Narrativa Contemporanea
Mondadori
7 luglio 2020
Cartaceo+Kindle
204
“Ma nell’aria serpeggia una strana eccitazione e tutti gli occhi sono puntati verso il centro della sala”
Non è una serata come le altre nel prestigioso Palazzo Senso, ristorante gourmet dell’Hotel Principe di Savoia di Milano. I piatti concepiti dallo chef Franco Ceravolo, monumento della gastronomia italiana, atterrano con grazia sui tavoli finemente apparecchiati, trasportando i clienti in un universo sensoriale stroboscopico impossibile da dimenticare. Ma nell’aria serpeggia una strana eccitazione e tutti gli occhi sono puntati verso il centro della sala, lì dove siede “una creatura di perfezione impossibile, ancestrale, l’uomo più bello che si sia mai visto”.
È Daniel William King, stella assoluta di Hollywood, accompagnato dalla sua bellissima moglie: la coppia di attori più ammirata, invidiata e fotografata del momento, ville da copertina, premi internazionali, figli naturali e figli adottati, ricchezza, successo e due volti assicurati per cifre che basterebbero a pagare un Pollock da Sotheby’s: una grandiosa famiglia tradizionale.
Condividere con loro il tempo e lo spazio di una cena non è un’opportunità o un colpo di fortuna, ma una responsabilità, un peso capace di cambiare le carte in tavola. A scoprirlo, loro malgrado, saranno Elena e Saverio – che stanno trascorrendo un avventato weekend insieme dopo essersi incontrati al funerale di una comune amica -, Giordano e Frida – uno stimato professore universitario e una sua lettrice di trent’anni più giovane – e un gruppo oscenamente rumoroso, seduto più in fondo, in disparte – la grottesca famiglia del maître, che grazie a una soffiata del figlio non si è fatta sfuggire l’occasione di osservare da vicino Mr e Mrs King.
Durante il pasto, mentre in cucina e agli altri tavoli si consumano cattiverie, epifanie e piccoli traumi, al tavolo dei due divi si svolge la scena madre, perché nel cervello dell’attore più bello del mondo, all’oscuro dello sguardo altrui e lontano dalla liturgia dello spettacolo, si annida da tempo un minuscolo seme di follia, “una specie di fungo, una macchia che comincia ad allargarsi” e che devierà senza scampo le traiettorie delle vite di ciascuno dei protagonisti.
Stefano Sgambati è nato a Napoli nel 1980, ma ha sempre vissuto a Roma. Attualmente abita a Milano dove si occupa di letteratura, tv e giornalismo. Ha esordito in libreria nel 2011 con una raccolta di racconti, Il Paese bello (Intermezzi Editore); il suo primo romanzo è Gli eroi imperfetti (minimum fax, 2014) e l’ultimo La bambina ovunque (Mondadori, 2018).
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.