Saggio
PaginaUno
4 marzo 2021
Cartaceo
245
Da Grazie dei fior a Me ne frego
Storia del Festival più amato dagli italiani.
“Anche noi abbiamo il nostro richiamo militare obbligatorio. Possiamo non aver cantato mai, neppure sotto la doccia. Possiamo non amare le canzoni, ma quando la Patria canora ci richiama in questo periodo dell’anno tutti davanti al televisore per il Festival di Sanremo. Ubbidiamo lamentandoci come sotto la naja”
(Beniamino Placido, La Repubblica, 24 febbraio 1993).
Nel racconto di 70 edizioni di un Festival cominciato il 29 gennaio del 1951, e capace di registrare nell’ultima edizione ancora il 54,78% di share televisivo, si ripercorre l’evoluzione (o involuzione?) del costume e del gusto del nostro Paese.
L’AUTORE
Davide Steccanella (Bologna 1962)Davide Steccanella vive a Milano. Avvocato e giornalista pubblicista, ha pubblicato Montserrat Caballé, ultimo soprano assoluto (Azzali, 2009), Non passa lo straniero. Ovvero quando il calcio era autarchico (Jouvence, 2015), Le indomabili. Storia di donne rivoluzionarie (Pagina Uno, 2017), Gli anni della lotta armata. Cronologia di una rivoluzione mancata (Bietti, 2018), Sediziose voci. Appunti di viaggio nel magico mondo del melodramma (Zecchini, 2018), Across the Year. Dischi, concerti, aneddoti e date del rock (Paginauno, 2019), Gli sfiorati (Bietti, 2019), Milano. Gli anni della violenza politica (Milieu, 2020) e Joan Crawford. Damnatio memoriae di una stella (Ghibli, 2020) e quattro edizioni di Rivoluzionaria, agenda di 16 mesi (Mimesis, 2016, 2017, 2018 e 2019).
Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.