
romanzo
Mondadori
5 maggio 2020
cartaceo, ebook
564
Gli oceani sono l’ultimo Far West in cui chiunque può fare qualsiasi cosa, perché nessuno lo sta guardando.
Pochissime sono le «frontiere» rimaste sul nostro pianeta. La più selvaggia, e la meno compresa, è rappresentata dagli oceani: queste immense regioni, troppo vaste per essere controllate, ospitano storie i cui contorni sono spesso indefiniti e ragione e torto, buoni e cattivi, predatori e prede finiscono per confondersi.
Ian Urbina, giornalista investigativo del «New York Times», per cinque anni ha viaggiato da una parte all’altra del mondo a bordo di navi – pescherecci, flotte della guardia costiera, navi di pattuglia della polizia marittima, vascelli di gruppi ambientalisti come Greenpeace e Sea Shepherd – per documentare ciò che accade in mare aperto. Fra trafficanti e contrabbandieri, pirati e mercenari, ladri di relitti e pescatori di frodo, conservazionisti e bracconieri inafferrabili, fornitori di aborti semi-illegali, schiavi e clandestini lasciati morire alla deriva, ma anche ecologisti, giustizieri, medici e volontari, Urbina racconta un mondo ricco di coraggio e brutalità, dove sopravvivenza e tragedia camminano sempre a braccetto e il crimine e la violenza rimangono impuniti perché l’incertezza del diritto lascia loro campo libero. «La regola della legge» spiega Urbina «in mare diventa liquida, quando non si sgretola del tutto».
Oceani fuorilegge racconta chiaramente come sia possibile che il mare nasconda un mondo distopico, feroce e sovente disumano davanti al quale la società globale, divorata da un appetito insaziabile, chiude più o meno consapevolmente gli occhi.
Ian Urbina è un giornalista investigativo del «New York Times». Nel corso della sua carriera ha ricevuto un premio Pulitzer e un Polk Award. Inoltre molte delle sue storie sono state trasformate in film, guadagnandogli una nomination per un Emmy Award. Scrive anche per «The Atlantic» e «National Geographic». The Outlaw Ocean, la serie di articoli da cui è tratto il libro, ha vinto numerosi premi internazionali.

Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.