
Manuale
Edizioni Mediterranee
31 Maggio 2019
Cartaceo
192
“L’Autrice, facendo appello non solo alla capacità mnemonica, ma anche a quella intuitiva, associativa e creativa del lettore, lo conduce direttamente al “cuore” della traccia grafica nel suo significato più profondo.”
La grafologia oggi è una disciplina autonoma con un solido supporto psicologico e specifici campi d’applicazione, i più conosciuti dei quali sono la perizia giudiziaria e la grafoterapia. Parte dal presupposto che la scrittura è, innanzi tutto, espressione diretta e immediata del proprio modo di essere, delle proprie tendenze, del proprio comportamento. Tuttavia nell’atto di scrivere ci sono anche volontà, scelta consapevole, ricerca di “immagine”, compiacimento estetico, adesione alle convenzioni di uno stile grafico, tutti fattori che vanno in direzione contraria rispetto all’immediatezza e alla libertà del gesto. In tal modo il tracciato diventa anche una rappresentazione intenzionale. Sull’osservazione di questa duplice natura, espressiva e rappresentativa, si è basato per lungo tempo lo studio della scrittura, ma con l’apertura della grafologia alle suggestioni psicanalitiche qualcosa cambia radicalmente: la scrittura si appropria di una terza dimensione, più estesa e profonda, e diviene proiezione simbolica. Il saggio della Paschero si articola in tre parti (1. Guida all’osservazione, 2. Sintesi dell’interpretazione grafologica, 3. Le otto categorie della scrittura) e si propone come accompagnamento a chi muove i primi passi nel mondo della grafologia, con l’intenzione di dedicare sufficiente spazio a tutti gli aspetti che caratterizzano lo studio psicologico della scrittura. Inoltre, per il lettore che già sia in grado di costruire un ritratto di personalità basato su di una pagina scritta, può rappresentare un manuale riassuntivo di pronto impiego, utile per reperire il valore degli indici grafici avvicinandoli ad esempi concreti.
Marisa Paschero vive a Torino e si occupa di grafologia da oltre vent’anni, con particolare interesse per il linguaggio dei simboli. Tiene corsi, conferenze e seminari di Grafologia tradizionale e planetaria. Laureata in Lettere, consulente per l’età evolutiva e specializzata in tecnica peritale, ha arricchito il suo percorso attraverso un approfondito lavoro sulle difficoltà scrittorie.

Non amo darmi titoli ma ne ho conseguito uno: dottoressa. Il che implica che io abbia una laurea; una soltanto, anche se i miei interessi spaziano in un territorio vastissimo che definirei ” Al di là del deserto”, (citando il titolo di un libro di uno dei più grandi filosofi contemporanei, a mio avviso… s’intende!!). Potrei dirvi che SONO una dottoressa, ma non lo farò, perché ESSERE qualcosa o qualcuno significa chiudersi in uno spazio troppo piccolo e privo di possibilità. Somiglio ad una cellula staminale, sono totipotente e VIVA! “So essere anche“: Una leader eccellente, Moglie mai (se non per burocrazia), compagna di vita di Marco sempre, mamma, Amica, dottoressa, lettrice, studiosa, scienziata, ricercatrice, comica, autrice, artista, pessima bugiarda, Apple addicted, pasticciera, antropologa, curiosa, innovativa, testarda …. E questa descrizione ovviamente non mi soddisfa ma: La modificherò secondo le necessità.