“L’orfano di Auschwitz” di Henry Oster e Dexter Ford in uscita il 10 ottobre 2023 per Newton Compton
La storia vera di un ragazzo sopravvissuto da solo all’inferno dei campi di concentramento
Germania, 1933: Henry Oster ha solo cinque anni quando Adolf Hitler prende il potere. Ancora nessuno immagina gli orrori che verranno, ma bastano pochi anni perché la realtà si riveli più terribile di qualsiasi incubo. Costretti a lasciare la loro casa di Colonia, Henry e i suoi genitori vengono deportati prima nel ghetto di Łódź, in Polonia, e poi, alla morte del padre, nel campo di sterminio di Auschwitz. Qui, dopo essere stato separato dalla madre, Henry viene assegnato al lavoro nelle stalle: deve occuparsi dei cavalli del campo ogni giorno, dall’alba al tramonto. Un lavoro massacrante, ma che finisce per rappresentare un’ancora di salvezza. Consapevole che la sua sopravvivenza dipende da quanto riuscirà a rendersi indispensabile, Henry si getta nel lavoro con una dedizione disperata, cercando di resistere al freddo, alla fame, alla fatica e, soprattutto, alla crudeltà dei soldati nazisti…
AUTORI
Henry Oster è uno dei soli ventitré ebrei di Colonia (su oltre duemila) sopravvissuti ai rastrellamenti della Gestapo. Da ragazzo ha resistito alla miseria del ghetto di Łódź, agli orrori dei campi di sterminio di Birkenau e Auschwitz, ai bombardamenti alleati e alle privazioni di Buchenwald. Dopo la guerra, si è ricostruito una vita in America ed è diventato un optometrista e docente di fama mondiale.
Dexter Ford è un editorialista del «New York Times» che scrive di storia, aviazione e viaggi. Quella del suo amico Henry Oster è probabilmente la vicenda più straordinaria che abbia mai deciso di raccontare.
Titolo: L’orfano di Auschwitz
Autori: Henry Oster e Dexter Ford
Casa Editrice: Newton Compton
Pagine. 256
Data di uscita: 10 ottobre 2023
Genere: Storia
Formato: Cartaceo, Ebook
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.