“Un giorno e una donna” di Nicoletta Bortolotti in uscita il 30 settembre 2022 per HarperCollins.
“Nessuna città, nemmeno Parigi, ci aveva mai concesso la parola.
Noi donne non abitavamo nessun mondo e nessun libro, e nessun
libro aveva riscritto il mondo secondo noi, e ci aveva scritte.”
Ha detto che uomini e donne sono uguali e che “una donna intelligente riesce a far di tutto e anzi gli uomini sarebbero molto irritati se una donna ne sapesse più di loro”. Ha detto che bisogna fare studiare le bambine e se solo le donne avessero fatto i libri… Ha detto che le donne non provano piacere a essere stuprate, come molti credono, ma subiscono un dolore senza pari.
Lo ha detto un giorno in cui Parigi era un tempo più che un luogo, e l’anno 1405 era un luogo più che un tempo. Lo ha detto nel Medioevo insanguinato dalla Guerra dei cent’anni tra Francia e Inghilterra. Davanti a tutta la corte francese, a re e nobili. Christine de Pizan, nata in Italia, prima storica donna, prima editor, poetessa e scrittrice. Donna.
Nicoletta Bortolotti ricostruisce la sua vita, che, dopo un’infanzia meravigliosa al seguito del padre divenuto astronomo reale a Parigi, fu colpita da lutti e rovesci che la lasciarono, giovanissima, vedova e madre.
Il risultato è un libro meraviglioso che da un lato sembra provenire dal passato, a partire dalla forma epistolare scelta, che tanti capolavori ha regalato alla letteratura, e che qui si incarna nelle lettere tra una madre e una figlia. E dall’altro è assolutamente moderno. Perché molte delle conquiste sognate da Christine si sono verificate solo in anni recenti, e altre si stanno verificando adesso, o devono ancora farlo.
Con Un giorno e una donna Nicoletta Bortolotti ha scritto un romanzo importante, che è al tempo stesso un’opera di grande valore letterario in grado di far rivivere le passioni e i sentimenti di un’epoca, un’opera di grande valore storico nella ricostruzione perfetta, per quanto immersa nell’immaginazione romanzesca, della vita e dell’opera di Christine de Pizan, e di valore etico, perché l’esempio di Christine possa servire da guida in questi anni non sempre facili.
AUTRICE
Nicoletta Bortolotti nasce in Svizzera, ma vive a Milano, dove lavora come redattrice editoriale e ghost writer. Fra i suoi romanzi: E qualcosa rimane (Besa editrice, premio Carver e Leonforte); Chiamami sottovoce (HarperCollins, premio Alvaro Bigiaretti e Giuditta), grazie a cui è stato realizzato un documentario per Rai 3; Disegnavo pappagalli verdi alla fermata del metrò (Giunti); la quadrilogia della Shoah (In piedi nella neve, La bugia che salvò il mondo, Oskar Schindler, il giusto ed Exodus, Einaudi Ragazzi, premio Gigante delle Langhe e premio Letteratura Ragazzi Cassa di Cento); Sulle onde della libertà e Quelle in cielo non erano stelle (Mondadori Ragazzi, finalisti al premio Bancarellino); gli illustrati per bambini Il cielo degli animali (premio Scaramuzza), L’Accademia dei cacciatori di fantasmi (Gribaudo) e Le sei storie del Mago di Oz, adattamento per l’infanzia del capolavoro di L. Frank Baum.

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.