trama ben delineata ma ho fatto molta fatica a giungere al termine del racconto. La Verzelletti è bravissima nel descrivere la lotta fra bene e male, pennella i vari passaggi.
Incontro. È qui arrivano le note dolenti. Maura è stata una delle colonne portanti della nostra Bottega e ora insieme a Cristiana ci ha “abbandonati” per altri lidi. Ho letto il recente romanzo di esordio di Maura, scritto a quattro mani con Cristiana Meneghin, e anche in questo caso Maura riesce a rapire l’attenzione del lettore, giocando con le parole: le vedi danzare tra le righe stampate e come per magia visualizzi quello che hai appena letto, i personaggi si materializzano e interagiscono con te come in un bellissimo sogno virtuale.
“perché anche ad un messaggio di solo buongiorno ci si affeziona, perché una persona può entrare per caso ed in punta di piedi nella tua vita e fare comunque un rumore assordante.”
Finale tutto al femminile. Gli ultimi due racconti, molto diversi tra loro affrontano dei temi molto seri: lo sdoppiamento di personalità, che in questo caso si trasforma in un dibattito tra le “diverse” figure femminili, e la violenza domestica, tema questo molto attuale e continuamente sotto i riflettori. Stefania, anche lei ex “bottegaia”, con alle spalle un libro molto particolare riesce a delineare la situazione e con poche ma incisive frasi trasmetterci la drammaticità di quanto sta avvenendo.
Una raccolta di racconti brevi, alcuni a mio modesto parere, più piacevoli e coinvolgenti di altri, nel complesso scorrevole e interessante.
Il punto di forza?
Sono adatti a chi ha poco tempo per leggere o si addormenta dopo poche pagine.
Molte voci soliste si sono unite per dare vita a questo libro. È un ensemble molto vario sia dal punto di vista dei contenuti sia dal tipo di scrittura che viene utilizzata da ogni singolo componente, comunque il tutto unito da un unico fil rouge: sono tutte donne che sanno scrivere e che sicuramente sapranno trovare una giusta collocazione in questo bellissimo mondo.
“Le persone buone non hanno bisogno di leggi che gli impongano di comportarsi responsabilmente, mentre le persone cattive troveranno sempre il modo di aggirare le leggi” (Platone)

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.
Grazie Cristina è stupenda
Grazie Cristina. Veramente grazie