Studi culturali e sociali
Rizzoli Editore
11 giugno 2019
cartaceo e kindle
300
Nicolò Govoni ci racconta l’esperienza luminosa e piena di coraggio di un bambino senza futuro e di un ragazzo che lotta per ridargli speranza.
II ricavato di questo libro servirà a costruire una scuola per bambini profughi in Turchia.
SE FOSSE TUO FIGLIO – NICOLO’ GOVONI
Scopri chi sei e chi vuoi diventare. Prendi i tuoi sogni sul serio. Fai volare l’aquilone. Sii libero, Hammudi. Continua a brillare. “Mi chiamo Nicolò. E tu?” “Hammudi” dice, indicandosi. “Siria.” È sfuggito alla guerra, è sopravvissuto al mare, ma il suo sorriso è enorme. Nicolò sente che rischierebbe tutto, per non spegnere quel sorriso. Intorno a loro si estende l’hotspot di Samos, un posto che assomiglia all’inferno, in cui i profughi vivono ammassati nelle tende, senza acqua né luce, tra cumuli di immondizia. Per Hammudi e gli altri bambini del campo anche le cose più semplici, come giocare a palla o mangiare una pizza, sembrano impossibili. Nicolò è solo un volontario, ma di una cosa è convinto: il mondo, lui, lo vuole cambiare. Così decide di combattere il pregiudizio e l’omertà che circondano l’hotspot: vuole aprire una scuola, una scuola vera, un posto in cui i piccoli rifugiati possano finalmente sentirsi al sicuro. Imparando ad ascoltare, a perdonare e a credere nei propri sogni, Hammudi si lascia alle spalle gli orrori del passato e scopre, insieme a Nicolò, che la casa non è una questione di mura, ma di cuore, e la paternità non ha a che fare col sangue, ma con la fiducia. Con lo sguardo di chi vive ogni giorno sulla propria pelle le ferite più scottanti della nostra attualità, Nicolò Govoni ci racconta l’esperienza luminosa e piena di coraggio di un bambino senza futuro e di un ragazzo che lotta per ridargli speranza.
Nicolò Govoni (1993) è cresciuto a Cremona. A vent’anni è partito per l’India e si è unito a una missione umanitaria presso l’orfanotrofio Dayavu Boy’s Home, dov’è rimasto per quattro anni. Ha studiato giornalismo e lavorato per le testate «BBC Knowledge», «South China Morning Post» e «Metropolis Japan». Oggi vive e lavora in un campo profughi sull’isola greca di Samos, dove ha aperto una scuola. Il ricavato di Bianco come Dio sarà destinato alla costruzione di una biblioteca nell’orfanotrofio indiano in cui è ambientato il libro.
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.