
Narrativa
Marsilio Editori
5 dicembre 2019
Cartaceo
144
“Dal Medioevo inglese discende a noi la lucida osservazione del reale, la risata dissacrante, la familiarità del rapporto con Dio.”
Del Natale ci parlano i pastori di un tempo lontano, voci di secoli remoti ancora riconoscibili e toccanti. Dal Medioevo inglese discende a noi la lucida osservazione del reale, la risata dissacrante, la familiarità del rapporto con Dio. I dialoghi raccontano la fatica di vivere e la durezza del lavoro, evocano la fame, il freddo, la desolazione di chi la notte segue il gregge sulla brughiera. A portare sollievo è l’episodio centrale, una gustosa parodia della Natività in cui il ladro di pecore ruba e insieme alla moglie nasconde in culla una pecora. La comica evocazione dell’Agnello si accompagna alla strepitosa recita della “puerpera” di fronte ai pastori che hanno scoperto il furto: «Ah, il mio ventre! Se mai vi ho ingannato, possa io mangiare, buon Dio ti prego, il bimbo che sta in culla». Ma da ultimo, dopo il lamento e la rabbia, dopo lo spasso e il conforto, i pastori della campagna inglese guidati dall’Angelo muovono verso Betlemme, dove con poveri doni e tenerissime parole adorano il Bambino.
L’AUTRICE
Marisa Sestito, professore ordinario di letteratura inglese, per la Letteratura universale Marsilio ha curato l’Edipo di John Dryden e Nathaniel Lee (2008) e La signora Dalloway di Virginia Woolf (2012). Di Dickens, oltre a numerosi racconti, ha tradotto Grandi speranze (1994), Il mistero di Edwin Drood (2009) e, per questa stessa collana, Un canto di Natale (201816), Readings (2012), Una fantasia di Natale (20183) e Nero Dickens. Racconti del mistero di Charles Dickens (2016).

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.