Benvenuti al primo appuntamento del Blog Tour dedicato a “A Fairy Kiss”, il nuovo romance frutto di due penne, quella di Sabrina Pennacchio e quella di Sabrina Guardagno
Ma come ci presentano le nostre autrici il loro nuovo romanzo, A Fairy Kiss?
Sabrina Pennacchio: “Il libro è nato dall’idea mia e di Sabrina di fondere insieme le nostre menti che sinora erano sempre sembrate in sintonia (siamo ormai amiche da più anni di quanti ricorda). Un giorno ci siamo sentite e abbiamo pensato di creare un qualcosa che avesse a che fare con le fate, solo che non avremmo mai immaginato si sarebbe allungato così tanto da arrivare a più di un volume ahah ci siamo trovate così bene che anticipavamo le idee dei personaggi che ci assegnavamo, senza nemmeno parlarci.
La nostra storia vede protagonisti Muirín e Sealgair, seppur la storia sia ugualmente incentrata su tantissimi altri personaggi secondari, parlare di loro è dovere poiché tutta la storia si basa proprio sulla loro nascita che ha portato alla morte di persone davvero importanti per il passato di entrambi, ma non voglio anticipare più di quanto già la trama non dica”.
Sabrina Guaragno: “Ho sempre desiderato scrivere un romanzo a quattro mani, e in Sabrina Pennacchio ho trovato una partner perfetta! Ci siamo dette “dobbiamo assolutamente scrivere qualcosa insieme!” e poco dopo avevamo già qualche idea e bozza dei personaggi! La stesura è venuta naturale e spontanea: dopo aver delineato i pg, li abbiamo fatti muovere nell’ambiente che avevamo pensato e tutto il resto è venuto da sé. Persino il fatto che da uno stand alone sia diventata una saga: è stato un processo spontaneo!
Se dovessi parlare di questo libro a una amica, le direi che è un urban fantasy leggero e fresco, romantico ma che dà molta importanza alla magia. Ha uno stampo un po’ da “serie tv”, e i personaggi sono molto ben delineati perché ci piace far emergere i loro caratteri”.
Cosa pensano di “A Fairy Kiss”?
Se dovessi parlare di questo libro a una amica, le direi che è un urban fantasy leggero e fresco, romantico ma che dà molta importanza alla magia. Ha uno stampo un po’ da “serie tv”, e i personaggi sono molto ben delineati perchè ci piace far emergere i loro caratteri.
Incontrare una fata è facile. Il difficile è riconoscerla… le fate sono strane, impalpabili, sorprendenti.
Appaiono e scompaiono nel trambusto delle nostre vite.
A volte ci prendono per mano e ci accompagnano
per un tratto di strada.
Chi dice che non esistono non ha saputo vederle e ascoltarle.
– Anita Palmara
Per voi, in anteprima assoluta, il Prologo di A Fairy Kiss;
C’era una volta, in un Regno lontano lontano… Tutte le migliori favole iniziano così, no?
Esiste un mondo, parallelo al nostro, dove esistono creature magiche: Fate, gnomi, piccoli troll e ninfe di ogni genere vivevano in armonia tra loro, in quello che era un mondo vasto, ma al tempo stesso molto piccolo per chi poteva spostarsi con la magia. Fitti boschi occupavano gran parte del luogo, circondato da molte sorgenti d’acqua, che sgorgava direttamente dalle fredde montagne dell’est, sino a formare piccoli laghi nelle radure, dove le ninfe amavano nascondersi e rinfrescarsi.
Non vi erano creature dall’aspetto umano, fatta eccezione per le Fate, che vivevano divise in due fazioni, a sud e a nord, in piccoli villaggi ai piedi di due imponenti castelli.
Il Regno del Sud era governato dalla Regina Bianca, la Fata Su- prema Pádraigin, dall’animo giusto e gentile. Si prendeva cura di tutte le Fate del suo Regno, insegnando loro come usare la magia e come difendersi dai Cacciatori, che da secoli cercavano il modo per entrare nel Reame di Enchanted per sterminarle. Mortali quali erano, temevano la magia, pensando che potesse essere solo “oscura”, come quella che utilizzavano le Fate del Nord.
Quest’ultime vivevano in un Regno molto simile al loro, ma nel castello della Regina Nera non si insegnava gentilezza e virtù, bensì come utilizzare la propria magia a discapito altrui, mortali o creature di Enchanted che fossero.
Le Regine avevano due figli: la Principessa del Sud, Elaine, e il Principe del Nord, Meph. Ai due giovani non importava che i loro Regni fossero rivali, né che da generazioni i capostipiti delle famiglie Reali si odiassero. Tra loro, in una notte del solstizio d’estate, nacque l’amore.
Elaine e Meph erano determinati a riunire i loro Regni in uno solo, portando la pace in tutta Enchanted con il loro matrimonio.
Convincere la Regina Bianca e la Regina Nera non fu facile, ma l’animo di una madre è posseduto da un incantesimo troppo forte da spezzare, e fu per quel motivo che accettarono; a patto, però, per volere del Nord, che il trattato fosse firmato un anno dopo le nozze e, su richiesta del Sud, che i due giovani vivessero nel Reame della Magia Bianca.
Il tempo passò, e l’anno si concluse con la nascita di una splendida bambina, che i due genitori chiamarono Muirín.
Ma il destino è nefasto, ti coglie all’improvviso, come il peggiore dei mali o la più bella delle benedizioni.
Il giorno prima che il trattato di pace venisse firmato, la Principessa del Sud e il Principe del Nord intrapresero il loro viaggio verso il castello della Regina Nera, lasciando la piccola appena nata a sua nonna, la Regina Pádraigin, e alle sue premure.
I Cacciatori, che cercavano da secoli di penetrare nel Reame, riuscirono a entrarvi proprio quel giorno, utilizzando la magia di una Fata traditrice. Per impedire lo sterminio di Enchanted, Elaine e Meph lottarono con le unghie e con i denti, donando la loro vita per bloccare il passaggio che univa il Mondo Mortale a quello Magico.
La Regina Nera, addolorata dalla perdita del suo adorato primo- genito, incolpò le Bianche di tutto ciò che era avvenuto, giurando vendetta eterna.
La Regina Bianca sapeva che la Nera avrebbe preteso che Muirín prendesse il posto del padre a Nord, e questo non era per lei ammissibile, giacché quella bambina era l’unica cosa che le rimaneva al mondo. Così decise di prendere con sé la Principessa e abbandonare Enchanted, per nascondersi tra gli umani, dove, probabilmente, proteggere la bambina ed elaborare un piano sarebbe stato più facile.
Quale Cacciatore avrebbe mai pensato che una Fata potesse decidere di mischiarsi ai mortali?
Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.