Narrativa
Terra Santa
4 giugno 2020
cartaceo, e-book
208
L’odio per un padre, che l’ha allontanata senza motivo, si mescola ai ricordi lieti e all’apertura di un misterioso plico.
Una giovane donna torna alla vecchia baita di montagna in cui ha trascorso le più belle ore della sua infanzia. L’odio per un padre, che l’ha allontanata senza motivo, si mescola ai ricordi lieti e all’apertura di un misterioso plico: una busta gialla contenente un quaderno nero, alcune microcassette e un vecchio registratore. Si dipana così la lunga e struggente confessione di un genitore alla propria figlia, che diventa occasione per riannodare i fili tagliati e riprendere discorsi interrotti, ma anche per riflettere – attraverso la passionale e codarda storia d’amore di un prete – sul proprio ruolo di marito, di padre, di amante. Il racconto disegna il profilo di due uomini contemporanei, le cui vicende si richiamano a specchio, due amici che si sono in qualche modo riconosciuti nei loro errori, nei loro devastanti sensi di colpa, nel loro bisogno di perdono. Una trama intima e drammatica, che attraverso una scrittura vivida trascina il lettore nell’incostanza della natura, nel mistero del destino, nella consolazione delle piccole cose. Sullo sfondo, le montagne della Valle d’Aosta – a volte partecipi, a volte indifferenti – a spiare le mutevoli sorti delle traversie umane.
Giuseppe Caffulli, giornalista, collaboratore di quotidiani e periodici, ha realizzato reportage in diversi continenti. Nel 2005 ha vinto il concorso letterario nazionale “Volontari per i diritti” e nel 2007 ha ricevuto il “Premio giornalistico Giuliano Ragno”. Ha scritto saggi su vari argomenti e racconti per l’infanzia (per Edizioni Terra Santa ricordiamo Storia della gatta Eméline e Un gatto nella mangiatoia).