romanzo
Sperling&Kupfer
18 Settembre 2018
ebook
324
Carolina è proprietaria di una libreria nel centro di Madrid. Che diventasse libraia era scritto nel destino, ne è certa. Non poteva essere altrimenti, dopo un’infanzia trascorsa ad ascoltare ogni giorno storie di fantasia, o aneddoti della vita di qualche scrittore, in un appartamento in cui le citazioni dei libri erano persino trascritte sulle piastrelle della cucina, e il luogo più sacro della casa era un’enorme biblioteca, tempio della passione per la letteratura dei suoi genitori.
Ora, ogni sera, saluta sua madre leggendole un libro a voce alta. Pagine con cui spera di risvegliarla dopo l’incidente che l’ha costretta in ospedale, in uno stato di incoscienza che la porta alla deriva. Per questa terapia letteraria, Carolina ha scelto i suoi romanzi e versi preferiti, non quelli della madre: da Piccole Donne a La signora Dalloway, da Irène Némirovsky a Sylvia Plath. Perché per riportarla alla vita deve riavvicinarla a sé, ancorarla al suo essere e alla sua presenza. Così, attraverso le autrici che più ama, apre il suo cuore per la prima volta alla madre; attraverso le parole dei suoi personaggi prediletti, si racconta come mai aveva fatto. Pagina dopo pagina, Carolina finirà per ritrovare se stessa, riscoprire pur nel silenzio un dialogo con la madre, riconciliarsi con i ricordi più dolorosi della sua famiglia. Regalando a ognuno dei suoi cari il proprio lieto fine. Vero o immaginato che sia.
UN VERO INNO ALLA LETTURA COME TERAPIA PER L’ANIMA.
UN EMOZIONANTE ROMANZO CHE PARLA DI LEGAMI FAMIGLIARI E DEL POTERE CHE HANNO I LIBRI DI UNIRE E CONFORTARE.
AUTORE
Laura Riñón Sirera
Laura Riñón Sirera, nata a Saragozza, è autrice del blog «Parola di Laura». Ha girato il mondo come assistente di volo e quando è sulla terra ferma lavora come mental coach e motivatrice.
www.laurarinonsirera.com
Leggo per diletto qualsiasi genere; è sempre stata una mia grande passione. Di una lettura mi colpisce sia una bella trama che una scrittura ricercata. Un romanzo rosa, un romanzo storico, della narrativa contemporanea non importa basta che non sia… fantasy!