
narrativa
Le Plurali Editrice
6 ottobre 2021
cartaceo, ebook
Muoviamo le montagne
di
Charlotte Perkins Gilman
a cura di Eleonora Federici
Muoviamo le montagne è «un’utopia di breve distanza, un’utopia neonata, qualcosa di piccolo che può crescere», così la definisce Perkins Gilman, inserendola in una tradizione di pensiero che passa per Platone, Thomas More ed Edward Bellamy.
John, perso trent’anni prima durante una spedizione in Tibet, viene ritrovato dalla sorella Nelly, che lo riporta in un mondo del tutto cambiato. In questa nuova America, le donne si sono “risvegliate”, hanno capito il loro potenziale e preso le redini del comando, partendo dall’idea che il misoginismo, la povertà e lo sfruttamento lavorativo sono stati la causa d’ogni male in passato.
Perkins Gilman, nel 1911, catalizza nel protagonista le rimostranze di un uomo medio del suo tempo di fronte a cambiamenti radicali, che per certi versi ancora oggi possono dirsi futuristici. Dalle norme sociali all’economia, dai mezzi di trasporto al rispetto della natura, dalla religione all’educazione, il libro ripercorre il viaggio fisico e mentale di un uomo in un universo femminista, ecologico e cibernetico.
Leggi “Muoviamo le montagne” se:
- sei curiosa di leggere un romanzo utopico femminista
- ti piacciono i libri di Margaret Atwood
- ti chiedi cosa pensavano le donne dei primi del Novecento dell’inquinamento
- vuoi scoprire cosa sia riuscita a immaginare una scrittrice nel 1911, inclusi asili nido gratuiti “aziendali”
L’autrice di “Muoviamo le montagne”
Charlotte Perkins Gilman è nata nel 1860 in Connecticut. Esponente di spicco del movimento di liberazione delle donne statunitensi, nei suoi scritti si interessa alla relazione tra femminismo, indipendenza economica, rispetto ambientale ed evoluzionismo. Scrittrice di saggi e romanzi, attivista, filosofa, scrive Muoviamo le montagne (Moving the Mountain) nel 1911, primo di una trilogia utopica che comprende il famoso Terra di lei (1915) tradotto in italiano nel 1980. Il suo testo più conosciuto rimane La carta da parati gialla (1892), un racconto sulla depressione post-partum e l’isolamento delle donne.

Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.