
Thriller
Fazi Editore
26 marzo 2024
Cartaceo, ebook
324
La vita di Susan Lentigo, cameriera cinquantenne di provincia, si è fermata il giorno in cui sua figlia Amy, di soli sette anni, è stata rapita all’uscita di scuola e brutalmente uccisa in un bosco del Vermont. Sono passati ormai vent’anni ed è finalmente giunta l’ora della resa dei conti: dallo Stato di New York, Susan intraprende un viaggio verso il North Dakota per assistere all’esecuzione dell’assassino.
Durante il lungo tragitto, però, mentre la donna riflette sulla morte della figlia, affiorano alla sua mente nuovi, scioccanti dettagli e la vicenda comincia ad assumere contorni diversi: Susan inizia a sospettare che il presunto colpevole sia in realtà innocente e che il mostro che ha ucciso Amy sia ancora libero. Non ha tempo da perdere, deve mettere insieme i pezzi mancanti dell’omicidio, costi quel che costi. Ad affiancarla nell’impresa, due improbabili alleati: un’adolescente cinica e ribelle e il poliziotto in pensione che ha condotto le indagini vent’anni prima. Ma le lancette dell’orologio avanzano inesorabili. Riuscirà a scoprire la verità prima che sia troppo tardi?
Un agghiacciante sospetto che riemerge dal passato e s’insinua nella mente della protagonista, la tormentata corsa contro il tempo di una madre attraverso un’America che non ha mai risolto i suoi problemi con la giustizia.
La collana è un thriller ricco di colpi di scena che terrà il lettore incollato alle pagine fino all’ultima, sconvolgente rivelazione.
“La collana” di Matt Witten, stimato e famoso autore televisivo statunitense, è un thriller eccezionale, edito Fazi Editore.
Rappresento La Bottega dei Libri nel Blogtour organizzato dalla Casa Editrice per l’uscita del romanzo.
La tematica di cui mi occupo è: Ambientazione.
Alle pendici dei monti Adirondack, un massiccio che attraversa lo stato di New York, vivono Susan, Danny e la loro bambina di sette anni, Amy. Sono una bella famiglia, nella loro casa regna armonia e serenità. Cenando con pollo e patate, si raccontano, ogni sera, le loro giornate.
“Dopo cena, mentre Susan lavava i piatti, Danny ed Amy giocarono con le bambole e poi fecero la lotta sul pavimento del soggiorno. ‘Ti prendo!’, grugnì Danny, ed Amy lanciò uno strillo di finta paura. Susan era felice che il marito e la figlia fossero così legati”
Leggeri e placidi sono i pomeriggi domenicali dopo la Chiesa per Amy e la sua mamma. Il posto preferito della bambina è il Soave Faire Craft Store di Glens Falls, il luogo ideale dove acquistare perline per confezionare le collane.
Il piacevole pomeriggio si conclude al Baskin-Robbins a gustare “un gelato al caffè con mandorle e cioccolato”.
Da quella spensierata domenica di aprile sono passati vent’anni.
Susan Lentigo ora si trova al Crow Bar: è affollato, la gente balla, beve birra e si diverte.
Amy non c’è. Non c’è più. È rimasta una bambina di sette anni e quel giorno, il 27 novembre, è l’anniversario della sua morte. Susan ha cinquantacinque anni, lavora alla tavola calda Molly’s Diner e vive ancora nello stesso accogliente quadrilocale sulla 9N.
“Susan se ne andò a letto, nella stessa camera che una volta condivideva con il marito. La madre dormiva nel vecchio studio di Danny, perché la cameretta di Amy era ancora piena delle sue cose. I due coniglietti erano abbracciati sul cuscino, come la mattina in cui l’avevano portata via. Susan aveva promesso a se stessa che non avrebbe sgombrato la stanza di Amy fin quando il suo assassino non sarebbe morto” – La collana
Dopo vent’anni, il Mostro sta per essere giustiziato in North Dakota.
Grazie alla raccolta fondi organizzata dal Crow Bar, può permettersi di salire a bordo della sua vecchia Dodge Dart e di partire per assistere all’esecuzione. Si mette in viaggio domenica 28 novembre e mancano soli “2.400 km al traguardo”.
Più che un viaggio, è un’avventura quella di Susan, che la porta a conoscere luoghi mai visti, soprattutto quando è costretta ad abbandonare la sua auto e a deviare itinerario.
“Il vento adesso soffiava da nord e l’azzurro del cielo a ovest era tornato grigio. Susan si coprì bene il collo con la sciarpa acquamarina fatta a maglia per lei dalla mamma. Erano più o meno quattrocento metri per tornare alla Route 29. Si sarebbe piazzata all’incrocio con il pollice in fuori. Ok, forse non ce l’avrebbe fatta ad andare alle Cascate del Niagara. Ma in North Dakota ci sarebbe arrivata senz’altro, poco ma sicuro”
Susan inizia a spostarsi utilizzando i pullman della Adirondack Trailways. In quei viaggi lunghi, i passeggeri occupano due sedili per sdraiarsi e stare più comodi, mentre, fuori dal finestrino, sfrecciano colline ondulate.
Lungo il percorso, il Greyhound si ferma a qualche tavola calda per permettere ai passeggeri di rinfrescarsi, fare due passi e gustare una fetta di torta di mele. Inaspettatamente, il viaggio fa tappa a Tamarack, dove vive Danny. E il passato viene incontro a Susan.
Non sono più marito e moglie, da vent’anni ormai. Dopo la tragedia si erano separati e lui ora ha una nuova famiglia; ma quello che spezza il cuore a Susan è che Danny ha avuto un’altra bambina.
Quando riparte da Tamarack, sembra essere tutto uguale a prima della fermata, ma non è così. È cambiata ogni cosa: “il suo mondo era finito, completamente sottosopra”.
“Calò il buio, e lei era contenta che il pullman viaggiasse di notte, così non avrebbe dovuto passare ore a battere i piedi per terra davanti a un’altra stazione. Superarono un cartello ‘BENVENUTI NEL WISCONSIN’. Uno Stato dove non era mai andata, ma pensò al formaggio, e infatti cominciarono ad attraversare una zona di caseifici. Poi arrivò ‘BENVENUTI IN MINNESOTA’ e si riaddormentò”
Arrivati in North Dakota, il clima cambia. Matt Witten riesce a trasmettere bene il freddo del penitenziario, un luogo brutale come il vento che soffia sui gruppi che, all’esterno, manifestano a favore o contro la pena di morte. A favore o contro il Mostro.
Ci siamo, è sabato 4 dicembre e sono tutti lì per l’esecuzione.
La tensione è palpabile. Questi ultimi capitoli, dei quarantatré di cui è composto il libro, sono quelli più adrenalinici, sebbene le scene siano quasi immobili.
È la tensione che sale, i pensieri, insieme ai dubbi, che corrono veloci.
I capitoli si alternano tra passato e presente, tra ciò che è stato, o che si reputa sia stato, e ciò che sta per accadere.
Tutto è legato ad una collanina confezionata da una bambina con l’aiuto della sua mamma, con una sequenza di perline: “delfino viola, paperella rosa, perlina gialla, verde, un gatto arancione…”
L’autore dà un consiglio velato: se volete vedere qualcosa, dovete aprire bene gli occhi.
“La collana” è un thriller straordinario che trascina il lettore in un vortice di dubbi e di tensione crescente.

Mi chiamo Alessia. Sono un’insegnante di matematica e inglese. Vivo in provincia di Pavia. Adoro leggere (soprattutto gialli), fare yoga e cucinare.