Buongiorno cari lettori, eccoci qui oggi con un nuovissimo Blogtour dedicato al giallo. Vi presentiamo L’undicesima ora di Giovanni Ricciardi, edito Fazi editore. La nostra tappa, la quarta del blogtour, si occuperà di svelarvi i personaggi che caratterizzano questo appassionante giallo.
Autore: Giovanni Ricciardi
Editore: Fazi editore
Genere: Romanzo giallo
Formato: Ebook
Prezzo: € 5,99
Formato: Cartaceo
Prezzo: € 16,00
Pagine: 205
Data di uscita: 26 ottobre 2017
SCOPRIAMO LA TRAMA e soprattutto I PERSONAGGI…
Trama
Roma, di nuovo, lo scenario in cui si snoda una vicenda destinata a svilupparsi con ritmo avvincente e grandi momenti di suspense a partire dalle circostanze di un tragico e inaspettato crollo. Dentro la casa infatti ha trovato la morte lo stesso architetto che l’aveva progettata.
Un uomo di straordinario talento che era rimasto vittima di un incidente stradale e stava compiendo un percorso di riabilitazione motoria.
Per questo, allo svilupparsi di un incendio, non era riuscito a fuggire dalla villetta ed era rimasto intrappolato fino al collasso della struttura.
Una morte accidentale, apparentemente. Ma il commissario Ponzetti, chiamato sul luogo della disgrazia dal collega Celiboni, capisce da alcuni dettagli che le cose sono più complesse di quello che sembrano.
E scavando nella storia recente della vittima scoprirà molti dettagli che lo indurranno a seguire un’intricata pista amorosa, fino alla Barcellona che l’uomo amava per via di una straordinaria passione per le opere di Antoni Gaudí, il genio catalano autore della Sagrada Família.
Un uomo di straordinario talento che era rimasto vittima di un incidente stradale e stava compiendo un percorso di riabilitazione motoria.
Per questo, allo svilupparsi di un incendio, non era riuscito a fuggire dalla villetta ed era rimasto intrappolato fino al collasso della struttura.
Una morte accidentale, apparentemente. Ma il commissario Ponzetti, chiamato sul luogo della disgrazia dal collega Celiboni, capisce da alcuni dettagli che le cose sono più complesse di quello che sembrano.
E scavando nella storia recente della vittima scoprirà molti dettagli che lo indurranno a seguire un’intricata pista amorosa, fino alla Barcellona che l’uomo amava per via di una straordinaria passione per le opere di Antoni Gaudí, il genio catalano autore della Sagrada Família.
I personaggi
L’undicesima ora: un giallo che si legge divertendosi, che ti lascia con l’incognita fino all’ultima riga e non solo per scoprire il finale della vicenda narrata ma anche per dare un senso al titolo.
Oggi, invitati a questo blogtour, vi parleremo dei personaggi che animano “L’undicesima ora”.
Iniziamo da… dal morto. Paolo Rossi, architetto attempato che vive in solitudine. Grande amatore e molto amato si circonda di belle donne oltre che di mistero. Ha tre abitazioni ma non si sà in quale risieda, vive di stenti ma ha una fortuna in Svizzera, ama Gaudì ma trafuga opere d’arte. Insomma un personaggio enigmatico. Ricciardi fa di questa caratteristica il filo conduttore del romanzo ed è grazie a lui che rientrano nella narrazione elementi della storia dell’architettura spagnola che rendono particolare ed avvincente il giallo.
“Era un uomo affascinante… Il colloquio termino’ con un invito a cena. La cena terminò nella sua camera d’albergo. Fu così che iniziò una relazione burrascosa… Paolo apriva prospettive, era sempre interessante, vivace, coinvolgente. Ma col tempo divenne sempre più teso, nervoso. distruttivo.”
Queste parole della sua amante Monica Gomez mi sembrano le più adatte a delineare il personaggio.
Intorno alla figura di Rossi ci sono quelle di Monica Gomez, bella e giovane esperta di storia dell’arte che sarà fondamentale nel risolvere i misteri e la moglie dell’architetto, Flora Rebecchini, figura secondaria che viene inserita per meglio descrivere la vita passata di Rossi.
Fondamentale, come in tutte le inchieste di Celiboni è Mario Iannotta.
“Il trasteverino che è in lui, l’attaccamento alla sua terra e alla sua città, quel grado di cinismo tipicamente romano che lo ha plasmato nel profondo, gli facevano dubitare del mio grado di sanità mentale in questo contorto tentativo d’interpretare la vita di un uomo…”
Vi ho riportato queste poche righe perchè, secondo me, sono la descrizione esatta di quello che è l’ispettore di polizia Mario Iannotta. Romano e romanista in tutto e per tutto. Farlo parlare sempre in romanesco poteva far diventare complicata la lettura ma questo non succede per la capacità dello scrittore di farlo intervenire sempre con frasi comunque comprensibili e che non fanno perdere il ritmo alla vicenda narrata. In lui si rivede il poliziotto amante della divisa e devoto al suo superiore anche se a volte non capisce dove questi voglia arrivare con i suoi pensieri detti e non detti.
Un altro protagonista dei gialli di questa serie è Jorge, giovane architetto spagnolo e genero del commissario. Si inserisce bene in questo romanzo in quanto tutta la vicenda oltre ad essere legata alle opere d’arte è anche sviluppata in parte in Spagna. Lui viene descritto come il trentenne dei nostri giorni senza un lavoro stabile, costretto a vivere a casa dei suoceri, che non vuole dipendere dai genitori ma non può farne a meno. Anche in questo caso caratterizzarlo con la sua pronuncia italiana-spagnoleggiante ben lo delinea. Non viene mai descritto fisicamente, così come altri personaggi, ma si riesce ad immaginarlo per come l’autore lo inserisce nelle varie scene. Estroso ed estroverso si trova nei guai anche quando non se li cerca.
“Ora che aspettava il secondo figlio,…era necessario mettere da parte l’orgoglio del giovane che ha voluto rendersi indipendente senza mai riuscirci del tutto. E questo lo metteva in conflitto con se stesso e con quel padre perfetto che odiava e che ammirava al tempo stesso.”
Infine non posso far altro che parlarvi del commissario Ottavio Ponzetti in forza al commissariato dei Parioli ma un animo libero. Iniziamo dal fatto che è l’io parlante del libro e quindi l’attenzione è ancor più incentrata su di lui.
“Cammina, Ponzetti, cammina, e smetti di pensare per qualche tempo, ché le idee accavallate e i ragionamenti ossessivi ti distraggono e ti confondono. Alza gli occhi verso le case e i balconi,…”
Un personaggio caratterizzato dall’amore per il suo lavoro che lo porta, a volte, a non seguire le regole come dovrebbe per riuscire ad arrivare alla soluzione del caso. Da tante piccole descrizioni, che Ricciardi inserisce sapientemente nel giallo, riusciamo ad immaginarlo camminare per le strade di Roma e Barcellona alla ricerca del particolare che darà la soluzione all’omicidio di Rossi. La figura di Ponzetti è basata sulla differenza dei rapporti interpersonali; è così che emerge il carattere sicuro del commissario nel gestire gli altri poliziotti, la dolcezza del padre di Maria, la forza di un capofamiglia.
Giusto e determinato, rapido ed intuitivo, a volte introspettivo è il commissario che vorremmo trovare in ogni città.
“E mi venne in mente che il mio mestiere serve a me, innanzitutto, a rassicurarmi. Come quando si legge un giallo, alla fine si vuol sapere una sola cosa, che non è il nome dell’assassino, ma cosa diventerò io, da morto. Interesserò ancora a qualcuno? Ci sarà ancora uno che vorrà prendersi cura di dare un senso alla mia scomparsa, e si chiederà perché continuiamo a subire quest’ingiustizia, che è la morte, senza ribellarci? Ingiusta anche quando non avviene per mano altrui. Anche quando è soltanto il tempo che passa a compilare lentamente la pratica d’espulsione. O di rimpatrio.”
(Maura)
VALUTAZIONE
L’AUTORE
Giovanni Ricciardi
Giovanni Ricciardi è professore di greco e latino in un liceo di Roma e collaboratore del «Venerdì di Repubblica». Il suo personaggio, il commissario Ottavio Ponzetti, è protagonista di una serie fortunata di romanzi, tra cui I gatti lo sapranno, vincitore del Premio Belgioioso Giallo 2008 e Il dono delle lacrime, finalista al Premio Scerbanenco 2014. Il volume con le prime tre indagini di Ponzetti è uscito nel 2012 ed un altra nel 2015. L’Undicesima ora è l’ultima avventura di Pozzetti,…per ora!!
Alcune opere dell’autore
