
Arte
Fontana Editore
31 dicembre 2020
Cartaceo
208
Koffi Koko tra danza contemporanea e filosofia del Vodoun
Il fulcro del libro è la danza e il lavoro coreografico di Koffi Kôkô. Essendo uno dei ballerini più importanti del continente africano, è una figura chiave per comprendere la scena della danza africana contemporanea. Con le sue oltre 40 coreografie ha sviluppato un lavoro unico che traduce la filosofia di Vodoun e il potenziale del rituale per il palcoscenico della danza occidentale. Nelle interviste, nei saggi e nei diari, viene ripetutamente sollevata la questione di come possiamo affrontare, nel mondo occidentale, una concezione così radicalmente diversa della cultura.
Nelle interviste, nei saggi e nei diari, viene ripetutamente sollevata la questione di come possiamo affrontare, nel mondo occidentale, una concezione così radicalmente diversa della cultura.
Il danzatore e coreografo Koffi Kôkô, dagli anni Ottanta una delle figure chiave per lo sviluppo della danza africana contemporanea, vive in Benin e in Francia.
La sua opera comprende una quarantina di produzioni coreografiche, fondate su una sua teoria del movimento e numerose collaborazioni con artisti come Yoshi Oida, Wole Soyinka, Susanne Linke, William Kentridge o Mari Carmen García.
Centrale nelle sue coreografie è la trasposizione di rituali e tradizioni della religione Vodoun dell’Africa Occidentale in un linguaggio teatrale internazionale.
Nel 2015 Koffi Kôkô ha ottenuto la borsa di studio “Valeska Gert” come docente ospite, presso la Freie Universität Berlin.
Nel 2016 e 2017 ha collaborato come ricercatore nel centro di ricerca “Interweaving Performance Culture” di Berlino.
“Koffi Kôkô è un Artista di talento. La bellezza dei suoi gesti e dei suoi movimenti, la sua concentrazione: ogni ballerino dovrebbero imparare da queste sue qualità. Spero che ballerà così in alto anche a cento anni” (Yoshi Oida) “Un libro che sfida il pensiero egemonico occidentale e le differenze culturali, politiche e religiose da una prospettiva diversa: dal punto di vista di una conoscenza che si incarna nella danza e quindi può essere trasmessa solo tramite la danza, e la sua ricchezza, le tradizioni, possono essere trasmesse solo tramite i diversi movimenti” (Gabriele Brandstetter)

Sono principalmente moglie e mamma di due splendide ragazze ed ho la passione per la musica ma soprattutto per la lettura. Leggo di tutto romanzi, saggi, storici, ma non leggo libri nè di fantascienza né di horror.